La fiction sud-coreana sta guadagnando sempre più spazio su Netflix, grazie soprattutto all'interesse sviluppato dagli spettatori verso contenuti nuovi e con uno stile diverso da tutti gli altri. L'anno scorso era stato il momento del film di fantascienza Space Sweepers, ora è il momento della serie Sisyphus: The Myth (시지프스, Sijipeuseu: the myth).
Il plot
Arrivata in onda in patria il 17 febbraio scorso e definita come serie evento speciale per il decimo anniversario del canale JTBC, ci presenta il geniale ingegnere Han Tae-sul (Cho Seung-woo), CEO della Quantum and Time Corporation, il quale inventa la macchina del tempo. Solo che improvvisamente il presente diventa la terra promessa per un numero crescente di rifugiati in arrivo da una Corea del sud del 2035 post-apocalittica. Con loro arriva anche il soldato dei corpi d'elite Kang Seo-hae (Park Shin-Hye), la cui missione è impedirgli di inventare la suddetta macchina del tempo, che sarà la causa di una guerra nucleare nell'ottobre del 2020 in grado di cancellare la Corea del sud dalle mappe.
Si crea così un corridoio temporale tra i due punti nel tempo e ovviamente compare il Bureau che controlla lo spazio/tempo e non solo, Han Tae-sul riesce a re-incontrare il fratello maggiore Han Tae-san, la cui morte dieci anni prima gli aveva lasciato sensi di colpa indelebili, mentre Shin Hye ritrova i genitori morti da tempo. E nel frattempo i paradossi temporali non fanno che complicarsi.
Sisyphus: The Myth presenta elaborate sequenze d'azione e scene apocalittiche che non sfigurerebbero in un film e i sedici episodi di cui è composta la prima (e unica?) stagione debuttano tutti insieme oggi giovedì 15 aprile su Netflix, vi lasciamo con il trailer originale con sottotitoli in inglese.
1 commenti
Aggiungi un commentoLa attendevo da un po' con molto interesse, insieme a L.U.C.A. .
Visto il primo episodio, devo dire che la scena iniziale sull'areo mi aveva preoccupato molto (troppe idiozie), poi si sistemata abbastanza, anche se per il momento ci sono una serie di eventi decisamente scontati nella sceneggiatura.
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