Ci sono alcuni dischi che risvegliano mondi sgretolati: Nordwalkers OST degli Eterea Post Bong Band è uno di questi. Pubblicato da Trovarobato, etichetta di Iosonouncane (che aveva già fatto drizzare i peli agli amanti della sci-fi), questo disco pare essere la colonna sonora di un misterioso film sulle distorsioni spazio-temporali che la band ha cominciato a produrre a seguito di un crowdfunding. Ma la musica non sembra necessitare di un supporto visivo per essere apprezzata.
Ascoltando la title track Nordwalkers theme (se non fosse ripetuto più volte, titolo compreso, quel "nord" al posto del "north" parrebbe un refuso) sembra di immergersi in quella fantascienza tutta italiana, melodicamente affine a Umiliani, Piccioni, Trovajoli. Retrò, ma da un appeal molto moderno. Sensazione confermata da Too many worlds theory, che ospita un grande musicista fantascientifico: Enrico Gabrielli (Calibro 35, Afterhours), autore anche di una serie di racconti di fantascienza chiamata Le piscine terminali.
Si cambia registro e si va verso il futuro con Superposition. Dopo una iconica arpa classica iniziale, il brano prosegue nel suo climax fino alla violenta esplosione, che ci fa immaginare basi spaziali in collisione.
E il disco scorre tutto così, tra affreschi misterici (Più fanta che scienza, Anguis) a episodi più muscolari e biomeccanici (Timecracker, Nordwalkers run), da puri salti nel futuro (Superposition Delta) all'unico brano cantato del disco (Particelle).
L'ultimo pezzo citato rende chiara la natura "scientifica" del progetto, che se parla di viaggi nel tempo non ammicca certo alla DeLorean, ma più alla fisica quantistica: "Microbi / che sono grandi pianeti / celano singolarità".
Un must per gli amanti di altri mondi, disponibile nello store della Trovarobato.
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