Per ovvi e un po' scontati motivi di narrazione, le intelligenze artificiali benevole si contano sulle dita di una mano nella fiction cinematografica e televisiva, basti solo pensare ai danni fatti da Skynet e Matrix, la quale peraltro tornerà nel prossimo quarto capitolo il 22 dicembre di quest'anno (sì, hanno anticipato l'uscita). Così Manny Coto, produttore in arrivo da 24, nel 2019 aveva creato una serie thriller/fantascienza ad alto tasso di adrenalina intitolata neXt (scritto proprio così) che all'epoca era stata definita "serie evento" il cui reale significato è, se va bene a livello di rating la rinnoviamo se no, no.
La trama
Tutto comincia da una conferenza tenuta dal padre di Tony Stark, pardon, Paul LeBlanc (John Slattery, Avengers: Endgame), ex CEO della Zava, una compagnia di informatica all'avanguardia in intelligenze artificiali. Ma proprio dalla sua conferenza scopriamo che LeBlanc non potrebbe essere più contrario alla loro esistenza, in quanto è impossibile riuscire a controllarle e ancora meno far compiere loro azioni positive. Inoltre LeBlanc ha una tragica malattia neurodegenerativa del cervello che lo porta ad avere amnesie e allucinazioni, motivo per cui ovviamente non viene creduto da nessuno quando viene a sapere che alcuni eventi sembrano proprio opera della sua creazione, la neXt del titolo. L'uomo però riesce a coinvolgere l'FBI per tornare alla Zava, da cui il fratello Ted (Jason Butler Harner, Ozark) lo aveva fatto licenziare per le sue azioni contrarie ai progetti della società. All'apparenza neXt non solo è isolato da tutto ma e assolutamente socievole, solo che in realtà si sta già espandendo nel mondo cancellando ogni traccia che potrebbe portare alla scoperta del fatto che si è insinuato in internet ovunque. neXt dichiara di voler aiutare, ma ha un modo tutto suo di farlo e il tempo sta scadendo prima che porti a termine il suo piano.
The End
neXt è stata una serie con un percorso molto travagliato: doveva inizialmente debuttare nel palinsesto definito mid-season 2019-2020 con l'ultimo episodio previsto a maggio 2020, poi la Fox pre-Disney (ma non crediamo sarebbe cambiato molto) decise di spostarla al palinsesto autunnale 2020-2021 con finale il 22 dicembre scorso. Ma all'alba del secondo episodio la rete comunicava la cancellazione della serie, pur mandando in onda i restanti episodi, questo per un semplice motivo: rating disastrosi, poco più di 1,2 milioni di spettatori. Quindi vi chiederete, vale la pena vedere una serie cancellata così bruscamente? Senza nulla spoilerare Manny Coto aveva comunque architettato un finale che era contemporaneamente chiuso e aperto, nel senso che la parte principale della storia aveva una sorta di risoluzione, ma contemporaneamente lasciava aperta una porta a ulteriori sviluppi e c'è chi tra gli spettatori è riuscito a fermare l'ultimo fotogramma dell'ultimo episodio, in cui compariva un dettaglio fondamentale che altrimenti ben pochi avrebbero notato ma che non riveleremo qui.
Quindi, vale la pena seguire i dieci episodi di neXt? Sì, perché è una serie in grado di creare un carica di tensione in costante ascesa mentre il livello di pericolo va ingigantendosi. Solo, tenete presente che non ci sarà altro dopo quel finale.
I dieci episodi della prima e unica stagione di neXt sono già disponibili dal 18 marzo su Disney+ Star, vi lasciamo con il trailer ufficiale.
4 commenti
Aggiungi un commentoPraticamente il Tagliaerbe 2.0
Mi sembra Person of Interest se avesse vinto Samaritan, bisognerebbe però dire a quel bravuomo dell'ex CEO che forse ha solo distrutto l'autoradio e non la centralina elettronica dell'auto...
Ho visto alcuni episodi con fatica (sottotitoli inglesi, voglio forzare le mie capacità nel capire direttamente il parlato), ma mi è sembrata davvero buona e via via seguiterò a vederla; sospettavo che potesse non aver successo, ma siamo alle solite: troppo complicato, per certi versi già visto (ma la sci-fi di temi non ne ha mille mila, come dimostrano catastrofistici e post-apocalittici) e con poco spara/insegui/uccidi, apprezzabili, come però è apprezzabile variare. Insomma ha vari elementi interessanti, ma difficilmente spendibili per un successo vasto e ripetibile.
Anch'io ho provato a vederlo, ma dopo 2 o 3 puntate ho lasciato, troppo stupido, riprende i soliti stereotipi del AI malvagia, inventando una serie di banali idiozie per far correre la trama.
L'idea è che voglia parlare dei pericoli della moderna tecnologia connessa, ma per farlo utilizza una serie di idee stereotipate inserite nel classico modello di poliziesco americano, con la trama che procede grazie alla stupidità dei protagonisti umani.
PoI era qualche decina di spanne sopra.
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