Il primo trailer di Matrix Resurrections era criptico come era ovvio che fosse, ma nella giornata di ieri la Warner Bros ci ha portato un po' più in profondità in Matrix, rivelandoci dettagli narrativi intriganti con il nuovo trailer. Ma quanti sapevano che il processo per arrivare al quarto capitolo fosse stato tra i più difficili e a tratti drammatici degli ultimo venti anni?

Ogni anno

La strada per le resurrezioni (che appariranno chiare nel trailer) è stata descritta nel dettaglio dalla regista Lana Wachowski al panel degli sceneggiatori di Berlino dello scorso settembre. Così scopriamo che gli executive della Warner chiedevano alle due registe ogni anno se avrebbero scritto un quarto capitolo della saga, anche se fin da Matrix Revolutions (2003) erano state chiare dicendo che la trilogia si concludeva lì. Poi accadevano due cose collegate tra loro: Lily Wachowski abbandonava (definitivamente?) il mondo del cinema dopo il flop di Jupiter Ascending – Il destino dell'universo (2015), non tanto per il risultato al botteghino quanto per l'oppressiva interferenza degli executive durante la produzione del film. Così si separava dalla sorella per seguire strade artistiche diverse. Nel 2017 la Warner decideva di non voler più aspettare e chiamava lo sceneggiatore Zak Penn (Avengers, 2012, Ready Player One, 2018) per un progetto non meglio specificato legato all'universo di Matrix.

Fuori dalla matrice

Per Lana Wachowski furono una serie di tragici eventi a farle cambiare idea: la morte dei loro genitori e di un amico molto vicino

Non sapevo come processare quel tipo di dolore, non lo avevo mai provato così da vicino.

Poi si rese conto che poteva avere ancora con sé Neo e Trinity a darle conforto, in quanto erano i migliori personaggi della sua vita. I cambiamenti profondi erano sempre stati un elemento centrale della trilogia ma in una dichiarazione recente a Entertainment Weekly la regista ha aggiunto che la tecnologia paradossalmente ci ha reso più vicini, isolati o inculcati l'uno nell'altro. Il potere della tecnologia di intrappolare o limitare la nostra realtà soggettiva è un elemento importante della nuova storia di Resurrections. E aggiunge che Neo e Trinity apparentemente stanno bene, ma non hanno alcun ricordo della loro vita passata anche se lui ne è perseguitato, tramite flashback dei film precedenti. E nel frattempo Matrix si sta facendo ancora pù pericoloso.

Specchi

La metafora del film è ben rappresentata dalla nuova arrivata, Bugs (Jessica Yu-Li Henwick, la saga Marvel su Netflix) una pistolera con i capelli blu e il tatuaggio di un coniglio bianco (ricordate la frase di Morpheus?). Lei diventa l'elemento meta-cinematografico del film, perché come ha detto la regista l'arte è uno specchio, c'è chi gode nel guardare la sua immagine riflessa e chi, come lei, vuole scoprire cosa si nasconde dietro la superficie. Questo film è per le persone come lei. Per Jessica Henwick Resurrections ha un nuovo tono e un nuovo look, è vibrante e gioioso, anche Keanu Reeves è rimasto colpito da quanto humor sia presente nel film, che definisce anche intelligente, acuto, coinvolgente e pieno di suspense. Yahya Abdul-Mateen II (Watchmen, Aquaman, 2018) che interpreta il nuovo/giovane/lo scopriremo Morpheus, aggiunge che Resurrections ha i piedi più piantati per terra di quanto non appaia

Ci sono tutti questi concetti supertecnologici che circondano Matrix, ma è il cuore e l'umanità che guidano la nostra storia.

Infine anche Keanu Reeves e Carrie-Anne Moss concordano con Lana Wachoswki, tornare da Neo e Trinity è stato come ritrovare due vecchi amici. E per finire, avete presente la scena del salto dal palazzo? Con tutte le sicurezze del caso, non si tratta di un greenscreen, i due attori hanno saltato davvero, appesi a molteplici cavi di sicurezza, ma l'hanno fatto. Matrix Resurrections è previsto in arrivo nelle nostre sale il primo gennaio 2022 mentre negli States questo natale in contemporanea al cinema e su HBO Max (per cui fate attenzione agli spoiler), vi lasciamo con il nuovo trailer in italiano e in lingua originale.