Questo Natale 2021 sarà ricordato come uno dei più importanti nella storia dell’astronomia. Il 25 dicembre, alle ore 9.20 locali (le 13.20 italiane), a Kourou, nello spazioporto europeo della Guyana francese, è stato lanciato a bordo del razzo Ariane 5 il più potente telescopio mai costruito dall’uomo: il James Webb Space Telescope o più semplicemente Webb.

Nato dalla collaborazione tra l'Agenzia spaziale americana (NASA), l'Agenzia spaziale europea (ESA) e l'Agenzia spaziale canadese (CSA), il telescopio Webb è l’osservatorio spaziale più potente mai realizzato, grazie al fatto che è stato progettato con uno specchio primario di ben 6,5 metri di diametro, mentre, per fare un paragone, il telescopio Hubble ha un diametro di soli 2,4 metri. È costato circa 12 miliardi e ci sono voluti tre decenni per costruirlo, grazie al contributo di 1000 persone.

Proprio di quest’ultimo, che ricordiamolo è in funzione da oltre trent’anni, il Webb è il successore e nel corso della sua progettazione è stata tenuta in conto proprio l’esperienza accumulata con l’Hubble.

Il telescopio Webb verrà posizionato, dopo circa 29 giorni dal suo lancio, nel punto di Lagrange L2 del sistema Terra-Sole, a 1,5 milioni di chilometri di distanza dalla Terra (quasi quattro volte la distanza della Luna). Questa posizione terrà il telescopio Webb allineato con l'orbita terrestre, in modo da proteggerlo, grazie allo scudo termico, dalla luce e dal calore di Sole, Terra e Luna. Sarà altresì garantita una continua comunicazione con il centro di controllo, così da permettere un flusso ininterrotto di dati.

Il Webb è 100 volte più potente di Hubble, perché utilizza avanzate tecnologie in grado di catturare il 70% di luce, così sarà possibile per gli astronomi che lo utilizzeranno osservare le prime stelle e galassie che si sono formate dopo il Big Bang. Per avere un riferimento, quando osserviamo la Luna la vediamo come era 1 secondo prima, mentre il sole lo osserviamo con 8 minuti di ritardo. Questo telescopio permetterà anche lo studio della struttura a grande scala dell'Universo, che sotto l’influenza della gravità e della materia al suo interno, si espande o si contrae. L’osservazione delle supernove con luminosità nota, permetterà agli astronomi di approfondire gli studi su materia ed energia oscura.

Il telescopio prende il nome da James Webb, l’amministratore della NASA durante i programmi spaziali Gemini, Mercury e Apollo.

Una volta dispiegato, con i suoi 18 segmenti esagonali, il telescopio sarà alto 21 metri e largo 14 e potrà iniziare a osservare l’universo dal maggio del 2022.