Le origini e le rinascita di Battlestar Galactica sono ormai note a tutti: dalla serie originale andata in onda dal 1978 al 1979 alla completa re-immaginazione della storia da parte di Ronald D. Moore che per quattro stagioni dal 2004 al 2009 e due spin-off purtroppo di scarso successo, aveva ridato nuova vitalità al franchise, al punto che da quel momento non sono mancati i tentativi di darle una ulteriore nuova vita.

Le due origini 

Le due vite della serie sono simili ma non identiche: nella versione del 1978 firmata dall'autore storico Glen A. Larson e andata in onda sulla ABC, in un lontano universo una civiltà umana si era estesa fino a occupare dodici pianeti, chiamati le dodici colonie. Gli umani erano però costantemente sotto attaccati da parte del robot senzienti Cylon i quali riuscirono infine a distruggere sia le colonie che la flotta stellare. Si salvarono solo i pochi che riuscirono a scappare a bordo delle loro astronavi e la gigantesca Battlestar Galactica del titolo, che guidò i superstiti verso la mitologica tredicesima colonia, chiamata Terra. La serie, come spesso accade, venne cancellata dopo due stagioni a causa dei costi ma all'epoca una imponente campagna da parte dei fan che inviarono lettere all'emittente fece loro riconsiderare  la cancellazione e ordinò un'ultima stagione da dieci episodi che arrivò nel 1980 e soprattutto sulla Terra. A causa dei tagli molti dei personaggi originali vennero eliminati, altri scelsero o non poterono tornare perché su altri set, così venne  deciso che la storia doveva essere ambientata trenta anni dopo la fine della serie originale per diventare l'ultimo scontro tra i superstiti delle dodici colonie, gli umani e i cylon.

Arriva poi Ronald D. Moore e il canale Syfy, che dopo una miniserie del 2003 che faceva da sorta di anteprima della serie vera e propria, iniziava il nuovo viaggio della Battlestar Galactica nel 2004 dandogli un tono più realistico (niente raggi laser ma proiettili e missili) e niente cosiddetto tecnobubble, ovvero termini tecnologici sparati a caso. Ma la nuova serie aveva anche contenuti filosofici, mistici e religiosi, e si concludeva con una rivelazione inaspettata: i protagonisti trovavano un pianeta abitato da esseri primitivi e eliminavano ogni traccia di tecnologia nella speranza di dare una nuova direzione all'umanità. Il finale, ambientato ai giorni nostri, lascia più dubbi che certezze per il destino della razza umana.

Oggi

I tentativi di far ripartire la Battlestar Galactica da parte della Universal (del cui gruppo fa parte il canale Syfy) non sono mancati negli anni scorsi: prima doveva occuparsene l'ora caduto in disgrazia (per accuse di molestie sessuali) Bryan Singer, il quale aveva in precedenza aveva dato vita alla saga originale degli X-Men cinematografici, poi era arrivato Francis Lawrence, dalla saga di Hunger Games. Ma nessuno sembrava in grado di trovare una nuova direzione alla saga originale e del tutto scollegata da quanto fatto da Moore.

L'ultimo a impegnarsi, in questo caso non su un reboot ma su una serie in qualche modo collegata alla mitologia della Galactica di Moore è stato Sam Esmail; non ci sono notizie da diversi mesi su questo progetto, anche se non sembra sia stato dichiarato morto.

Comunque sia nei giorni scorsi The Hollywood Reporter ha rivelato il nuovo capitano al comando di un reboot cinematografico: Simon Kinberg, precedentemente al comando dell'universo dei mutanti Marvel in casa Fox pre-acquisizione da parte della Disney e regista al suo debutto con il non molto amato X-Men: Dark Phoenix, anche penultimo fiasco dei mutanti, seguito poi da New Mutants.

A sua difesa va detto che è stato anche produttore della serie Legion, la nuova Twilight Zone del film The Martian (2015) e i due Deadpool. Va aggiunto che per ora Kinberg è indicato come produttore e sceneggiatore, non ci sono ancora piani che lo vedano nel ruolo di regista o se la major sia alla ricerca di un nuovo nome a cui affidare la rinata saga.

Ma quali sono i piani di Kinberg? per ora l'autore ha dichiarato solo di voler ricostruire da zero la saga aggiungendo:

Battlestar Galactica è il santo graal della fantascienza e non potrei essere più felice di portare qualcosa di nuovo al franchise, onorando nel frattempo ciò che lo ha reso così iconico.

L'idea è ovviamente di creare un nuovo franchise cinematografico dando una (nuova) impronta moderna a un titolo ormai diventato una leggenda della fantascienza. Mancano ancora date e pressoché qualsiasi altro dettaglio ma voi cosa ne pensate, Battlestar Galactica può diventare la prossima grande saga fantascientifica cinematografica?