Se quest'anno pensate di stare vivendo in una assurda realtà alternativa, potrebbe esservi di qualche conforto sapere che avrebbe potuto andare peggio, che si tratti della realtà alternativa della ora conclusa The Man in the High Castle su Amazon Prime Video o della recente miniserie The Plot Against America della HBO, che debutta oggi da noi su Sky Atlantic.
Le origini
Alla base della serie c'è il romanzo del 2004 di Philip Roth Il complotto contro l'America (ultima edizione Einaudi 2014) in cui come in altri suoi romanzi, l'autore inserisce versioni alternative di sé stesso e della sua famiglia in contesti storici più ampi o come in questo caso, in un punto in cui la realtà prende una piega diversa. Il realmente esistito pilota americano di aerei Charles Lindbergh era effettivamente un simpatizzante nazista, contrario al coinvolgimento nella seconda guerra mondiale e ovviamente anche antisemita. Nella realtà prima di fare grossi danni come forse saprete scomparve durante un volo, ma cosa sarebbe successo se invece non fosse partito, o almeno, non subito? Attraverso gli occhi del giovane Philip e della sua famiglia che vive nel New Jersey seguiamo la traiettoria politica di un Lindbergh che prima si unisce al partito America First Party, poi si candida come presidente contro Franklin Roosevelt, contro il quale vince mirando agli abitanti degli stati del sud e i conservatori usando lo slogan "votate Lindbergh o votate per la guerra". Vi ricorda qualcuno?
Purtroppo con la sua vittoria inizia una campagna contro gli ebrei, supportata anche dal rabbino del New Jersey Lionel Bengelsdorf, seguita dall'accordo di non interferenza con i nazisti e con i giapponesi. Insomma, il mondo prende sempre più una piega da incubo, purtroppo nemmeno così lontana dalla realtà quanto vorremmo.
La serie
Rispetto al romanzo qui seguiamo una famiglia ebrea sì del New Jersey, ma non più direttamente collegata ai Roth. Qui il giovane Philip Levin (Azhy Robertson, Storia di un matrimonio) segue sempre più estereffato la disintegrazione della sua famiglia durante eventi in grado di cambiare per sempre il volto degli Stati Uniti: il fratello maggiore Sandy (Caleb Malis) viene coinvolto in un sinistro piano per assimilare gli ebrei di città nella comunità agraria cattolica della cosiddetta Vera America; suo padre Herman (Morgan Spector, Homeland), orgoglioso rappresentante sindacale, diventa sempre più rabbioso e spaventato mentre suo nipote Alvin (Anthony Boyle, Tolkien) vuole andare a uccidere nazisti in Europa, una cosa illegale sotto il trattato di Lindbergh. Infine, la zia di Philip Evelyn (Winona Ryder, Stranger Things) si ritrova coinvolta con i rabbino Bengelsdorf (John Turturro, il prossimo The Batman), il quale è fedele all'amministrazione Lindbergh, creando una spaccatura tra lei e la madre di Philip Bess (Zoe Kazan, The Deuce sulla HBO).
La famiglia in crisi viene vista attraverso una nazione che diventa sempre più a favore della supremazia bianca e dove la polizia impone le regole con la violenza. E su tutto c'è la sensazione che il peggio debba ancora arrivare.
In una intervista con Vulture il co-creatore della serie David Simon (The Wire, The Deuce) senza fare spoiler ha dichiarato di avere scelto un finale diverso da quello del romanzo, con l'approvazione ufficiale di Roth (ovviamente prima della sua scomparsa), per cui da oggi venerdì 24 aprile anche voi potrete scoprire i sei episodi della miniserie The Plot Against America su Sky Atlantic e una realtà che non sembra così alternativa, vi lasciamo con il trailer ufficiale.
4 commenti
Aggiungi un commentoLetto il romanzo, alla sua uscita, vedrò di non perdermi la serie...
...Io già me la sono persa volentieri.
Mi sa che avete confuso Lindbergh con Amelia Earhart...
ho letto il libro molto bello ma lentissimooooo.
e il telefilm è ancora più lentooooooooooooo
visto la prima puntata ed è anche l'ultima
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