Era quello che sembra il lontano 2016 quando veniva annunciata per la prima volta una miniserie basata sul film di culto Metropolis, capolavoro del 1927 firmato da Fritz Lang come regista e scritto dalla moglie Thea von Harbou sulla base del suo romanzo omonimo del 1925. Il film era destinato a essere un classico immortale, la miniserie, a svanire nel nulla. Almeno fino a ieri.
Le origini
Fritz Lang arrivò alla ribalta nel periodo del cinema muto con opere come I nibelunghi ( 1924, due capitoli rispettivamenti da tre ore e cinquasette minuti e tre ore e centosette minuti nella versione estesa), per passare ai noir Sono innocente (You Only Live Twice, 1937) e La donna del ritratto (The Woman in the Window, 1944), solo per citarne alcuni, ma è nel 1927 con il film espressionista Metropolis a lasciare un segno indelebile nella fantascienza (Blade Runner per citare solo uno dei titoli più importanti). Nel 2026, Metropolis è una megalopoli costituita da immensi grattacieli dove vivono due realtà estreme: i ricchi che vivono nei superpalazzi e i poveri che vivono nei bassifondi e devono azionare pericolosi macchinari per sopravvivere. Quando Freder, figlio del ricco industriale Frederson, incontra la povera Maria con alcuni bambini saliti in superficie per vedere come vivono le classi privilegiate, ne rimane affascinato e la segue nei sotterranei, ma rimane coinvolto nell'esplosione di una delle macchine, il che lo porta ad avere strane visioni. La storia si complica quando il padre scopre una mappa delle catacombe della città e seguendola, sente Maria parlare a una folla della prossima venuta di un mediatore che unirà le due classi. Fredersen si rivolge all'inventore Rotwang il quale rapisce Maria e costruisce un robot con le sue fattezze per placare la popolazione, ma la situazione sfugge al controllo e il robot incita i poveri a distruggere le macchine.
Ieri come oggi
Nel 2016 la Universal aveva chiamato l'autore della celebrata serie Mr. Robot Sam Esmail per realizzare una miniserie basata sul film, ma forse anche a causa del flop di La mummia nel 2017, la major decise di evitare altre scommesse e il progetto finì nel limbo. Nella giornata di ieri The Hollywood Reporter ha rivelato che la serie è tornata in fase attiva di realizzazione grazie a Apple TV+, non solo, sempre al comando di Sam Esmail, il quale scriverà e dirigerà tutti gli episodi, anche se al momento mancano dettagli sulla trama, il numero di episodi e il modo in cui verrà aggiornata, considerato lo stile visionario di Esmail.
Nel 1984 il noto compositore italiano Giorgio Moroder realizzò il primo restauro ufficiale del film con il Munich Film Archive per la sua versione che avrebbe incluso canzoni di Freddie Mercury, Pat Benatar, Adam Ant e altri nomi dell'epoca. Sarebbe dovuto arrivare il 2010 perché venissero ritrovare alcune copie integrali considerate perdute e il film venisse restaurato nella sua interezza e rilasciato in DVD e Blu-ray.
Non ci sono ancora date di arrivo in streaming di Metropolis, serie basata su un film fonte di ispirazione di buona parte della fantascienza dalle sue origini fino ai giorni nostri, vi terremo al corrente sull'inizio della rivoluzione.
1 commenti
Aggiungi un commentoAh... e io che pensavo che Il Ritorno del Re 3° della serie Il Signore degli Anelli in versione estesa (compresi i soliti 20 minuti di titoli di coda, con elencazione di tutti i contributori, i loro parenti fino al 7° grado, amici, vicini, gatti, cani, canarini, pesciolini rossi e pappagalli), quattro-ore-venti-tre-minuti, fosse mostruoso... ma la versione estesa di I Nibelunghi è agghiacciante ed è pure la seconda parte... talmente agghiacciante che Leo non se l'è sentita di declinarla... no, perché 3 ore e centosette minuti, fanno 4:47, che sono 24 minuti in più... ci sono animali che non vivono così a lungo...
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