La fine del 2021 è diventata la riscoperta dei giganti della fantascienza e dopo Dune è arrivato il momento di un titolo e un nome che hanno dato forma alla fantascienza stessa, Foundation, tratti dai romanzi di Isaac Asimov.
In origine
Il Ciclo delle Fondazioni di Asimov nasce in forma di racconti pubblicati dalla rivista Astounding Science Fiction tra il 1942 e il 1950 per poi essere suddivisi in tre romanzi: Fondazione (1951), Fondazione e Impero (1952) e Seconda Fondazione (1953). Nel 1966 la trilogia vinse il premio Hugo per la migliore serie di tutti i tempi. Trenta anni dopo Asimov pubblicò due sequel, L'orlo della Fondazione (1982) e Fondazione e Terra (1986) e due prequel, Preludio alla Fondazione (1988) e Fondazione anno zero, pubblicato dopo la sua morte nel 1993. La storia inizia a Trantor, la capitale dell'impero galattico che regna da dodicimila anni, tanto potente quanto in stato di decadenza. Hari Seldon, un matematico e psicologo, ha sviluppato una nuova scienza chiamata Psicostoria, tramite la quale è stato in grado di predire il crollo dell'impero in cinquecento anni, seguiti da trentamila anni di cupo medioevo. Questo provoca l'ira del Comitato della sicurezza pubblica, di fatto dominatori dell'impero, che dichiarano Seldon un traditore e lo fanno arrestare insieme al giovane matematico Gaal Dornick, appena arrivato a Trantor per incontrare Seldon. Chiamato davanti al comitato, Seldon rivela che un'alternativa è possibile, creando un'enciclopedia galattica che includa tutta la conoscenza umana. Il crollo dell'impero è inevitabile, ma così facendo l'era oscura durerebbe un millennio invece di trentamila anni. Così, per non farne un martire, i membri del comitato esiliano Seldon sul remoto pianeta Terminus, il quale porta con sé un gruppo di cosiddetti enciclopedisti, per dare inizio alla sua opera. Ma in realtà il piano di Seldon guarda molto più lontano di quanto loro possano immaginare.
La serie
Lo showrunner e produttore David S. Goyer (L'uomo d'acciaio, 2013) ha scelto di dare un volto preciso all'impero, anzi, tre. Nella serie l'Impero Galattico è dominato da dodicimila anni da tre cloni dell'imperatore originale, Cleon primo. Ognuno di loro rappresenta tre età diverse: il giovane Fratello Dawn (Cassian Bilton), l'adulto Fratello Day (Lee Pace, I guardiani della galassia vol.1) e il più maturo Fratello Dusk (Terrence Mann, Sense8). I tre sono genitori, mentori e co-imperatori di sé stessi e quando il più anziano muore viene creato un nuovo clone per mantenere intatto il potere millenario dei Cleon. Ma Fratello Day è, ovviamente arrogante e affamato di un potere a cui non vuole rinunciare a nessun costo. E qui arriva il secondo cambiamento rispetto ai romanzi: lo psicostorico Hari Seldon (Jared Harris, Chernobyl) riporta agli imperatori la sua analisi dettagliata del futuro della civilità, scoperta attraverso la scienza da lui creata, la psicostoria. In questo caso però non abbiamo un accusa di tradimento ma, seppur con riluttanza e con la paura di perdere per sempre il loro potere, Fratello Day accetta che Seldon, la giovane matematica ricca di talento Gaal Dornick (Lou Llobell, Voyagers, 2021), che è anche il punto di vista dello spettatore all'interno della storia, e un gruppo di scienziati, crei la Fondazione sul pianeta Terminus, dove creare la suddetta enciclopedia galattica. Arrivare nel nuovo mondo porta con sé però non pochi problemi, tra i quali il misterioso oggetto galleggiante chiamato The Vault, che in inglese può essere tradotto sia come il caveau che come la tomba. Solo accennato nei romanzi, per Goyer è diventato l'oggetto del mistero da risolvere. Che sì, verrà risolto, solo per portare ad altri misteri che lui spera di rivelare nelle stagioni seguenti. Sappiamo anche che il sindaco di Terminus City Salvor Hardin (Leah Harvey) ha un rapporto molto particolare con il Vault. Ma Seldon, di nascosto all'impero, ha creato una seconda Fondazione al capo opposto della galassia per scopi misteriosi.
