Mancano ancora molti mesi al lancio, ma i test di queste settimane fanno ben sperare che la Cosmos 1 possa essere lanciata con successo entro la fine di quest'anno. Progetto internazionale congiunto tra la Planetary Society e i Cosmos Studios, con l'appoggio del Russian Babakin Space Center e di altre organizzazioni che si stanno occupando della costruzione e dei test sul veicolo, la Cosmos 1 sarà probabilmente la prima missione di vela solare in assoluto. Il concetto base della vela solare è l'utilizzazione di una superficie molto estesa, la vela appunto, che permette alla pressione esercitata dalla luce del sole (da non confondere col vento solare) di essere utilizzata come mezzo propulsivo. Uno dei punti chiave della tecnologia sta nel riuscire a realizzare un materiale abbastanza leggero e nel contempo resistente, da consentire la realizzazione di aree molto grandi, ma con masse molto piccole (si parla di meno di 5 g/m2). Poiché il moto di una vela solare manterrebbe comunque le componenti orbitali del sistema di partenza, questo tipo di veicolo spaziale "ecologico" sarebbe particolarmente adatto a essere impiegato per viaggi all'interno del Sistema Solare. La missione Cosmos 1 è già slittata di più di un anno dal programma originale, che prevedeva il lancio verso la fine del 2001, a causa prima del fallimento di un test suborbitale nel luglio 2001 e poi da una bufera di neve che quest'inverno ha causato un ritardo nella costruzione di alcuni componenti critici del veicolo. Inoltre i tecnici del Russian Babakin Space Center hanno anche deciso di cambiare la progettazione di alcune parti della vela solare, la cui affidabilità era stata giudicata troppo scarsa. Ma adesso i problemi sono stati risolti e i tecnici confidano che il programma possa procedere come previsto. Le prove che sono state condotte recentemente in Russia hanno coinvolto un test di dispiegamento di un singolo "petalo" della vela solare della lunghezza di 15 metri su un modello meccanico del veicolo all'interno di una camera a vuoto. E, sebbene ulteriori analisi siano in corso, i risultati preliminari sembrano soddisfacenti. Nel frattempo anche i sistemi elettrici ed elettronici sono in fase di test presso lo Space Research Institute dell'Accademia Russa delle Scienze. E se tutto andrà come previsto, i test saranno conclusi entro la fine dell'estate e si potrà guardare alle prove sulle apparecchiature che verranno effettivamente lanciate. La vela solare che sarà messa in orbita sarà formata da una corona di otto petali per una configurazione circolare del diametro complessivo di più di 30 metri. Quello della Planetary Society non è l'unico progetto di vela solare attualmente in corso, sebbene sia forse quello più avanzato. Anche l'ESA, in collaborazione con la German Space Agency (DLR), sta sviluppando il proprio progetto di vela solare che prevede un primo volo a metà del 2004. Fondata nel 1980 da Carl Sagan, Bruce Murray, e Louis Friedman per incoraggiare l'esplorazione del Sistema Solare e la ricerca di forme di vita extraterrestri, la Planetary Society è un organizzazione non-profit, fondata sulle iscrizioni dei membri e le donazioni individuali. Con più di 100.000 membri in oltre 140 paesi è la maggior organizzazione a livello mondiale per la promozione dell'interesse nell'esplorazione dello spazio.