Arcole (niente a che fare con Arcore, eh) è una cittadina veneta tra Verona e Vicenza, famosa per l'omonima battaglia in cui nel 1796 Napoleone sconfisse gli austriaci. Alberto Costantini, un maestro della storia alternativa parte da lì per inventare un mondo in cui le cose sono andate diversamente.
Il libro
Una notte di luglio del 1849. Sulla spiaggia del Lido di Venezia due soldati trovano una donna stesa sulla sabbia priva di sensi. La storia che racconta appare ben oltre gli estremi limiti della follia: nel 1778 gli Inquisitori di Stato avevano utilizzato la macchina del tempo creata dal celebre Maestro Galeotto Marzio e invano cercata da Cagliostro per inviare la loro migliore spia nel futuro, per poter conoscere il destino che attendeva la Repubblica. La bellissima Cecilia sta ora faticosamente tornando dal XXI secolo, recando nella sua memoria il patrimonio di conoscenze e informazioni che potrebbe salvare la serenissima.
Il primo romanzo della serie Ma Napoleone è morto ad Arcole? ci propone un'auventura che travalica i tempi, a cavallo fra storia e ucronia, alchimia e scienza, sentimento e avventura.
Alberto Costantini, Ma Napoleone è morto ad Arcole?, CS_Libri, 203 pagg., 9,99 euro, ebook 2,99 euro.
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