Era il 22 giugno del 2020 quando Apple TV+ postava in rete il primo teaser dell'attesa serie Foundation, basata sulla celebrata Trilogia della Fondazione di Isaac Asimov, poi forse anche a causa del covid, sarebbe calato il silenzio. Almeno fino alla giornata di ieri, nella quale non solo è arrivato un ben più rivelatorio trailer, ma è stato accompagnato da un'intervista di Entertainment Weekly a David S. Goyer (Batman Begins, L'uomo d'acciaio), nella quale lo showrunner descriveva i passaggi fondamentali della storia così come svelata nel trailer.
Imparare dal passato
Ambientata durante il regno dell'Impero galattico, la serie segue il dottor Hari Seldon (Jared Harris, Chernobyl), il quale, in grado di prevedere la caduta della civiltà, viene marchiato come un fuori casta e porta con sé un gruppo di seguaci agli estremi confini della galassia per stabilire una fondazione di conoscenza, così che l'umanità non dovrà ripartire dal medioevo dopo la catastrofe. Goyer ha dichiarato al sito che a sua volta la fondazione della storia risiede in quella della famiglia di Asimov:
La famiglia dell'autore era ebrea emigrata dalla Russia prima della seconda guerra mondiale e mentre scriveva i romanzi, si stavano rendendo conto che la situazione peggiorava con l'avvento del nazismo.
E prosegue dicendo che Asimov si chiese perché una cosa così terribile come l'olocausto stesse avvenendo e se guardandosi indietro nella storia, avrebbero potuto prevenirlo. La sua domanda divenne come fare per impedirlo, visto che l'umanità sembrava ripetere sempre gli stessi errori.
La dinastia genetica
la prima scena del trailer vede fratello Dusk (Terrence Mann, Sense8) visitare un feto sospeso in una camera criogenica dicendo che non è il primo a voler vedere il sé stesso giovane. fratello Dusk fa parte della dinastia genetica Cleon, ovvero il suddetto Impero galattico, nato con l'imperatore Cleon e poi dominato dai suoi cloni. Ci sono tre Cleon di età diverse nello stesso momento: il più giovane Dawn (Cassian Bilton), quello di mezza età fratello Day (Lee Pace, I guardiani della galassia vol.1, 2014) e il suddetto Dusk, il più anziano. Goyer dichiara che si definiscono fratelli, ma non lo sono, vi vedono come padri e nonni, ma non sono nemmeno questo. Vedono letteralmente come saranno in vari stadi della loro età. C'è una certa rassicurazione, ma in realtà si odiano e vorrebbero dimostrare tutti di essere unici, anche se ne sono esistiti quattordici prima di loro e tutti vivono all'ombra del Cleon originale. Nel trailer fratello Day dice che la forza dell'Impero ha portato la pace per migliaia di anni, ma ora le credenze di un solo uomo minacciano l'esistenza dell'impero stesso.
Hari Seldon
Quest'uomo è Hari Seldon, l'uomo più intelligente della galassia, fatta eccezione per Gaal (Llou Llobell, il film Voyagers). Seldon è specializzato nella psicostoria, una sorta di matematica in grado di prevede il futuro di grandi civilizzazioni. Questo lo ha reso in grado di risolvere complesse equazioni che indicavano l'autodistruzione dell'Impero Cleon, il che ovviamente non piace affatto ai fratelli Cleon, che non lo capiscono e vanno a cercare la suddetta Gaal. Lei è un astro nascente della matematica che entra nella vita di Hari ed è l'unica a capire la psicostoria. Goyer rivela che uno degli aspetti che lo ha entusiasmato è stato esplorare la psicologia di Hari, la persona che ha scoperto l'imminente fine del mondo che si ritrova a dover dire a tutti che non possono essere salvati, ma che dovrebbero aiutarlo a costruire qualcosa che servirà in un punto molto lontano dalla loro esistenza. Lui si vede solo come un messaggero, ma in questo caso gli altri non sono molto portati per il motto "ambasciator non porta pena", anzi. Goyer compie un paragone con il nostro mondo: l'arrivo del covid, il riscaldamento globale, la globalizzazione, la brexit, l'estremismo in atto negli Stati Uniti, sono sconvolgimenti già avventi in passato e come ha aggiunto Goyer
Un ottimista potrebbe dire, hey questi cicli sono già avvenuti in passato, possiamo imparare da quegli eventi?
Di fondo questo è il tema della serie.
La camera dei misteri
Un altro aspetto della serie è dato dal misterioso oggetto fluttuante visto verso la fine del trailer. Si tratta del luogo sul pianeta Terminus in cui Hari e i suoi seguaci vengono esiliati per le loro previsioni apocalittiche. Goyer precisa che esiste una versione nei romanzi, ma questa è un po' più ambiziosa. Nessuno sa da dove arrivi, era già lì quando arrivarono i primi coloni. Si tratta di uno dei misteri della serie che verrà svelato nel corso della stagione. Sappiamo solo che Salvor (Leah Harvey) ha un rapporto speciale con quella struttura ed è l'unica in grado di avvicinarsi. La struttura ha quello che loro chiamano campo di annullamento: se ti avvicini troppo ti vengono mal di testa, sangue dal naso e svenimenti, ma Salvor è in grado di arrivare a toccarla. C'è qualcosa di speciale in lei che verrà esplorato nel corso della prima stagione.
Creare pianeti
Goyer voleva il realismo ad ogni costo, per cui ha girato in sei diversi paesi, dalle isola Canarie all'Islanda, da Berlino a Malta (per le sue enomi vasche a cielo aperto usate per altre produzioni), tutto girato con lenti anamorfiche e tutto più arduo di una produzione normale.
I dieci episodi della prima stagione di Foundation debutteranno il 24 settembre su Apple TV+ vi lasciamo con il trailer più recente e il teaser originale.
9 commenti
Aggiungi un commentoOrmai è chiaro che la serie dovrebbe essere definita "liberamente tratta da...", ma detto questo sono molto curioso di vederla.
Penso che una modernizzazione di certi classici sia inevitabile.
Per esempio, se non ricordo male, amazon sta facendo una serie basata su Ringworld.
In quel caso, se non stravolgono il personaggio femminile, vengono linciati
Io amo il classico; ma d'accordo, una rivisitazione ci sta. Soprattutto in fatto di tecnologie proposte. Il futuro di Asimov rappresentato nel ciclo delle fondazioni, per quanto lontano decine, forse centinaia, di migliaia di anni nel futuro, prospettava tecnologie in un certo senso basiche, che prendevano spunto dall'energia atomica.
E comunque non erano certo le invenzioni il tema principale di questo poderoso affresco "politico/sociologico".
Diverso è invece il discorso sui personaggi e sul cambio di genere di alcuni di loro.
Su questo aspetto sono stato già critico in passato e fatico un poco a cambiare idea, per quanto possa capire che una serie per il grande pubblico non possa presentare solo personaggi maschili. E a conti fatti il primo libro dell'originale ciclo della fondazione e larga parte del secondo, non hanno alcuna figura femminile. Forse qualche ritocco oggi ci sta.
Hari Seldon lo facevo più giovane
Io più vecchio
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