Questa guerra ai nostri fratelli ucraini è ingiusta e predatoria. È stato avviato da un tiranno pazzo, ma dobbiamo tutti scusarci per questo
ha scritto su Instagram, il 24 settembre stesso. In seguito ha pubblicato diversi altri post contro la guerra, per poi rincarare in un video, quando ha saputo di essere ricercato: Sono pronto a ripetere quanto detto: Fermate la guerra! Ammettete che è una guerra contro un'intera nazione e fermatevi!
L'autore di questi post è Dmitry Glukhovsky, creatore della popolare saga Metro 2033, pubblicata in Italia da Multiplayer e alla quale ha contribuito, venendo pure tradotto in Russia, anche uno dei più brillanti autori italiani di fantascienza, Tullio Avoledo.
In seguito a queste dichiarazioni il sito del Ministero dell'Interno russo ha inserito Glukhovsky nell'elenco dei ricercati per la violazione di una legge non meglio specificata del codice penale.
Diversi attivisti e intellettuali russi che si stanno opponendo a Putin e alla guerra in Ucraina hanno manifestato solidarietà a Glukhovsky.
Glukhovsky non è certo il primo intellettuale a opporsi alla guerra in Ucraina, ma è il primo personaggio culturale di una certa rilevanza per il quale è stata applicata la legge restrittiva della libertà di opinione adottata pochi giorni dopo l'invasione del 24 febbraio.
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