I più giovani conoscono certamente il personaggio della Marvel Ant-Man, o magari quello della DC Atom. Ma l'idea dell'uomo che rimpicciolisce è molto più vecchia nella storia della fantascienza: forse il primo caso è stata la novella He Who Shrank di Henry Hasse, pubblicata nel 1936 su Amazing Stories, nella quale il protagonista rimpicciolisce così tanto da arrivare a dimensioni subatomiche e scoprire che neutroni ed elettroni sono come stelle e pianeti, e arrivare su un pianeta azzurro, che scopriremo essere la nostra Terra. Idee simili sono anche alla base della trilogia degli Inframondi di Lukha B. Kremo. Su temi simili c'è poi il racconto Fantastic Voyage di Otto Klement e Jerome Bixby da cui fu tratto l'omonimo film dal quale a sua volta fu tratto il romanzo di Isaac Asimov.
Ma il romanzo che ha reso più famosa questa idea è certamente The Shrinking Man di Richard Matheson, famoso in Italia col titolo Tre millimetri al giorno.
Il libro
Una potente metafora del ridimensionamento del ruolo del maschio americano nel secondo dopoguerra, ma anche un avvertimento contro i rischi del pericolo nucleare in piena Guerra Fredda e contro il folle e autodistruttivo atteggiamento dell'uomo verso il pianeta.
Durante una gita in barca, Scott Carey, un uomo come tanti, marito e padre, viene a contatto con una misteriosa sostanza radioattiva e dopo qualche settimana inizia a notare dei cambiamenti. Sta perdendo peso, ma sta anche diventando più basso. Gli esami medici confermano l'incredibile quanto innegabile verità: Scott sta rimpicciolendo, con ritmo costante e inesorabile. Tre millimetri al giorno, per la precisione. E non sembrano esserci vie di scampo. La moglie e la figlia diventano giganti irraggiungibili, il gatto di casa un minaccioso mostro carnivoro. Persa ogni speranza di tornare a una vita normale, Carey si trova a lottare per sopravvivere in un mondo sempre più ostile e minaccioso. Ed è solo l'inizio del suo viaggio verso l'ignoto. Rimasto presto solo, terrorizzato, deve affrontare i limiti estremi dell'esistenza: cosa succederà infatti quando arriverà a misurare zero millimetri? Ma soprattutto, cosa c'è oltre lo zero? Capolavoro del genere fantascientifico e horror, Tre millimetri al giorno alterna con crescente suspense scene drammatiche e d'azione e le riflessioni solitarie del protagonista sul destino che lo aspetta. Una potente metafora del ridimensionamento del ruolo del maschio americano nel secondo dopoguerra, ma anche un avvertimento contro i rischi del pericolo nucleare in piena Guerra Fredda e contro il folle e autodistruttivo atteggiamento dell'uomo verso il pianeta.
L'autore
Scrittore e sceneggiatore statunitense. Autore di romanzi e racconti che hanno forgiato il gusto e le caratteristiche del ‘fantastico’ contemporaneo influenzando profondamente altri linguaggi, dal cinema ai fumetti ai videogiochi. La sua opera, accanto alla maestria nel tratteggiare il soprannaturale e la suspense, è caratterizzata da un realismo rigoroso e da una paradossale ‘credibilità’, da un’attenzione commossa a quell’umanità marginale soggiogata da un potere, da un sistema, da una volontà che assume caratteri ‘mostruosi’. Matheson è stato definito da Ray Bradbury “uno degli scrittori piú importanti del XX secolo”, e questo elogio dell’autore di Fahrenheit 451 è giustificato dall’impatto dell’opera di Matheson sull’immaginario popolare: anche chi non lo ha mai sentito nominare ha sicuramente visto qualcuna delle sue creazioni. Oltre a racconti e romanzi gialli, di fantascienza, horror, fantasy e western, Matheson ha collaborato a lungo con il cinema e la televisione. Ha scritto alcuni degli episodi piú memorabili di Ai confini della realtà, e diversi suoi romanzi e racconti sono stati adattati per il grande schermo, tra cui Tre millimetri al giorno (Radiazioni BX: distruzione uomo, 1957, diretto da Jack Arnold), Io sono leggenda (due film: L'ultimo uomo della Terra, 1963, diretto da Ubaldo Ragona e interpretato da Vincent Price; 1975: Occhi bianchi sul pianeta Terra, 1971, diretto da Boris Sagal, con Charlton Heston); La casa d'inferno è stato tradotto in film nel 1973 dal regista John Hough, col titolo Dopo la vita. Da Appuntamento nel tempo Jeannot Szwarc ha tratto Ovunque nel tempo, 1980, interpretato da Christopher Reeve. Da Io sono Helen Driscoll è stato tratto nel 1999 Echi mortali, con Kevin Bacon. Importante è anche la sua collaborazione con Roger Corman, per il quale ha sceneggiato alcuni dei film tratti da Edgar Allan Poe: I vivi e i morti, 1960; Il pozzo e il pendolo, 1961; I racconti del terrore, 1962; I maghi del terrore, 1963. Matheson ha anche scritto la sceneggiatura del primo film di Stephen Spielberg, Duel. Nel corso di una carriera che dura da oltre cinquant’anni, Matheson ha vinto numerosissimi premi, tra cui l’ Edgar Allan Poe e un premio Bram Stoker alla carriera.
Richard Matheson, Tre millimetri al giorno (The Shrinking Man, 1956), traduzione di Eladia Rossetto, Oscar Fantastica, Mondadori, pagg. 320, euro 14,00, ebook euro 7,99.
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