Netflix sembra avere sviluppato una predilezione per le produzioni non solo non tradizionali, ma un bel po' macchiate di sangue. Nel 2020 arriva la serie giapponese Alice in Borderland, basata sull'omoimo manga di Haro Aso dove un gruppo di ragazzi si ritrovava coinvolto in un gioco mortale. La serie fu un tale successo da essere confermata immediatamente per la stagione due, ma causa (ok, lo sappiamo tutti ormai) covid, è un po' in ritardo. Ora, il canale in streaming ci riprova anche più in grande stile con la serie sud-coreana Squid Game (Ojingeo Geim in originale).
Il plot
quattrocentocinquantasei persone al limite della povertà assoluta ricevono un invito misterioso per un gioco con un premio in palio in denaro. Tutti vengono portati in un luogo segreto, viene detto loro che il premio in palio è di ben 45,6 miliardi di won (circa 40 milioni di dollari) e che per vincere devono partecipare a quelle che sembrano ricostruzioni di tradizionali giochi per bambini coreani (e non) come lo squid game del titolo, un gioco molto popolare in corea negli anni settanta ottanta. Peccato che molto velocemente i partecipanti scoprano che si tratta di un gioco al massacro: chi perde muore, chi cerca di fuggire anche. Chi vincerà e qual'è il vero scopo dietro questo cosiddetto gioco?
Anche in questo caso non siamo di fronte alla trasposizione di un'opera precedente, ma da un'idea del regista e sceneggiatore coreano Hawng Dong-hyuk, che aveva iniziato a gettarne le basi fin dal 2008. Gli otto episodi della prima stagione di Squid Game debuttano tutti insieme anche da noi oggi venerdì 17 settembre, vi lasciamo con il trailer ufficiale sottotitolato in italiano, se volete partecipare potete farlo, tanto è solo un gioco.
4 commenti
Aggiungi un commentoè in coreano
Ovvio è una serie coreana
Cmq c'è anche il doppiaggio in inglese (o francese, spagnolo e tedesco).
Si, lo so che è coreana speravo nel doppiaggio italiano, così non riesco a gustarmela, limite mio.
Generalmente le serie coreane e asiatiche in generale, non vengono doppiate neanche in inglese.
Stanno iniziando adesso con al meno i doppiaggi in inglese, perché si sono probabilmente resi conto che hanno un ottimo mercato, quindi riescono a rientrare dei costi.
Aggiungo che personalmente ho imparato a odiare i doppiaggi in italiano perché alla fine le voci sono spesso e volentieri "sbagliate" (sembrano tutti dei ragazzini) e finiscono pure per appiattire la serie TV
Alla fine se non riesci a seguire una serie in lingua originale, perdi sempre qualcosa.
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