Netflix deve essere stato molto impegnato nel 2019, visto che quest'anno continua a rilasciare nuove serie e film con una costanza ammirevole. Oggi, arriva Warrior Nun, probabilmente una delle sue serie più folli e ricche d'azione, che come spesso succede, nasce da un fumetto.
Le origini
Warrior Nun Areala è un fumetto americano in stile manga creato da Ben Dunn nel dicembre 1994 per la Antartic Press. La storia inizia nel lontano 1066 quando una Valkiria di nome Auria rinuncia alla sua fede pagana e si converte al cristianesimo. Questo non la fa certo diventare la suora che immaginiamo: Auria sceglie il nuovo nome di Areala e entra a far parte dell' Ordine della spada cruciforme, in pratica il ramo militare della chiesa cattolica composto da suore guerriere e preti stregoni creato per combattare ogni sorta di minaccia demoniaca e diventa una sorta di Giovanna D'Arco. Ma Areala non si ferma certo nel 1066: Ogni volta ritorna in un nuovo corpo (o avatar se preferite) per portare avanti la sua missione. Ai giorni nostri è sorella Shannon Masters e l'organizzazione si è sparsa in tutto il mondo, nella quale Shannon è l'eroina per eccellenza. Dunn ha sempre definito Areala la sua creazione preferita e dal 1994 ai giorni nostri ha ampliato notevolmente la mitologia che la circonda, anche scrivendo storie su personaggi appartenenti all'ordine ma non legati a Shannon Masters per poi farla ritornare.
Come è ovvio che sia, il fumetto è stato oggetto di controversie, non per la violenza, ma da parte sia di persone religiose che laiche, a dimostrazione che non puoi accontentare tutti.
La serie
Lo showrunner canadese Simon Barry (le serie Continuum e Van Helsing) ha scelto di partire da uno spunto narrativo apparentemente classico, per dargli una svolta inaspettata: quando la Warrior Nun precedente viene uccisa in un agguato misterioso, viene scelta la sua erede, sorella Lilith (Lorena Andrea, il recente remake di Papillon). Il metodo per il passaggio da un avatar all'altro consiste nel prendere l'aureola nascosta nel corpo della precedente suora guerriera e inserirlo in quello della nuova. Ma una suora disperata decide invece di usarla in una ragazza paraplegica dopo un terribile incidente e in pericolo di vita, da tempo presente nel loro orfanotrofio e purtroppo vittima delle peggiori violenze da parte delle altre suore.
Ecco quindi Ava (l'attrice portoghese Alba Baptista) che improvvisamente si ritrova non solo a potersi muovere, ma con dei poteri di cui non conosce nè capisce l'esistenza. E avendo sviluppato un odio profondo nei confronti delle suore, non vuole di certo essere la loro nuova campionessa contro le forze del male. Ma ci sono demoni da combattere e Ava dovrà affrontare il suo destino, pur rimanendo diffidente nei confronti del mondo (cattolico) che la circonda.
Warrior Nun è stata interamente girata in Spagna e vede un cast internazionale, composto da attori e attrici spagnoli, inglesi, portoghesi e anche l'italiana Sylvia De Fanti (Medici, 2018, inteso come la famosa famiglia medioevale, non come i dottori) e i dieci episodi della prima stagione arrivano tutti insieme anche da noi oggi 2 luglio, vi lasciamo con il trailer ufficiale.
2 commenti
Aggiungi un commentoPure le suore guerriere ammazza-demoni... No, mi spiace ma "nun le reggo"...
Provato a guardarlo in cerca di qualcosa di molto leggere ed un po' demenziale.
Dopo i primi 3 episodi, direi che alla fine hanno trasformato lo Xavier Institute degli x-men in un convento e sono andati a seguire
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