La fantascienza hard racconta le sue storie in universi coerenti, dove i concetti scientifici sono il più possibile accurati.
Normalmente va accettato qualche stiracchiamento, per esempio le astronavi FTL in grado di superare la velocità della luce o il teletrasporto, a volte si va oltre ma si cerca sempre una giustificazione.
L'autore irlandese Bob Shaw ha sempre seguito questa strada, per esempio immaginando il vetro lento, che permette di rallentare la luce… del resto se le astronavi possono fare a pezzi Albert Einstein perché non potrebbe farlo un particolare tipo di vetro?
Un altro esempio è la trilogia di Mondo e Sopramondo, due pianeti che orbitano talmente vicini che le atmosfere si toccano ed è possibile viaggiare tra i mondi con astronavi simili a mongolfiere.
Una situazione decisamente impossibile anche per un professionista della sospensione dell'incredulità, risolta dall'autore cambiando le leggi fisiche, semplicemente la vicenda si svolge in un universo che non è il nostro e dove π vale esattamente 3.
Il romanzo Sfera orbitale, primo libro della trilogia di Orbitsville, si basa su un'altra idea improbabile, la sfera di Dyson.
Proposta nel 1959 dallo scienziato Freeman Dyson la sua sfera è una struttura che riveste una stella, intercettandone tutta l'energia prodotta e mettendo a disposizione una quantità di spazio sterminata per vivere.
Anche se da un punto di vista teorico l'idea potrebbe funzionare la quantità di materiale per costruire una sfera con un raggio di una unità astronomica (circa 150 milioni di chilometri, la distanza della Terra dal Sole) è spaventosa.
Stiamo parlando di smantellare i pianetti per costruire la struttura e forse questo non basterebbe.
Questo tuttavia non preoccupa Shaw, infatti il comandante Vance Garamond, protagonista del romanzo, scopre che una sfera di Dyson esiste veramente, attorno a una lontana stella che ha semsso di brillare.
Il quesito iniziale è chi ha costruito la sfera, poi sorge una seconda e più inquietante domanda, perché è stata costruita?
Il libro
Dove può esistere abbastanza spazio per tutti? La risposta è nascosta nella domanda stessa: nello spazio!
La tecnologia della velocità luce ha aperto nuovi scenari per l’umanità futura. Peccato che la colonizzazione spaziale debba passare per le mani di un’unica potentissima società: la Starflight.
La Presidentessa Elizabeth Lindstrom, figlia del fondatore della società, una donna dall’aspetto deforme e repellente, ha ereditato dal padre il più grande impero industriale e finanziario mai esistito… e l’ha trasformato in una sorta di corte reale, con tanto di intrighi e favoritismi. Una situazione che non entusiasma certo il comandante Vance Garamond, costretto a rendere omaggio alla tiranna prima di partire per un viaggio di esplorazione spaziale. La situazione precipita quando Harold, il figlio della Presidentessa e suo erede… perde la vita in un tragico incidente. E la colpa ricade proprio sulle spalle di Garamond, che non ne ha impedito la morte. Il comandante è un uomo morto. Così, pensa bene di prendere la sua astronave, la Bissendorf, e fuggire il più lontano possibile dal Sistema Solare insieme alla moglie e al figlio.
Durante la fuga, però, Garamond si imbatte in una singolare costruzione aliena dalle qualità uniche: Orbitsville, una titanica struttura artificiale che circonda un’intero sistema solare, e che all’interno dei suoi vastissimi spazi potrebbe ospitare senza problemi una migrazione di massa dell’intera umanità.Un luogo in cui c’è spazio davvero per tutti.Il destino della razza umana potrebbe cambiare per sempre… purché la vendetta della Presidentessa non raggiunga prima il comandante!
Apparso a puntate su Galaxy Science Fiction nell’estate del 1974, Orbitsville ha vinto il premio BSFA come miglior romanzo nel 1975.
L'autore
Irlandese d’origine, Bob Shaw è nato nel 1931 ed è morto nel 1996. Dopo un’intensa attività come appassionato, ha cominciato a scrivere alla fine degli anni Sessanta. Ha contribuito non poco a modificare il panorama della sf britannica con testi come Il cieco del non-spazio (Night Walk, 1967), Cronomoto (The Two-Timers, 1968), Altri giorni, altri occhi (Other Days, Other Eyes, 1972), Antigravitazione per tutti (Vertigo, 1978), Autocombustione umana (Fire Pattern, 1984) e i memorabili racconti di Una vergogna per l’Italia (tratti da Cosmic Kaleidoscope, 1976, e Tomorrow Lies in Ambush, 1977). I mondi dell’ignoto (The Fugitive Worlds, 1989) riprende i temi narrativi tracciati in Sfida al cielo (The Ragged Astronauts, 1986) e Attacco al cielo (The Wooden Spaceships, 1988, entrambi già pubblicati su Urania) e li perfeziona, confermando il suo autore tra i grandi della sf europea.
Bob Shaw, Sfera orbitale (Orbitsville, 1974), Mondadori, collana Urania Collezione 231, Traduzione Giampaolo Cossato e Sandro Sandrelli, euro 6,90, e-book euro 4,99.
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