Il 25 febbraio scorso la co-showrunner Michelle Paradise e il regista Olatunde Osunsanmi (Timeless) avevano comunicato ufficialmente su Twitter la fine delle riprese della terza stagione di Star Trek: Discovery, come potete vedere qui sotto. Ma ovviamente mancava la parte più importante per una serie del genere: la post-produzione e gli effetti speciali visivi. Ed ecco arrivare un'altra vittima del coronavirus: la serie, che doveva arrivare in streaming più o meno in primavera, si è scontrata con la necessità dei tecnici legati a quella parte fondamentale di dover lavorare in remoto da casa, come accaduto con altre serie e film, motivo per cui la data di arrivo è ora tutta da scoprire.
Ma nel frattempo non sono mancati alcuni nuovi dettagli.
I titoli degli episodi
Sette episodi per l'esattezza, riportati da Trek Report:
Episodio 1 That Hope is You
Regia di Olatunde Osunsanmi
Scritto da Michelle Paradise, Jenny Lumet e Alex Kurtzman
Episodio 2 Forget Me Not
Regia di Olatunde Osunsanmi
Scritto da Alan McElroy, Chris Silvestri e Anthony Maranville
Episodio 3 Scavengers
Regia di Jonathan Frakes
Scritto da Anne Cofell Saunders
Episodio 4 Unification III
Regia di Hanelle Culpepper
Scritto da Krysten Beyer
Episodio 5 Terra Firma, Part 1
Regia di Maja Vrvilo
Sceneggiatura di Alan McElroy
Storia di Bo Yeon Kim, Erica Lippoldt e Alan McElroy
Episodio 6 Terra Firma, Part 2
Regia di Douglas Aarniokoski
Sceneggiatura di Kalinda Vazquez
Storia di Bo Yeon Kim, Erica Lippoldt e Alan McElroy
Episodio 7 The Sanctuary
Regia di Jon Dudkowski
Scritto da Kenneth Lin e Brandon Schultz
Non ci sono notizie sugli episodi rimanenti ma è confermato che Jonathan Frakes ne ha diretti in totale tre. Tra i titoli ovviamente fa subito alzare un sopracciglio e mormorare "fascinating" il titolo dell'episodio 4, Unification Part III, che fa chiaramente riferimento al doppio episodio di Star Trek The Next Generation, in italiano intitolato (con un titolo che spoilerava senza pietà la sorpresa dell'episodio) Il segreto di Spock. Nell'episodio Picard viene mandato su Romulus a indagare su un movimento che vorrebbe aprire trattative con Vulcano, per scoprire al centro di questo movimento c'era lo stesso Spock. Nella terza stagione la Discovery si trova svariati secoli dopo quegli eventi, e di cose su Romulus ne sono successe di abbastanza radicali (a cominciare dal fatto che il pianeta Romulus non esiste più, distrutto dalla sua stella diventata una supernova).
Dove nessuno
Il produttore e co-showrunner della serie Alex Kurtzman ha dichiarato che facendo arrivare l'equipaggio della Discovery 930 anni nel futuro, un periodo mai raggiunto dalla saga, avranno l'occasione di onorare il canone ma anche di scuoterlo un po'.
A sua volta la protagonista Sonequa Martin-Green ha aggiunto che arrivare in un futuro così lontano ci porterà letteralmente dove nessuno è mai stato prima:
Deve essere nuovo, deve essere un mondo come non lo abbiamo mai visto prima, uno che deve essere ancora stabilizzato. È il modo perfetto per definire noi, perché siamo nuovi eppure familiari.
E conclude dicendo che l'equipaggio è sempre lo stesso del 2256, con la sua storia e il canone, ma ora si trova in un mondo nuovo ed è in qualche modo poetico.
Il nuovo arrivato
Ad accoglierli ecco arrivare Cleveland Booker (David Ajala, Supergirl, Nightflyers) che viene definito leggermente non ortodosso, sveglio, capace, con un carisma naturale e un po' di menefreghismo che lo porta più velocemente a infilarsi nei guai che a uscirne.
In attesa di scoprire quando la stagione tre di Star Trek: Discovery arriverà su Netflix vi lasciamo con quello che per ora è l'unico trailer ufficiale.
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