Ma perché devono sempre fare sequel/prequel/remake di film già visti, con tutte le idee bellissime che ci sono nei libri di fantascienza sa cui ispirarsi? Per esempio, perché non fanno un film sul libro più bello di tutti, Fondazione di Asimov?
Probabilmente questa frase la si è cominciata a sentire nel maggio del 1942, qualche secondo dopo l'arrivo nelle edicole del numero di Astounding Science Fiction il racconto lungo Foundation, prima apparizione della serie che sarebbe diventata la più famosa della fantascienza classica.
Anni fa Roland Emmerich aveva acquisito i diritti per fare un film, o una trilogia di film, ma al di là dei desideri dei fan riconosciamolo: Fondazione è un soggetto estremamente inadatto a una rappresentazione cinematografica: una storia complicata, intellettuale, con personaggi che entrano ed escono cambiando per ognuna delle otto novelle che, montate insieme, costituiscono la trilogia.
Ebbene, non ci avremmo mai creduto, ma il momento è quasi arrivato: l'anno prossimo arriverà sui nostri schermi la serie televisiva Foundation.
La produzione è della Skydance, società che ha al suo attivo diverse altre serie tratte da libri di successo, come Jack Ryan, Jack Reacher ma anche Altered Carbon. Lo sviluppo per lo schermo è affidato a David S. Goyer, sceneggiatore espertissimo che ha all'attivo capolavori come la trilogia di Batman diretta da Nolan ma anche esperienze meno riuscite come Flash Forward, la serie tv tratta dal romanzo omonimo di Robert J. Sawyer.
Saranno contenti gli appassionati? Improbabile. Sappiamo già che, com'è inevitabile, la serie televisiva porterà diversi cambiamenti alla serie letteraria, a cominciare dal gender swap di diversi personaggi, che nella serie di Asimov erano uomini – come in realtà quasi tutti i personaggi – e nella serie saranno donne, riequilibrando il cast a una sensibilità più moderna (oggi una serie in cui tutti i protagonisti sono maschi sembrerebbe davvero strana) e sicuramente, questo almeno ce lo immaginiamo noi, uno spostamento del peso dallo stimolo intellettuale al ritmo, all'azione, all'impatto delle immagini.
Una cosa ci sembra probabile, però: una volta che la serie sarà andata in onda (o meglio, in streaming) il modo di vedere l'opera di Asimov inevitabilmente sarà diverso. Se non l'avete ancora fatto allora, ecco: leggetela ora. Dopo non sarà la stessa cosa, nel bene e/o nel male.
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