I K.P. Twins sono gli autori di Life/Death, il nuovo romanzo in uscita per la collana Odissea Wonderland di Delos Digital.
Ciao ragazzi, benvenuti! Raccontateci qualcosa di voi e com’è scrivere in tandem.
Siamo due gemelli, ma abbiamo caratteri e interessi molto diversi: uno è un po’ “nerd”, appassionato di tecnologia, videogiochi e fantascienza. L’altro ama la filosofia, la psicologia e la poesia. Unendo le nostre forze, abbiamo iniziato a scrivere a quattro mani storie che fondessero tematiche sciamaniche a quelle fantascientifiche: “Life/Death” è una di queste. Scrivere insieme è un processo entusiasmante, perché ci permette di confrontarci e crescere di continuo. Non nascondiamo che abbia portato nel tempo a dei dissapori, e anche a dei litigi. Unire i nostri intenti e i nostri interessi (seppur così diversi) per uno scopo comune è però un’esperienza unica, e vedere Life/Death crescere e venire pubblicato ha ripagato tutti gli sforzi e le difficoltà affrontate.
Life/Death è un romanzo young adult che mescola fantascienza e fantastico, tra corse di auto supersoniche, videogames e… altri mondi. Ma soprattutto, parla di un ragazzo. Chi è Mikael?
Mikael, il nostro protagonista, è un ragazzo leale che crede nell’amicizia. È un tipo strano e un po’ ribelle: proviene da una famiglia con problemi economici e non è certo il ragazzo più popolare della scuola. Sente una voce che lo guida nelle cose che fa, e per questo gli altri lo considerano un po’ matto. È un ragazzo molto sensibile, fuori dalla norma. Per crearlo ci siamo ispirati a noi stessi e alla nostra storia personale.
Mikael e Brad non vanno molto d’accordo, si può dire che Brad sia un vero e proprio bullo con il nostro protagonista, vero?
Sì, sicuramente. Abbiamo deciso di creare Brad come opposto totale di Mikael: un vincente popolare nella scuola, prepotente, che proviene da una famiglia piuttosto agiata. Nel loro rapporto, molto conflittuale, abbiamo voluto rappresentare la tematica del bullismo, purtroppo oggi molto diffusa tra i giovani e di cui anche noi, da ragazzi, siamo stati vittime. Il triangolo amoroso che si crea con Sarah, fidanzata di Brad di cui Mikael è innamorato, ci ha permesso di esplorare la relazione tra questi tre personaggi che porterà anche a un colpo di scena finale.
La grande passione di Mikael e dei suoi amici sono le corse di auto. Ma quale tipo di auto? E che differenza c’è tra TeknoRace e V-Race?
V-Race (breve per Virtual-Race) è un gioco di corse di macchine in realtà virtuale che i ragazzi fanno connettendosi alla rete. È assimilabile ai nostri attuali videogiochi. È molto popolare e, dal momento che non si rischia davvero la pelle, nella società ultra salutista di Urania la V-Race è ben vista e tollerata. La TeknoRace, al contrario, è una corsa svolta con veicoli reali: delle auto supersoniche con propulsori simili a quelli degli aerei, che raggiungono velocità pazzesche. Poiché è una gara molto pericolosa, e può generare incidenti potenzialmente mortali, è considerata una minaccia ed è illegale. Inoltre, vi partecipano anche un sacco di farabutti e di tipi poco raccomandabili. Per crearla ci siamo ispirati all’ambiente dei rave-party. Mikael e i suoi amici partecipano alla TeknoRace: rappresenta per loro una ribellione ai canoni di una vita sicura e prestabilita, in favore di un’esperienza dove è vero che si rischia la vita, ma si provano anche emozioni autentiche e reali.
La società di Urania, dove è ambientata la storia, è molto particolare. Gli Uraniani in pratica non si ammalano mai. Che tipo di rapporto hanno quindi con la morte e la malattia?
Gli Uraniani sono abituati a non aver a che fare con malattie fisiche da secoli, grazie agli incredibili progressi della futuristica TechnoMedics. Declinata in tutta una serie di pratiche mediche fantascientifiche ed estremamente efficaci, questa scienza ha debellato tutte le malattie dal pianeta, tranne una. Gli Uraniani vivono una vita serena fino al sopraggiungere di quella che loro chiamano la Morte Dolce, un vero e proprio rituale in cui ognuno viene accompagnato dai suoi cari verso una fine della vita indolore e senza sofferenza. L’unica eccezione è il Fàrmakon, malattia che si manifesta in maniera incontrollata e che gli sforzi fantascientifici della TechnoMedics non riescono a contenere.
Cosa rappresenta il Fàrmakon per Mikael e gli altri giovani Uraniani come lui?
Per gli abitanti di Urania il Fàrmakon è l’incubo segreto, l’unica malattia rimasta capace di ucciderti in pochi mesi e tra atroci sofferenze. È considerato un’eventualità molto rara, e chi la contrae viene isolato e trattato come un appestato dal resto della società. Una nostra cara amica si è ritrovata a combattere contro il cancro e noi abbiamo preso spunto dalla sua storia e dalle sue testimonianze per creare il Fàrmakon, il mare incurabile che terrorizza ogni Uraniano.
Fin dall’inizio, Mikael è accompagnato da una voce che lo aiuta a scuola, nelle corse, persino nelle scazzottate. Scopriremo di più sulla vera natura del suo copilota invisibile?
Sì, la voce è una delle caratteristiche che rendono Mikael un “tipo strano”, e contribuisce a renderlo un ribelle e una pecora nera nella società Uraniana. Lo sviluppo della storia ci porterà a scoprire a chi appartenga davvero la saggia voce che guida sempre il nostro protagonista.
