Ne hanno parlato i notiziari di tutto il mondo. Si chiama 2002 NT7 il corpo celeste, l'asteroide di due chilometri di diametro osservato per la prima volta nella notte del 5 luglio scorso dal "Linear Observatory" in New Mexico. La sua orbita lo porterebbe a schiantarsi contro il nostro pianeta, verso il quale viaggia alla velocità di 28 chilometri al secondo, fra 17 anni, il 1 febbraio 2019, sempre che qualcosa non causi un cambiamento di rotta. Gli astronomi inizialmente avevano classificato l'oggetto 0.06 sulla scala tecnica "Palermo" che indica la pericolosità. NT7 è stato il primo oggetto ad avere un valore positivo su questa scala. Già in questi ultimi giorni però il valore è sceso a -0,25.
Le dimensioni di NT7, calcolate dalla luminosità, dovrebbero essere di circa due chilometri di diametro, per una massa capace di devastare un intero continente se cadesse realmente sul nostro pianeta.
Le osservazioni dell'oggetto sono già oltre 200, ma è ancora troppo lontano, secondo gli astronomi, per essere certi che la sua rotta intersechi effettivamente quella della Terra. Le probabilità al momento sono di 4.5 x 10^-6, cioè 1 su 222.000. Ma ovviamente NT7 è un osservato speciale, e man mano che passerà il tempo le misurazioni saranno sempre più accurate.
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