È il momento della rivincita per Boba Fett (Temuera Morrison), il cacciatore di taglie più famoso della galassia che in origine era stato poco più di una comparsa glorificata per poi morire indegnamente. Ma come ha detto James Cameron, morire nella fantascienza è un fastidio passeggero, così Boba è tornato trionfante prima in The Mandalorian e ieri 29 dicembre su Disney+ con la serie in assolo Star Wars: The Book of Boba Fett. Ma cominciamo dall'inizio.
Le origini
Se vogliamo partire dall'ordine cronologico della saga cinematografica, Boba compariva per la prima volta in Star Wars Episodio II: L'attacco dei cloni (2002), quando Obi-Wan Kenobi (Ewan McGregor) arrivava sul pianeta Kamino per investigare sulla notizia della creazione di un esercito di cloni. Così scoprivamo il mandaloriano (la spiegazione è lunga) Jango Fett, sempre interpretato da Temuera Morrison. Jango era l'originale da cui tutto l'esercito era stato clonato e aveva un figlio/clone (interpretato da Daniel Logan) il quale però non era stato creato come gli altri: non invecchiava rapidamente e non era programmato per obbedire. Il giovane Boba era testimone della morte del padre per mano di Mace Windu (Samuel L. Jackson) e raccoglieva il suo elemetto. Per scoprire cosa sarebbe successo dopo avremmo dovuto aspettare la serie animata The Clone Wars, dove rientrava in scena con il proposito di vendicarsi del padre. e quindi arriviamo alle sue comparse glorificate per cui è più famoso: in Star Wars: L'impero colpisce ancora (1980) lavorava per conto di Darth Vader con il compito di catturare Luke Skywalker (Mark Hamill) ma per primo si occupava di Han Solo (Harrison Ford). In Il ritorno della Jedi (1983) arriviamo alla sua morte ingloriosa dentro il sarlacc pitt. Ma è un mostro che impiega più di mille anni a digerire il pranzo, per cui qualcosa è successo nel frattempo.
Oggi
Il precedente expanded universe (romanzi, fumetti, videogame) di Star Wars aveva raccontato la sua storia dopo Il ritorno dello Jedi, ma non essendo più canonico, lo abbiamo visto ritornare in scena in tutta la sua letale gloria nel sesto episodio della stagione due di The Mandalorian, dove arrivava insieme alla cacciatrice di taglie Fennec Shand (Ming-Na Wen, Marvel's Agents of S.H.I.E.L.D.) anche lei data per morta nella stagione uno ma, vedete quanto detto da Cameron. Dopo aver aiutato il mandaloriano nella sua missione, Boba e Fennec andavano per la loro strada e nella scena post-credit dell'ultimo episodio li vedevamo prendersi con la forza il trono che una volta apparteneva a Jabba The Hutt. Cosa vogliono Boba e Fennec? Diventare i nuovi boss del mondo crimine una volta gestito dal defunto Jabba, e come dice lo stesso Boba nel trailer, vorrebbe governare con rispetto e collaborazione. Ma gli ex capitani di Jabba hanno altre idee e diventare il nuovo re del crimine si rivelerà un'impresa pericolosa. E per raccontarla si sono riuniti tre autori ormai familiari della saga in streaming di Star Wars: Dave Filoni, Jon Favreau e il regista Robert Rodriguez.
I sette episodi di Star Wars: The Book of Boba Fett hanno ancora molti segreti da rivelare (e sì, quella che vedete è Jennifer Beals ma non è noto il ruolo) e hanno debuttato ieri 29 dicembre su Disney+ con cadenza settimanale, vi lasciamo con il trailer ufficiale in italiano e in lingua originale e i promo Reign, Ready e The Return, dove forse anticipano che verrà raccontato cosa accaduto dopo la sua presunta morte.
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