In un interessante articolo pubblicato su Locus magazine nel giugno del 2019, lo scrittore di fantascienza e acuto recensore letterario Paul Di Filippo descriveva Recursion – Falsa memoria di Blake Crouch in questi termini: «È facile riconoscere un certo tipo di bestseller technotriller anche se magistralmente realizzato. I personaggi non sono necessariamente piatti, ma, per un’agevole comprensione del lettore, nascono da categorie sociali facilmente identificabili: il poliziotto, l’uomo d’affari, la casalinga, il generale, il terrorista. Il linguaggio è essenziale e decisamente cinematografico, con parecchie scene chiaramente destinate al grande schermo. Non c’è molta introspezione o interiorizzazione, soltanto una parvenza di attualità… La trama si sviluppa molto rapidamente nel tradizionale stile hollywoodiano, fra rivelazioni e colpi di scena, e si presenta di ridotte dimensioni. Se dovessi nominare Michael Crichton quale procacciatore di simili storie, penso che i lettori più esperti approverebbero immediatamente. Tali romanzi sono spesso ampi e piacevoli ma superficiali e dimenticabili. Leggendo i primi capitoli del nuovo libro di Blake Crouch, Recursion, l’ho collocato con sicurezza in questa categoria, non senza qualche giustificazione. Poi la narrazione ha cominciato a deragliare in modo seducente, diretta nei territori inesplorati della pura fantascienza gonzaiola, esplodendo e sbocciando frastagliatamente. Alla fine, Crouch ha ottenuto un racconto che può misurarsi con The Gone World di Tom Sweterlitsch, La falce dei cieli di Ursula K. Le Guin, Le prime quindici vite di Harry August di Claire North, Tutti i nostri oggi sbagliati di Elan Mastai. Anche se è piuttosto sbrigativo e palesemente adatto al cinema, ha una forza e una gravità che vanno al di là della categoria dei technothriller senza ambizioni.»

Se un insegnamento può essere tratto da queste penetranti considerazioni è che per giudicare in maniera imparziale un qualsiasi scritto (un articolo, una poesia, un racconto, un romanzo, ecc.) non è possibile fermarsi alla lettura dei primi capitoli o, addirittura, delle prime righe qualora non si voglia cadere in grossolani errori di valutazione: ciò capita anche agli scrittori più preparati e ai critici più competenti. Spesso i libri, se letti fino in fondo, possono sorprendere, nel bene o nel male. È il caso di Recursion, almeno secondo Paul Di Filippo, che ne elogia le sorprendenti qualità.

In una recente intervista Crouch, alla domanda come avesse avuto l’idea del romanzo e in quale modo si fosse evoluta la storia mentre la scriveva, rispondeva che dopo aver ultimato Dark Matter (edito da Sperling & Kupfer) voleva cimentarsi in qualcosa di ancora più ambizioso. Ha cominciato a pensare quale potesse essere l’elemento che meglio caratterizzasse l’esistenza umana e abbastanza rapidamente è giunto alla conclusione che si trattava della memoria. In seguito si è imbattuto in un articolo, sullo Smithsonian magazine, di due scienziati del MIT che impiantavano falsi ricordi nel cervello dei topi. Ha compreso subito di voler scalare quella vetta ideale fino al livello dell’individuo e stare a vedere cosa sarebbe successo se avessimo iniziato a manipolare i nostri ricordi. Da quella intuizione è nato Recursion pubblicato in Italia dall’editore Fanucci e, almeno per il momento, disponibile soltanto in ebook.

Il titolo del romanzo deriva dal concetto informatico di ricorsione. Essa è una tecnica di programmazione, che sfrutta l'idea di suddividere un problema da risolvere in sottoproblemi simili a quello originale, ma più semplici. La ricorsione analizza tali istanze più piccole utilizzando funzioni che richiamano direttamente o indirettamente sé stesse all’interno del proprio codice. Questo approccio può essere applicato in molteplici ambiti in relazione a diversi tipi di problemi. In generale, un processo si dice ricorsivo quando è autoreferenziale o ripetitivo. Questa idea è il punto focale della storia, la quale prevede molteplici linee temporali che si ripetono continuamente. Il libro ha ricevuto notevoli apprezzamenti da parte dei lettori e degli scrittori, aggiudicandosi il Goodreads Choice Award 2019 per la migliore opera fantascientifica.

