Nel 2017 aveva fatto molto rumore la notizia che il gruppo Time Warner sarebbe stato acquisito dal colosso AT&T per la modica cifra di ottantacinque miliardi di dollari, oggi la storia di ripete in chiave minore ma con alcuni elementi importanti: Amazon Studios è in trattative per acquisire la Metro Goldwyn Meyer – MGM per brevità – e relativa library per nove miliardi. La casa di produzione non ha ma navigato in buone acque, è andata in fallimento e si è ripresa più volte, è stata acquistata e venduta ma aveva un asso nella manica: i diritti di James Bond 007, che tutte le major concorrenti volevano da sempre e che ora potrebbero passare a Amazon.
Stargate
In particolare MGM detiene il franchise di Stargate, un film di grande successo e tre serie televisive che hanno appassionato gli spettatori per quasi quindici anni. La serie è attualmente disponibile su Amazon Prime Video tramite il canale MGM, che richiede un abbonamento aggiuntivo. Ma l'acquisizione di MGM da parte di Amazon aprirebbe ben altre prospettive oltre all'inserimento in catalogo di questo franchise: la possibilità di un reboot e il rilancio con nuove produzioni per competere con gli altri mondi "Star" (Trek e Wars) della concorrenza.
Classici
Ma la library della MGM è molto più profonda, essendo nata nel 1924, per cui il canale in streaming di The Man in the High Castle si ritrova tra le mani un tesoro di titoli da cui attingere per remake, reboot, sequel, serie e spin-off televisivi. Ecco una selezione di titoli dal passato al presente che potrebbero diventare di proprietà Amazon.
La vita futura (Things to Come, 1936) tecnicamente un film della United Artists che però sarebbe poi stata assorbita dalla MGM nel 1981, è un film scritto da H.G. Wells. Poco successo all'uscita, rivalutato in seguito e considerato uno dei capolavori del cinema di fantascienza dell'anteguerra.
Il pianeta proibito (Forbidden Planet, 1956). Il film mostrò al mondo l'ormai iconografico Robby il robot, che sarebbe poi apparso in una quantità di serie tv dagli anni cinquanta fino ai giorni nostri.
Il primo uomo nello spazio (First Man into Space, 1959), malgrado il titolo, non si tratta di un film di esplorazione, ma della storia del pilota Dan Prescott che porta il razzo sperimentale Y13 a 250 miglia di altitudine, oltrepassa una densa nuvola di materiale sconosciuto per poi precipitare.
L'uomo che visse nel futuro (1960), primo adattamento cinematografico di La macchina del tempo di H.G. Wells dopo la versione televisiva della BBC datata 1949 vinse l'oscar per i migliori effetti speciali visivi, per l'epoca almeno.
Gorgo (1961) è in realtà in terzo capitolo di una trilogia creata dal Eugène Louriè, Ma il primo, Il risveglio del dinosauro (1953, The Beast from from 20,000 Fathoms) era della Warner Bros, mentre il secondo, Il drago degli abissi (Behemoth, 1959) della Allied Artists Pictures, ora di proprietà, uhm, Scientiology. Gorgo è stato definito come una delle fonti di ispirazioni di Godzilla.
2001: Odissea nella spazio (1968). Dobbiamo dire altro?
Il fango verde (The Green Slime, 1968), strano incrocio di una produzione nata in italia come quinto capitolo della saga gamma One (ma la base era diventata Gamma 3) e poi diventata una produzione interamente giapponese e girata in Giappone, comincia con un asteroide in rotta di collisione con la Terra e in grado di cancellare la razza umana. Viene inviata una spedizione per piazzare delle bombe e distruggerlo e dove gli astronauti trovano una strana sostanza verde. La missione riesce, ma è solo l'inizio perché il blob, pardon, il fango verde, è vivo e molto affamato.
