Il titolo in inglese e la copertina stile pulp potrebbero far pensare a un'edizione originale, e certo una buona dose di "originalità" c'è nel primo volume della collana Creepy dell'editore savonese Black Dog, ma il testo è assolutamente in italiano, tradotto da Filippo Genta.

Il libro dovrebbe essere (le indicazioni sul contenuto non sono per ora chiarissime) la raccolta dei tra racconti della serie di Pat Burlingame e Ham Hammond: Il pianeta dei parassiti (The Parasite Planet, 1935), I mangiatori di loto (The Lotus Eaters, edito anche da Delos Digital 2018) e Il pianeta del dubbio (The Planet of Doubt, 1935).

Il libro è illustrato da Enrico Rambaldi e curato da Enzo Di Brango.

Il libro

La dura vita di frontiera si snoda tra mille insidie: indigeni pericolosi, predatori letali, condizioni climatiche ostili… Questi sono i pericoli con cui si è dovuto confrontare ogni pioniere che si rispetti. Insidie che i due protagonisti, Pat Burlingame e Ham Hammond conoscono bene. Le loro avventure, però sono diverse da quelle dei “colleghi”, poiché la frontiera dei nostri due eroi non è quella del selvaggio west o dell’Africa nera, ma quella del pianeta Venere.Parasite planet presenta il “ciclo di Venere” di Stanley G. Weinbaum. Geniale autore di fantascienza, molto amato da H. P. Lovecraft, che è riuscito a ridefinire in un solo anno di attività i canoni di un genere.Con questo volume nasce la nuova collana Creepy che presenta al pubblico italiano il meglio della grande narrativa weird e pulp americana dei primi decenni del ‘900.

Stanley G. Weinbaum, Parasite Planet, Black Dog 2021, 126 pagine, 14 euro, ebook non disponibile.