Edmund Cooper è nato nel 1926 in Inghilterra; ha studiato presso la Grammar School di Manchester e prima di diventare scrittore professionista si è provato per diverso tempo in svariate attività concernenti il commercio marittimo. La sua carriera letteraria ebbe inizio nel 1951 con il racconto The Unicorn; grazie al successo di critica ottenuto con questo suo primo racconto, Cooper decise di intraprendere l'attività letteraria a tempo pieno riuscendo a portare a termine qualcosa come una quindicina di romanzi di fantascienza. Ma la sua attività letteraria non si è limitata a creare sf, infatti ha anche scritto storie per riviste prettamente dedicate ad un pubblico femminile; meno importante, seppur notevole, la sua produzione di gialli. Oltre a scrivere romanzi, Cooper ha svolto con estremo senso critico l'attività di recensore librario per il giornale inglese Sunday Times. Tra i suoi romanzi più importanti vanno almeno ricordati: The Uncertain Midnight, Seeds of fight, Transit e The Cloud Walker (1973), romanzo che fu candidato al Premio Hugo nel 1974 e che è sicuramente la sua opera più conosciuta e meglio riuscita.

Edmund Cooper è stato scrittore tout court: colto, quasi un erudito, cosciente dei limiti umani ha sempre dimostrato un grande senso di umanità. Cooper è stato uno degli autori più affermati in Inghilterra, e Kieron l'uomo della Terza Fase, romanzo sulla rinascita della scienza in un mondo che ha visto l'olocausto atomico e il ritorno alla barbarie e all'oppressione religiosa, è una pietra miliare della sf, un romanzo inossidabile che ancor oggi non manca di suscitare grandi emozioni presso la critica e il pubblico moderno. The Cloud Walker è opera di grande impegno morale quanto sociale con una robusta trama pregna di un pessimismo positivista (molte pagine ricordano il migliore P. K. Dick ma anche la filosofia di Friedrich Wilhelm Nietzsche e di Bertrand Russell): indubbiamente, ci troviamo di fronte a un romanzo ricco di fantasia visionaria, a tratti poetica, paragonabile a quella di Lester Del Rey. Cooper possiede una notevole padronanza della materia narrativa: i suoi romanzi migliori mostrano una intelligente fusione di motivi vecchi e nuovi del genere, spesso affrontati con mano inventiva. Cooper è morto nel 1982

La trama: la razza umana è sempre stata sospettosa di ogni innovazione ed ha sempre rifiutato ostinatamente le nuove scoperte, questo è un dato di fatto, purtroppo; scienziati e filosofi sono sempre stati costretti a propugnare le loro idee spesse volte mettendo a rischio la propria pelle, sbattendo il muso contro i muri dell'oscurantismo e della superstizione più ottusa, volgare e tribale. In Kieron l'uomo della terza fase Cooper disegna un lontano futuro dominato dalla barbarie e dal fanatismo religioso: l'umanità, dopo aver visto gli apocalittici effetti di una scienza usata per disseminare la morte, dopo aver attraversato due guerre che hanno ridotto l'uomo sull'orlo dell'estinzione, è quella degli uomini della terza fase che si sono impegnati con tutte le loro fanatiche forze a restaurare e mantenere viva una cultura di mera sopravvivenza dove la scienza è considerata pura eresia e peccato contro il Dio Luddista. Gli uomini della terza fase vivono in un mondo regredito nel futuro, un Medioevo moderno non dissimile da quello realmente storico delle inquisizioni: l'oppressione di una religione cupa e bigotta determina il destino degli uomini che vivono un futuro senza scienza, ma il giovane Kieron ha un sogno, quello di volare come gli uccelli, di costruire una macchina illegale in grado di superare le barriere della gravità. Ovviamente il suo sogno viene subito tacciato di eresia dalla comunità così come dalla chiesa. La Chiesa Luddita, una volta venuta a conoscenza del sogno di Kieron, non mancherà di dargli addosso e di condannarlo al rogo: per miracolo, si fa per dire, Kieron riesce a sfuggire al destino che la Chiesa Luddista gli aveva gettato addosso, ma d'ora in poi Kieron dovrà lottare per affermare se stesso e sfuggire alle grinfie dell'inquisizione luddista. L'invasione della città natale di Kieron da parte di alcuni pirati permetterà a Kieron di far valere il suo punto di vista: l'unico modo per sconfiggere i pirati è quello di usare la scienza, quindi la tecnologia. In un primo momento il popolo non vuole dargli ascolto, ma dopo i massacri sull'inerme popolazione della regione gli abitanti scampati alla carneficina devono accettare il consiglio di Kieron. Non tutti si schierano con Kieron, ma una buona parte del popolo è dalla sua parte. E' questo solo l'inizio di una odissea umana che vedrà alla fine Kieron vincitore, il suo sogno realizzato e il confino della Chiesa Luddista in un passato da dimenticare. Il personaggio di Kieron è un poetico filosofo scienziato in erba dalla volontà di ferro: per dar concretezza al suo sogno di volare Kieron è disposto a sacrificare se stesso perché consapevole che il suo sacrificio servirà all'umanità intera per rinascere in una nuova età, quella dei lumi. Kieron è personaggio tanto poetico quanto volitivo, un perfetto prototipo di filosofia nietzschiana e spirito russelliano.

Il messaggio di questa magistrale opera di Edmund Cooper è chiaro e intelligente: la scienza serve all'uomo e non è né buona né cattiva, quindi sta al buon senso dell'uomo servirsene con accortezza per far progredire la propria razza invece di annientarla. Un autentico capolavoro della sf classica e moderna, perfetto.