Brave New World è una di quelle serie che hanno fatto molta strada prima di prendere forma e sostanza. Annunciata nel 2015 da Syfy come una co-produzione tra la NBCUniversal (di cui Syfy fa parte) e la Amblin di Steven Spielberg, trovava anche due showrunner al comando, Darryl Frank e Justin Falvey. Poi, come sempre, tutto cadde nel limbo, almeno fino al febbraio del 2019, quando la serie venne spostata su USA Network, comunque parte del gruppo NBCUniversal, ma con un nuovo showrunner, David Wiener, in arrivo dalla recente Homecoming, Strange Angel per CBS All Access (purtroppo cancellata dopo due stagioni) e Fear the Walking Dead. Poi, con un ulteriore salto, è arrivata sul nuovo canale in streaming Peacock, sempre facente parte dello stesso gruppo.
Finalmente, all'inizio di quest'anno era stato rivelato un primo teaser e nel week-end appena trascorso, il trailer ufficiale.
Le origini
Il romanzo da noi intitolato Il mondo nuovo di Aldous Huxley e pubblicato nel 1932 immaginava una società distopica del 2540, che per il loro calendario era il AF 632 (After Ford), perché all'umanità era stato insegnato che Henry Ford (il creatore della Ford T) era una sorta di dio, non a caso il simbolo religioso era per l'appunto una grande T. Ma gli esseri umani del 2540 non hanno idea degli eventi del passato perché la struttura dell'umanità è divisa in caste e in quelle che sono praticamente varianti della catena di montaggio Ford, al punto che anche le gravidanze sono realizzate al di fuori del ventre materno. In questo mondo le classi superiori possono lasciarsi andare a qualsiasi forma di soddisfazione e prendere una droga chiamata Soma in grado di donare una felicità artificiale. Il punto di svolta arriva quando due abitanti di New London decidono di, per così dire, andare in vacanza nelle lande desolate, il che porterà a eventi in grado di incrinare l'apparente perfezione della struttura di questo mondo.
Il romanzo fu adattato per la televisione italiana nel 1979 nella miniserie Racconti di fantascienza, mentre la stessa NBC produsse un film tv in due puntate nel 1980 e un più liberamente ispirato nel 1998, entrambi inediti da noi.
Il plot ufficiale
Brave New World immagina una società utopica che ha raggiunto la pace e la stabilità proibendo la monogamia, la privacy, i soldi, la famiglia e la storia stessa. Due cittadini di New London, Bernard Marx (Harry Lloyd, La teoria del tutto) e Lenina Crowne (Jessica Brown, Downton Abbey) si imbarcano in un viaggio nelle terre desolate, dove però vengono coinvolti in una violenta ribellione. A salvarli arriva John detto il selvaggio (Alden Ehrenreich, Solo: A Star Wars Story), che li porta in salvo a New London. Qui messo al confronto con un mondo sottoposto a regole rigide che nemmeno gli abitanti sono coscienti di seguire, diventa l'elemento in grado di far crollare l'apparente perfezione di quella utopia.
Come potete vedere dal trailer, la storia ha ricevuto un aggiornamento per cui tutti gli abitanti di New London sono collegati tra di loro tramite delle lenti a contatto che vanno a formare una sorta di connessione ininterrotta tra le loro menti, per evitare la suddetta privacy, mentre rimane inalterato l'uso della droga per provocare un felicità artificiale.
I dieci episodi della prima stagione di Brave New World vedono la presenza di Demi Moore (G.I.Jane), Hannah John-Kamen (Killjoys, Ant-Man and the Wasp) e Joseph Morgan (The Originals) e sono previsti in arrivo sul negli USA il 15 luglio, vi lasciamo con il nuovo trailer ufficiale vi terremo al corrente sull'arrivo da noi.
1 commenti
Aggiungi un commentoIl romanzo è bellissimo, perché non è una visione dispotica dove hai ben chiaro che è tutto è "sbagliato" come era 1984 per citare un suo romanzo contemporaneo; al contrario lo trovi disturbante ma non riesci a dare un giudizio completamente netto, rimane comunque sfumato e incerto. Qui vedremo come viene trattato.
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