La definizione di speculative fiction oggi coincide più o meno con quella della parola "fantastico", ovvero un ombrello comune sotto il quale si trovano tutti i generi non mimetici, quindi fantascienza, fantasy, horror, weird eccetera. Ma la storia del termine ha a che fare soprattutto con la fantascienza, tanto che Robert Heinlein, che ne viene accreditato come l'ideatore, escluse esplicitamente che includesse il fantasy, e il termine venne usato negli anni sessanta e settanta da esponenti della new wave americana come Harlan Ellison e Judith Merrill come sostituzione di science fiction, che consideravano limitante. C'era il vantaggio che la sigla era la stessa.
I curatori della nuova rivista Specularia lo definiscono così:
il tuo racconto specula su un aspetto della realtà attraverso l’utilizzo dell’immaginazione? Allora va bene!
Specularia, online da oggi, è una rivista online sul modello delle riviste americane come Clarke's World o Uncanny Magazine, pubblica racconti online e paga persino le collaborazioni.
In redazione nomi noti del mondo del fantastico italiano: Angela Bernardoni, Linda De Santi, Andrea Gibertoni, Elisa Giudici, Stefano Tavini, Andrea Viscusi.
Sono già online due racconti, di Federico Guerri e di Alessandro Forlani.
L'indirizzo: https://speculariarivista.com
2 commenti
Aggiungi un commentoPaga persino le collaborazioni? Fantascienza!
che brutto nome.....
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