Fantascienza e religione si sono spesso intrecciate, a volte con romanzi dove è il clero è il protagonista come nello splendido Un cantico per Leibowitz (A Canticle for Leibowitz, 1959) di Walter M. Miller o nel sorprendente L'undicesimo comandamento (The Eleventh Commandment, 1962) di Lester Del Rey.
Sempre Del Rey fa entrare in scena Dio, un Dio che nel racconto lungo Perché sono un popolo geloso! (For I Am a Jealous People, 1954) non è propriamente benigno nei confronti dell'umanità.
Anche nel racconto La stella (The Star, 1955) di Arthur C. Clarke l'esistenza di Dio, anche in questo caso tutt'altro che buono, sembra provata oltre ogni dubbio.
A metà strada si pone Guerra al grande nulla, dove padre Ramon Ruiz-Sanchez, un gesuita nonché biologo, si trova di fronte a una scoperta quasi incredibile: il pianeta Lihia potrebbe essere una colossale creazione di Satana.
O forse non è così, semplicemente i civilissimi lithiani pensano in modo molto diverso dai terrestri… un dubbio atroce che James Blish non risolve, lasciando al lettore la difficile risposta.
Il libro
Che cosa succede quando religione cattolica e fantascienza s’incontrano? È questo uno dei temi affrontati dallo scrittore statunitense James Blish in Guerra al Grande Nulla, in edicola il 27 aprile 2022 su Urania 70 anni di futuro nr.13.
A Case of Conscience (“Un caso di coscienza”, questo il titolo in lingua originale) è stato pubblicato nel 1958 e l’anno successivo vinse il Premio Hugo per il miglior romanzo.
Insieme al successivo Doctor Mirabilis e al romanzo doppio Pasqua nera e L’Apocalisse e dopo (generalmente considerati un’opera unica) forma la trilogia nota con il nome di After Such Knowledge (“Dopo siffatta conoscenza”).
“Stimolante, audace, originale come certe utopie di Sheckley, questo thriller teologico ha rinnovato il tema tradizionale dei nostri rapporti con gli extraterrestri, ed è ormai considerato a buon diritto un testo fondamentale della sf moderna” sostenevano Fruttero e Lucentini.
L'autore
James Blish, autore americano di fantasy e fantascienza, è nato nel 1921 e morto nel 1975. Laureato in biologia ha trascorso gli anni della guerra nell'esercito per poi lavorare in un'azienda farmaceutica. Da fan della sf diventa scrittore già dal 1940, pubblicando il primo racconto dedicandosi alla scrittura a tempo pieno. Tra le sue opere ricordiamo il ciclo delle Città volanti. In Urania sono usciti: Mondi invisibili (Jack of Eagles, 1952), Il ritorno dall'infinito (Earthman Come Home, 1955) e Il seme tra le stelle (The Seedling Starsz, 1957).
James Blish, Guerra al grande nulla (A Case of Conscience, 1958), traduzione di Giorgio Severi, Mondadori, Urania 70 anni di futuro n. 13, euro 6,99
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