1970
2022: I sopravvissuti (Soylent Green, 1973) film di culto basato sul romanzo Largo! Largo! di Harry Harrison del 1962, immagina un 1999 dove il mondo è sovrappopolato e solo i più ricchi possono permettersi cibo vero, per gli altri ci sono i wafer Soylent Red, Yellow e il più recente Green, che viene indicato essere composto da plancton. ma come ricordetere, la frase di culto del film è "soylent green is people!"
Il mondo dei robot (Westworld, 1973), scritto e diretto dal compianto Michael Crichton. La recente serie tv prodotta da HBO però non appartiene alla MGM.
La fuga di Logan (Logan's Run, 1976) tratto dal romanzo omonimo di William Francis Nolan e George Clayton Johnson, è un altro film di culto ambientato nel 2274 dove quanto rimane della civiltà umana vive sotto cupole geodesiche gestite da un computer che ha creato un'utopia in cui controlla ogni aspetto della vita della popolazione.
Generazione Proteus (Demon Seed, 1977), basato sull'omonimo romanzo di Dean R. Koontz, parla di Proteus IV, una AI così sofisticata che appena attivata trova una cura per la leucemia.
Terrore dallo spazio profondo (Invasion of the Body Snatchers, 1978) primo remake del classico del 1956 basato sul romanzo di Jack Finney, ha protagonista un Donald Sutherland che un po' alla volta vede le persone che conosceva sostituite da alieni. Uno dei film più inquietanti di tutti i tempi. Nel 1993 sarebbe arrivato Ultracorpi – L'invasione continua di Abel Ferrara.
Wargames – Giochi di guerra (WarGames, 1983) ormai lo sappiamo, se il vostro computer vi chiede se volete giocare alla guerra termonucleare globale, cliccate su "no".
Brainstorm – Generazione elettronica (Brainstorm, 1983) film estremamente visionario dal creatore di effetti speciali Douglas Trumbull (2001: Odissea nello spazio) segue un team di scienziati che vuole trovare il modo di registrare e rivedere le esperienze sensoriali ed emotive. Indirettamente fonte di ispirazione del sottovalutato Strange Days di Kathryn Bigelow.
Balle spaziali (Spaceballs, 1987), ne abbiamo parlato indirettamente poco tempo fa: Brillante parodia di Star Wars e i principali titoli di fantascienza da parte del genio di Mel Brooks, avrebbe avuto un pessimo sequel in forma di serie animata nel 2008.
Specie mortale (Species, 1995) lo spunto iniziale era interessante: Durante il programma SETI, gli scienziati ricevono una risposta dagli alieni su come unire il dna alieno con quello umano. Il risultato è Sil (Natasha Henstridge). Ha avuto anche dei sequel, sempre più scadenti. Ma il potenziale c'è.
Supernova (2000) film in teoria diretto da ben tre registi, nessuno dei quali ha voluto vedere il suo nome nei titoli di testa a causa del massacro compiuto dalla major, motivo per cui appare il nome fittizio ormai classico di Alan Smithee (lo troverete ovunque nei decenni scorsi).
Rollerball (2002) mediocre remake del classico omonimo del 1975, meriterebbe una nuova e migliore versione.
The Mist (2007), diretto da quel Frank Darabont di Il miglio verde e Le ali della libertà è un'altra trasposizione da Stephen King, il romanzo breve La nebbia (raccolta Scheletri, 1985). Ma Darabont doveva essere di cattivo umore in quel periodo perché decise per un finale angosciante, totalmente opposto a quello del racconto originale.
Per finire nel 2010 è arrivato Un tuffo nel passato (Hot Tub Machine) in cui un gruppo di ex studenti universitari si ritrova nell'hotel in cui avevano passato le migliori vacanze invernali della loro vita nel 1986. Complice una lattina birra chiamata Chernobyl e la vasca idromassaggio del titolo originale, i nostri faranno un viaggio indietro nel tempo, nel 1986 e nei loro corpi dell'epoca. Il film ebbe anche un seguito nel 2015.
Certo Amazon mira principalmente a James Bond, ma se riuscirà nel suo intento di acquisire la MGM non mancheranno i titoli da cui prendere spunto.
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