Dune (o come dovremmo chiamarlo ora, Dune Parte I), il sogno inseguito dal regista canadese Denis Villenueve fin da giovane, è partito come una scommessa in un mondo cinematografico non solo afflitto dal covid, ma anche dove il pubblico cerca la gratificazione più immediata dei film Marvel (non che ci sia qualcosa di sbagliato). Ma la scommessa è stata vinta: quattrocento milioni di dollari di incasso contro un budget di centosessantacinque e la luce verde a Dune Parte II, ovvero il completamento del primo romanzo della saga firmata da Frank Herbert, diviso in due parti per poter essere più fedele possibile alla trama. Ora, Villeneuve si sta preparando per la seconda parte.
È tutto pronto
In una intervista con Empire Villeneuve ha rivelato che sono pronti a iniziare le riprese alla fine di questa estate in quanto è già stato tutto preparato
Quello che ci ha aiutato è che si tratta della prima volta che rivisito un universo, per cui lavoro con la stessa crew e ognuno sa già cosa fare e conosce il risultato finale
Aggiungendo che il secondo capitolo sarà una sfida maggiore, ma sanno già il percorso da intraprendere, la sceneggiatura è già scritta, l'unica incognita è, ovviamente, la pandemia. E malgrado la divisione in due parti abbia dato la possibilità al regista di approfondire i dettagli della prima parte del romanzo, come le alleanze in frantumi, la lotta per le risorse e lo sfruttamento degli indigeni di Arrakis, ha dovuto comunque compiere scelte difficili per avvicinarsi a un pubblico più ampio, ad esempio il balinet di Gourney Halleck (Thanos, scusate, Josh Brolin). Ma le cose stanno per cambiare.
Parte II
Con la seconda parte Villeneuve rivela di avere avuto più flessibilità e andare più i profondità con i dettagli. Questo include introdurre il personaggio di Feyd-Rautha, nipote e erede del barone Harkonnen (Stellan Skargård) altrettanto crudele, infido e astuto, interpretato da Sting nel film di David Lynch del 1984 e Matt Keeslar nella miniserie Dune – Il destino dell'universo (2000). La seconda parte si concentrerà sui personaggi che nel primo capitolo avevano avuto un ruolo minore
È come una partita a scacchi, avevo deciso che la prima parte sarebbe stata dedicata a Paul Atreides (Timothée Chamalet), la sua prima esperienza con culture diverse e le Bene Gesserit.
La seconda invece sarà dedicata a approfondire gli Harkonnen.
Villeneuve conclude dicendo che per lui girare un film è come vivere un'esperienza, gira ognuno di loro come se fosse l'ultimo e lo stesso farà per Dune Parte II, previsto in uscita il 20 ottobre 2023, poi, più avanti concluderà la sua trilogia con il secondo romanzo della saga, Messia di Dune.
1 commenti
Aggiungi un commentoSi preannuncia un percorso interessante.
A leggere questi rilasciati da Villeneuve a me viene da pensare che un approfondimento degli Harkonnen potrebbe essere anche di completamento al libro, dove le vicende sono incentrate principalmente sulla casata Atreides e non approfondiscono mai molto quella Harkonen, rilegata a un ruolo più che altro bestiale.
Ma che invece una loro capacità la dovevano avere grazie anche all'azione delle Bene Gesserit... e del fatto che nel Lanstaad (o come si chiama) un ruolo dominante lo dovevano avere
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