Quello che andrà rivelandosi sarà una saga complessa con più storyline intrecciate tra loro che per lo showrunner richiederanno più stagioni per essere portate a compimento. I dieci episodi della prima stagione di Foundation debuttano oggi venerdì 24 settembre su Apple TV+ con due episodi, per poi proseguire con la cadenza settimanale, vi lasciamo con il trailer in italiano e in lingua originale.
7 commenti
Aggiungi un commentoVisti i primi due epidsodi ottima serie x me.
Francamente fatico a capire perché si debba modificare quanto scritto, che già offre tantissimo, inventandosi cambi di genere e/o di situazioni. C'è un politically correct che mi fa vomitare. E se ci arrivano Harna Branno di che sesso la fanno?
Se ci tenevano quindi, le scene di azione e di sesso le potevano benissimo costruire sul materiale che c'era. Nei romanzi Gaal Dornik non viene narrato mentre si accoppia con qualcuno? Serviva per la storia? Comunque se per lo schermo ci vuole invece qualche cosa di bollente che si accomodassero pure a far vedere che si sollazza carnalmente un po'.
Se volevano potevano movimentare le scene dell'arresto; del colpo di Stato che porta Hardin al potere su Terminus e via discorrendo. Tutte cose piuttosto leggere nei romanzi (e d'altro canto si dice appunto che Foundation sia un libro di idee non di protagonisti) ma che potevano essere pure integrate un po' per necessità sceniche.
Leggo che si sono inventati la storia dei cloni per rendere più esplicito il concetto di immobilismo dell'impero.... mi pare una fesseria inutile.
L'ispirazione Asimov l'ha avuta da "Declino e caduta dell'impero Romano" di Gibbon e nella Storia di Roma imperiale, il declino ha coinciso anche con un periodo di continuo cambio di imperatori uno via l'altro; non a caso "l'età aurea", quella del massimo splendore tra il 98 e il 180 circa, aveva visto solo 4 imperatori succedersi.
(qualche lieve spoiler, ocio)
Ammetto che prima di vedere la prima puntata della serie, ero scettico sul cambio di genere di Gaal Dornick. Pensavo al gender washing.
Al termine del primo episodio, ero abbastanza positivo: la forma che stava prendendo il personaggio della ragazza poteva avere una connotazione molto forte, anche più del Gaal Dornick del romanzo, che risulta praticamente evanescente se non ricordo male.
Al termine del secondo episodio, posso dire che lo scopo non era né il gender washing né il rendere forte un personaggio evansecente. Era proprio biecamente creare l'occasione di un Teen Drama!
Bella schifezza.
Il problema è che hanno reso invece Gaal Dornick un personaggio ancora più effimero, uno che ha bisogno di essere protetto dal maschio di turno, mica una che lotta per il proprio ruolo.
Immaginate lo stesso plot twist fatto al contrario. Gaal Dornick che decide di eiettare il moroso per proteggerlo. Sarebbe stato decisamente meglio. Invece hanno optato per la soluzione più banale di tutte.
Che grande tristezza.
E Dornick è pure irritante, con le continue nuotate e l'interminabile (e inutile) sequela di numeri primi (abbiamo capito che è un genio, non occorre ribadirlo ad ogni più sospinto... e quanto cazzo nuota? Chi è, Dori?)
Andiamo malino, per ora.
A che srve il piano seldon ? L'impero e marcio e la genet della periferia vive peggio che in nord corea.Che finisca nella spazzatura della storia
l'impero merita di cadere senza Elizabeth I ed Hilda a governarlo finirà non rimpianto nella pattumiera della storia Siegh Kaiserin Elizabeth. Siegh Kaiserin Hildegard
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