Un romanzo brillante, divertente, ambientato in Italia fra la Roma dei Palazzi di oggi e la Firenze del 1300, poco prima della grande pestilenza del 1348. Il titolo (provvisorio) è I vicoli del tempo, ed è il romanzo vincitore del premio Urania 2002. In edicola ci arriverà nel novembre 2002 sul numero 1453 di Urania.

L'autore è Lanfranco Fabriani, apprezzato fino ad oggi per ottimi racconti con i quali aveva esordito vent'anni fa sulla leggendaria rivista The Time Machine, e collaboratore fisso di Delos da diversi anni. A caldo il nostro mensile ha voluto intervistarlo, per sapere di più sul romanzo, sulla travagliata storia della sua lavorazione, e per far conoscere un po' di più questo autore. L'intervista è online su Delos all'indirizzo www.delos.fantascienza.com/articoli/?73402.

I romanzi pervenuti al concorso sono stati poco più di sessanta e una pre-giuria composta da lettori della redazione e giurati con una precedente esperienza del premio ha ridotto il numero dei papabili a dodici. La giuria finale, composta da Silvia Castoldi, Vittorio Curtoni, Stefano Di Marino, Giuseppe Lippi, Marzio Tosello e Riccardo Valla, si è riunita il 16 luglio, nella sede della Mondadori a Segrate.

Ecco l'elenco completo dei finalisti:

Più che umani di Paolo Lo Giudice (storia ambientata su una stazione spaziale); Alma di Mariella Dal Farra (una vicenda a base di cloni); lasciate in pace gli eroi di Clementina Buono (viaggi nel tempo col tentativo di assassinare Garibaldi); Città verde di Vincenzo Spasaro (una inquietante storia ecologica); Astronave stardust di Claudio Asciuti (vita di un ipotetico autore italiano di sf); Tecniche di volo a vento solare di Massimo Mongai ("storia cosmica che parte dal piccolo e arriva a cavalcare l'intero spaziotempo", come la definisce Vittorio Curtoni); Il lungo viaggio di Paolo Aresi (avventure interplanetarie in stile 2001), Lungo i vicoli del tempo di Lanfranco Fabriani (risultato vincitore), L'arma di tauros di Monica Tessarin (un'amabile fantasaga scozzese), La fabbrica di Emanuele Cassani (cupa antiutopia in un mondo vetero-industriale dove tutti portano nomi ellenici, chissà perché), Eden di Maurizio J. Bruno (un'avventura dai toni profetici) e Il libro del teonauta di Errico Passaro (un'ingegnosa vicenda a sfondo mitico-religioso).