SN8 entrerà nella storia. Questa frase è stata rimpallata per un po' nel web nella notte tra il 9 e il 10 dicembre. Per chi non lo sapesse, SN8 sta per Serial Number 8 e il nome completo dovrebbe essere Starship Serial Number 8.

La Starship è l'ultima trovata dei ragazzi di SpaceX per far parlare di sé. Un razzo  alto 55 metri dall'aspetto vintage. A guardarlo sembra uscito dall'immaginario fantascientifico degli anni 70, eppure è stato progettato negli anni 10 del XXI secolo.  Non finisce qui, perché i piani prevedono che quel razzo venga montato sulla cima di un altro, il Super Heavy, per essere spedito nello spazio addirittura fino a Marte.Quello che si otterrebbe assemblandoli sarebbe un vettore di 120 metri, dieci in più del Saturn V, e completamente riutilizzabile. Infatti, come il primo stadio del Falcon 9, il Super Heavy, dopo aver lanciato in orbita la Starship, rientrerebbe in atmosfera per atterrare su speciali piattaforme oceaniche. 

Tutto questo amplia enormemente l'universo aerospaziale. Il sistema combinato non è stato pensato solo per le missioni verso Marte, ma anche per supportare un rapido ed economico sviluppo cislunare dell'Umanità. Tra le ipotesi lanciate da SpaceX c'è anche quella di utilizzare il razzo nei collegamenti terrestri, accorciando notevolmente i tempi di volo. 

Ma tutto questo parte da SN8. L'ottavo prototipo della Starship, il primo completo e funzionante. Attrezzato con tre dei sei motori Raptor previsti per il progetto definitivo e senza le componenti per il trasporto del carico utile.

Il primo lancio avrebbe avuto lo scopo di testare la reale fattibilità delle manovre in volo. Durante la fase di rientro è previsto che la Starship si posizioni orizzontalmente per planare e rallentare la sua corsa per poi, con una manovra chiamata "belly flop", ritornare in posizione verticale e atterrare.

Un primo tentativo del test era stato portato avanti il giorno 8 dicembre con una finestra di lancio che andava dalle 15 alle 00 italiane. Tutto sembrava andare per il meglio quando, a un secondo e tre dalla partenza, il computer di bordo ha abortito il lancio per dei valori dei motori non nominali. 

Con la stessa finestra di lancio, hanno ritentato il giorno dopo. Un primo conto alla rovescia è stato bloccato a 2 minuti dal lancio e si supponeva che SpaceX avrebbe rinviato a un altro giorno, invece ha portato avanti il test per tentare di far decollare la Starship alle 23:40 italiane.

Già il fatto che decollasse sarebbe stato considerato un successo del test. Invece, per far dispetto a tutti, SN8 ha anche tentato di atterrare e, se non fosse per l'eccessiva velocità, ce l'avrebbe anche fatta.

Musk ha confermato con dei tweet che tutte le fasi del volo sono state nominali tranne per l'ultima riaccensione per l'atterraggio dove un problema di collegamento tra il serbatoio e i motori ha impedito a questi di erogare la giusta potenza.

SpaceX si aspetta di lanciare SN9 nel prossimo mese, staremo a vedere.