Forse è il 2020 a essere fonte di deprimente ispirazione, o un certo presidente degli Stati Uniti tanto idiota quanto pericoloso, ma mai quanto in questo periodo il cinema ci presenta solo futuri apocalittici e solo in un caso, quel Love and Monsters di cui vi abbiamo parlato poco tempo fa, in chiave commedia. No, per il resto del tempo la Terra è sull'orlo del baratro, come nel prossimo LX 2048.
Il plot
Nel 2048 l'umanità ha distrutto lo strato di ozono a un livello tale che la maggior parte delle persone non può uscire di giorno e passa le notti in un mondo artificiale tramite gli occhiali per la realtà virtuale. La depressione ha raggiunto livelli così allarmanti che il governo ha reso obbligatoria la pillola LitihiumX.
Ed ecco entrare in scena Adam Bird (James D'arcy, Marvel's Agent Carter), un padre di famiglia che resiste con veemenza a questa nuova normalità di tuffarsi in una realtà virtuale, ma le cui condizioni cardiache lo portano a decisioni estreme per garantire un futuro ai suoi figli.
Non esistendo donatori compatibili, Adam è stato inserito nella lista delle persone destinate a essere sostituite da un suo clone evoluto, come stabilito dal suo piano assicurativo governativo Premium 3. Mentre comincia a perdere il controllo, Adam si dispera nel tentativo di trovare una risposta prima che il clone venga mandato a sostituirlo.
Regia e sceneggiatura sono di Guy Moshe (The Man Who Was Thursday, 2016, inedito da noi) e nel cast scopriamo anche Delroy Lindo (The Good Fight) il cui personaggio sembra conoscere molti segreti e Anna Brewster (Star Wars: il risveglio della Forza), e LX 2048 è previsto in uscita sul mercato VOD (Video on Demand) il 25 settembre, almeno negli USA. Vi terremo al corrente sull'arrivo da noi e vi lasciamo con il trailer ufficiale e, se vi piacciono gli spoiler, una clip dal film: che ne dite, in caso di morte, vorreste essere sostituiti da un clone?
5 commenti
Aggiungi un commentoOltre a Trump anche i Cinesi di Xi-Jinping inquinano a manetta.Con tutti i soldi che dilapidano in armamenti sempre più sofisticati potrebbero dedicarne una parte alle energie pulite, gli converrebbe anche a loro.
In realtà i Cinesi sono piuttosto avanti nella programmazione della riconversione energetica: sono i più grandi produttori al mondo di fotovoltaico, partecipano attivamente sia a livello internazionale che interno a programmi di ricerca sulla fusione nucleare, sul nucleare alternativo e sull'eolico; hanno capito di avere delle spese sanitarie spaventose a causa dell'attuale uso del carbone e stanno agendo in merito, visto che lì la sanità è pubblica; poi anche loro sono entrati nel circolo vizioso degli armamenti avanzati, ma fanno anche ottima attività spaziale; insomma: luci e ombre...
Io non li difenderei più di tanto, a parte la CRIMINALE gestione del virus, la ferocissima repressione in Tibet le città cinesi sono le più inquinate del mondo però la flotta cinese è passata in 20 anni da qualche motovedetta ad essere la seconda al mondo dopo quella USA e l'aviazione è passata dalle copie dei MIG 21 agli stealth.
Poi certo luci ed ombre so anche io che producono tecnologia molto avanzata.
Il Trattato di Pariri dai cui peraltro Trump per compiacere l'undustria del carbone e facendo un errore mostruoso si è ritirato ha però delle clausole assurde fatte per favorire i cinesi e questo è un fatto.
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