Ispirato dagli scritti di Michael Crichton e Albert Einstein, e dai film di Christopher Nolan, il romanzo di Blake Crouch ancor prima di uscire nelle librerie americane è stato opzionato da Netflix, piattaforma streaming d’intrattenimento, per un progetto cinematografico e televisivo che sarà sviluppato dalla sceneggiatrice e produttrice Shonda Rhimes (Shondaland) e dal regista Matt Reeves (6th & Idaho). I lavori non sono ancora iniziati e pare che le cose rimarranno tali fino alla fine del 2020 o l’inizio del 2021 quando le riprese di The Batman, in cui è coinvolto Reeves, giungeranno al termine. Tuttavia, sembra probabile che il film sarà un adattamento del libro e seguirà pedissequamente la storia di Helena e Barry. La serie o le serie tv, invece, come ha dichiarato Crouch a Entertainment Weekly, saranno lo spazio in cui le cose potrebbero diventare interessanti: «Ci sono singole frasi nel libro che potrebbero dare vita a intere stagioni televisive, non dobbiamo fare altro che svilupparle». Lo scrittore, che non sarà coinvolto direttamente nel processo di adattamento, è piuttosto restio a svelare ulteriori particolari e per il momento non ci sono altre novità.

Il libro

«Mio figlio è stato azzerato.»

Queste sono le ultime parole rivolte da Ann Voss Peters al detective Barry Sutton, prima di lanciarsi nel vuoto. Profondamente colpito, Barry inizia a indagare su quella morte e scopre che non si tratta di un caso isolato. In tutto il Paese alcune persone si stanno svegliando in vite diverse da quelle in cui si sono addormentate. Soffrono della Sindrome della falsa memoria, una misteriosa, nuova malattia che contagia le vittime con vividi ricordi di una vita che non hanno mai vissuto. O, forse, qualcosa di ancora più insidioso si cela dietro il dilagare di queste false reminiscenze?

A chilometri di distanza, la neuroscienziata Helena Smith sta sviluppando una tecnologia che consentirà di preservare i ricordi più intensi e quindi di riviverli. Se avrà successo, chiunque sarà in grado di provare di nuovo l’emozione di un primo bacio, la nascita di un figlio o l’ultimo momento con un genitore morente. La ricerca della verità condurrà Barry in un viaggio surreale e avventuroso, e lo porterà a intrecciare il suo destino con la creazione di Helena, che si rivelerà un frutto avvelenato offerto all’umanità: la capacità non solo di conservare i ricordi, ma di stravolgerli… con il rischio di portare millenni di civiltà al collasso.

Un’implacabile visione sul tempo, l’identità e la memoria, Recursion – Falsa memoria è un thriller che solo Blake Crouch poteva immaginare, il più ambizioso e affascinante romanzo che abbia mai scritto.

L’autore

Blake Crouch è un romanziere e uno sceneggiatore. Ha scritto diversi romanzi tra cui Dark Matter, bestseller secondo il New York Times, e la trilogia di Wayward Pines che, dopo il notevole successo a livello internazionale, è diventata una serie tv prodotta dalla FOX. Ha anche co-creato la serie televisiva Good Behavior per la TNT, ispirata alla sua serie di romanzi Letty Dobesh. Vive e lavora in Colorado. Con Recursion – Falsa memoria fa il suo ingresso nel catalogo Fanucci Editore.

Blake Crouch, Recursion – Falsa memoria, Traduzione di Pierluigi Fazzini, Fanucci Editore, pagg. 304, Euro 17,00 (versione cartacea) Euro 9,99 (ebook)