Universo condiviso, sogno e più spesso illusione per molte major che hanno tentato di seguire l'esempio della Marvel, di cui una delle ultime vittime è stata la saga della Torre Nera di Stephen King, che doveva diramarsi dall'omonimo film del 2017 per poi allargarsi a una serie tv ambientata nello stesso universo. Ma il film registrava un mediocre incasso di centotredici milioni a livello globale contro un budget di sessanta milioni e il piano si arenava, almeno fino al prossimo reboot.
Ora la Legendary Pictures, casa di produzione collegata alla Warner e co-produttrice di film come Inception e la saga di Jurassic World, ha deciso di fare un viaggio indietro nel tempo e dare nuova vita nientemeno che ha Buck Rogers.
Le origini
Molto prima della nascita della serie tv esisteva il romanzo del 1928 Armageddon 2419 A.D. di Philip Francis Nowlan, con uno sfondo narrativo che non farebbe invidia a un romanzo moderno. Nel 2109 gli Stati Uniti sono stati conquistati dai mongoli e dagli Hen, una popolazione cinese, e solo in quel periodo stanno cominciano a ribellarsi. Precedentemente, durante la prima guerra mondiale, quasi tutti gli stati europei si erano coalizzati contro gli USA e sebbene questi ultimi avessero vinto, entrambe le parti avevano subìto tali danni da essere devastati. Approfittando della situazione la Russia e la Mongolia conquistarono l'Europa, i mongoli avrebbero poi tradito i loro stessi alleati e invaso gli States, la cui situazione economica era ormai stagnante. L'ultimo tentativo di contrastare l'invasione venne fermato da aerei della dinastia Han armati di raggi disintegratori.
Come dicevamo, uno sfondo narrativo decisamente elaborato per l'epoca.
Anthony Rogers
Anthony Rogers è un veterano della prima guerra mondiale che lavora per la American Radioactive Gas Corporation e quando va a investigare strani eventi all'interno di una miniera abbandonata, viene avvolto dai suddetti gas, che lo mantengono in stato di sospensione animata per 492 anni.
Rogers si risveglia nel 2149 pensando di aver dormito qualche ora, ma molto presto scoprirà un mondo molto diverso da come lo aveva lasciato e si unirà alla resistenza americana contro gli invasori, diventando il Buck Rogers che conosciamo.
Nel corso dei decenni (quelli veri), Buck Rogers sarebbe diventato il primo fumetto di fantascienza giornaliero con un lungo arco narrativo, nonché il primo a usare gli ormai abituali palloncini in cui compaiono i dialoghi invece dei testi usuali per l'epoca, diventando un successo mondiale e ispirando personaggi come Flash Gordon. Non solo il romanzo e il fumetto anticiparono elementi della fantascienza poi diventati normali come pistole laser, razzi, jet pack e raggi laser. Inoltre, anticipò reali tecnologie militari e non, come i bazooka, gli acquisti tramite un network virtuale, la stessa realtà virtuale (chiamata immersive telepresence) i visori per la visione notturna, i droni e i telefoni senza fili, compresi i telefonini a conchiglia, ovvero queli in voga negli anni novanta che si chiudevano a scatto per concludere la conversazione.
Nei decenni seguenti ci sarebbero stati romanzi e serie cinematografiche (la norma negli anni trenta) fino ad arrivare nel 1979 e al binomio (ancora attuale) NBC/Universal e lo showrunner di culto Glen A. Larson (la versione originale di Battlestar Galactica tra le sue produzioni), i quali prima realizzarono un pilot/lungometraggio intitolato Buck Rogers in the 25th Century (da noi solo Buck Rogers) che arrivò nei cinema con un buon successo, per poi aprire la strada alla serie, durata due stagioni dal settembre 1979 all'aprile del 1981.
Oggi
Il piano della Legendary è ambizioso: si parte con una serie televisiva (o più probabilmente via cavo o in streaming) ad alto budget da cui lanciare un intero franchise cinematografico insieme a una serie animata in stile anime per reintrodurre Buck Rogers alle nuove generazioni e al pubblico di oggi, dando nuova vita e uno stile più moderno a un personaggio di culto della fantascienza.
Essendo ancora nelle prime fasi di realizzazione mancano ulteriori dettagli e ovviamente date di arrivo di un progetto che per funzionare, oltre a una buona dose di fortuna, dovrà attendere che il coronavirus diventi un pessimo ricordo del passato e le sale cinematografiche riaprano a pieno ritmo.
In attesa di ulteriori aggiornamenti voi cosa ne pensate, Buck Rogers si presta non solo a risvegliarsi nel nostro futuro, ma ad avere un universo cinetelevisivo costruito intorno alle sue avventure?
3 commenti
Aggiungi un commentoquanti ricordi...
Bellissima serie, la sigla iniziale con lo shuttle e Buck Rogers astronauta perduto nello spazio mi faceva impazzire da ragazzo, veramente entusiasmante... speriamo che sappiano reiventare la storia nello stesso modo che avevano fatto all'inizo degli anni '80.
un brand sottostimato...sino adesso,vedremo.
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