Cos’è il Mondo Altro? Voi vorreste andarci?
Il Mondo Altro è un mondo sciamanico ispirato ai mondi spirituali che si trovano in tutte le culture e le religioni del mondo. Che siano sciamani, guru o mistici, tutte le figure di trascendenza parlano di un “mondo oltre il mondo” al quale è possibile accedere grazie a particolari pratiche o a certi stati di coscienza. Il Mondo Altro rappresenta anche quel luogo fuori dallo spazio e dal tempo che noi tutti visitiamo quando sogniamo. Se ci piacerebbe andarci? Un sacco! Però ancora non abbiamo meditato abbastanza…
A tutti è concesso avere un preferito. Qual è il personaggio che vi siete divertiti di più a creare?
Tra tutti i ragazzi che abbiamo tratteggiato, Devin è il personaggio che ci è rimasto più nel cuore. È il migliore amico di Mikael, viene da una famiglia ricca ma un po’ se ne vergogna, anche perché Mikael e i suoi non navigano certo nell’oro. È a tratti molto svampito, adora suonare nei locali come DJ e con le corse virtuali di V-Race è una vera schiappa; ma anche lui farà il suo percorso e avrà la sua occasione di rivincita. È ispirato a un nostro grande amico, DJ e produttore musicale che vive a Londra.
A chi consigliate la vostra storia?
Life/Death è un romanzo young adult pensato per un pubblico di ragazzi, appassionati di videogiochi, di fantascienza e di tecnologia, ma è anche una storia profonda, che speriamo piacerà a chi adori esplorare mondi fantastici con la propria immaginazione.
Oltre a Life/Death, avete altre pubblicazioni in vista? E per il futuro, che tipo di storie vi piacerebbe scrivere?
L’anno prossimo uscirà DreamWorld, il primo libro di una trilogia che abbiamo cominciato a progettare cinque anni fa, e che ha come protagonisti due gemelli come noi. Per il futuro abbiamo un cassetto pieno di concept da sviluppare, che incrociano ancora le tematiche fantascientifiche con quelle sciamaniche e spirituali, in un genere che a noi piace chiamare “fantascienza evolutiva”.
Grazie per essere stati con noi, e occhio ai draghi neri!
Grazie a voi e… Ehi! I draghi neri non sono poi così male!
Life/Death
Il libro
Mikeal è uno studente della TechnoMedics High School di Urania con la passione per le gare di auto supersoniche, virtuali e non… e una misteriosa voce nella testa.
I suoi genitori sono preoccupati, la voce lo fa sentire diverso da tutti gli altri, ma come un copilota invisibile, lo rende anche un asso a bordo della sua auto-razzo e nelle interrogazioni. Almeno finché il Fàrmakon, l’ultima malattia mortale rimasta sul pianeta, non allunga i tentacoli sul ragazzo per trascinarlo in uno stato in bilico tra la vita e la morte.
È così che Mikeal finisce in un mondo oltre il mondo, e si ritrova di fronte un gigantesco drago piumato. Con l’aiuto di vecchi e nuovi amici, dovrà lottare per la propria anima e per la propria pelle. Ma nel viaggio a cavallo tra il mondo della vita e quello della morte, alle prese con prove, rivalità e primi amori, scoprirà che nulla è come appare.
E che anche la più grande paura può trasformarsi in un dono.
L'autore
K.P. Twins è lo pseudonimo di due fratelli gemelli. Nati ad Arezzo, classe 1984, dopo il diploma classico hanno proseguito gli studi rispettivamente in lingue e letterature straniere e in filosofia e lavorano come traduttore e insegnante.
Autori all’esordio, hanno un cassetto pieno di concept da sviluppare e alcuni libri in uscita. Amano chiamare il loro genere “fantascienza evolutiva”: un mix di tematiche fantascientifiche e sciamaniche che affronta temi come i limiti della realtà oggettiva, l’esistenza dei mondi spirituali e la capacità che questi ultimi hanno di influenzare le nostre vite.
K.P. Twins, Life/Death , Delos Digital, Odissea Wonderland 29, isbn: 9788825418859, ebook formato kindle (su Amazon.it) o epub (sugli altri store) con social drm (watermark) dove disponibile , Euro € 3,99 iva inclusa
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4 commenti
Aggiungi un commentoI Draghi Neri non solo sicuramente niente di che quando in circolazione c'è un Drago Rosso di nome Rudy... qui... e attenti alle lunghe file di trattini... io vi ho avvisato...
? Ma prima l'io narrante è Paolo... poi Simona.... poi ancora Paolo.... poi ancora Simona... poi di nuovo Paolo? Aiuto! Mi sono perso
E quelle maledette d eufoniche!
... o è solo perché nel 2013 eri ancora un virgulto della letteratura?
P.S.
Comunque io tifo per Rudy (diminutivo di Rodolfo suppongo) la Terra non ce la meritiamo
Ho voluto usare più di un punto di vista, perché reputo interessante anche il lato femminile della cosa... se ti interessa seguitare la lettura, vedrai che tanta importanza ha il femminile nella situazione... il femminile e il suo modo di vedere il mondo... e in quel mondo, le cose vanno molto meglio del nostro, perché in tutta la mia sci-fi c'è un approccio solar punk: buona volontà, rispetto, amore, parecchio acume, una buona dose di culo e alla fine le cose si risolvono... per le eufoniche, a me seguita a suonare meglio la "d" sempre presente, ma cerco di evitare dove ci faccio caso...
Non ho considerato il diminutivo del nome... mi è semplicemente venuto così, ma visto che i protagonisti iniziali sono italiani, perché no: ci sta tutto...
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