Il marchio HBO è diventato nel corso degli anni emblema e riferimento per prodotti televisivi di alta qualità, innovativi, unici e con livelli produttivi altissimi. Da True Blood a Il trono di spade, passando per Westworld, quasi ogni produzione HBO, è un appuntamento da non perdere. Lovecraft Country (2020) è l’ennesima, insolita proposta (in prima visione su Sky) che si va ad aggiungere a un catalogo ricco di proposte stimolanti.
Stati Uniti, anni ’50. Atticus (Jonathan Majors), dopo aver combattuto nella guerra in Corea torna nella sua Chicago per carcare di rintracciare il padre scomparso. Con lo zio George (Courtney B. Vance) e insieme alla sua grande amica d’infanzia Letitia (Jurnee Smollett) dopo aver trovato una lettera decidono di dirigersi in macchina verso una remota contea per indagare. Ma è un viaggio pericoloso per tre persone di colore negli Stati Uniti ancora nell’era buia della segregazione razziale. Inoltre si rendono ben presto conto che non vi sono in campo anche forze soprannaturali a complicare la situazione…
La serie è basata sul romanzo omonimo di Matt Ruff, pubblicato di Italia dalle Edizioni Piemme, e sin dal titolo mette in chiaro che il riferimento e le influenze vengono dal genere fantastico letterario (ma gli scritti di Lovecraft non c’entrano), e Atticus viene subito descritto come un avido lettore della avventure marziane di John Carter dei romanzi di E.R. Burroughs.
Complessivamente i dieci episodi sono un percorso spiazzante e che spesso lascia disorientati, con episodi più o meno riusciti (i due migliori secondo chi scrive sono il sesto e il settimo) ma comunque sempre in grado di sorprendere, tra avventura, momenti di gore estremo e passaggi molto drammatici e realistici che esplorano il tema dell’identità razziale per persone cresciute in un Paese, gli Stati Uniti, nel quale eri considerato da milioni di tuoi concittadini come un essere inferiore, da disprezzare e in certi ambienti persino odiare. Il tutto frullato con mostri, riti magici, portali temporali e una robusta dose di buona musica.
In definitiva una buona serie, originale ed eccentrica, diversamente gustosa, al di fuori di formule e schemi, e con i soliti altissimi standard produttivi garantiti dalla produzione (tra i produttori ci sono J.J. Abrams e Jordan Peele) Monkeypaw Productions, Bad Robot Productions, Warner Bros. Television Studios per HBO.
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