A febbraio si è svoltala prima Comic Con a Praga, un evento molto variegato che si è protratto per tre giorni da venerdì 7 febbraio a domenica 9 febbraio 2020. La convention ha avuto luogo nel modernissimo palazzetto O2 Universum, dove ha occupato ben tre piani con un programma molto ricco e numerosi ospiti internazionali. Comic Con Prague 2020, infatti, non si è connotata solo come un evento dedicato ai cosplay e al fumetto, ma ha accolto artisti, esposizioni di modellismo, dibattiti, talk show, giochi da tavolo, videogames, tecnologia e, naturalmente, libri inerenti al mondo del fantastico nella sua accezione più ampia.

Grandi ospiti internazionali 

Cominciamo dagli ospiti, che hanno animato i talk show e hanno distribuito (dietro prenotazione e pagamento) autografi e fotografie. Il programma era così fitto e interessante che sarebbe stato necessario bivaccare al palazzetto per poterli ascoltare e incontrare tutti.

Tra i più noti impossibile non citare Ron Perlman, che ha recitato in film famosissimi come La guerra del fuoco, Il nome della rosa, La bella e la bestia, Cronos e, naturalmente, Alien Resurrection, per poi interpretare il ruolo di Hellboy. Gli appassionati di fantasy ricorderanno di certo John Rhys-Davies nel ruolo di Gimli ne Il Signore degli Anelli, ma la sua carriera include anche la parte di Sallah in Indiana Jones l’ultima crociata e il generale Leonid Pushkin in James Bond – The Living Daylights. Per non parlare dei suoi numerosi doppiaggi in lingua inglese.

Altro personaggio di spicco, Brandon Routh, che ha recitato in Superman Returns, nella serie Legends of Tomorrow e nel thriller fantascientifico 400 giorni. E ancora Casper Van Dien che è comparso in più di sessanta film tra cui Starship Troopers, Sleepy Hollow e Tarzan e la città perduta. Ian McElhinney, che abbiamo visto nel ruolo del generale Dodonna in Rogue One, in quello di Val-El nella serie Krypton e, soprattutto, come Ser Barristan Selmy ne Il Trono di Spade. Predrag Bjelac, che ha recitato in Harry Potter e il calice di fuoco e in Narnia – Il Principe Caspian. Tracy Scoggins, che alcuni rammenteranno in Babylon 5, ma anche in Lois e Clark e in Deep Space Nine, dove era un’affascinante quanto pericolosa cardassiana. Infine Stefan Kapicic, noto agli appassionati di fumetti soprattutto per la sua interpretazione di Deadpol e in Numb3rs di Ridley Scott. E molti altri ancora.

Due artisti italiani: MarcoTurini e Francesco Gerbino 

Una bellissima sorpresa è stata la presenza di due artisti italiani che sedevano a pieno titolo tra colleghi di tutto il mondo. Si tratta di Marco Turini e Francesco Gerbino.

Marco Turini e Francesco Gerbino
Marco Turini e Francesco Gerbino

Per Marco non c’è bisogno di presentazioni. Il suo curriculum è davvero impressionante. Ha lavorato per tutti i big del fumetto, tra cui Marvel e DC Comics. Ed è stato oggetto di un articolo molto lusinghiero proprio su fantascienza.com quando è uscito il suo E.V.A. Cronache dal sottosuolo. Marco si è trasferito a Praga da ormai una decina d’anni e si è dichiarato molto soddisfatto della sua scelta. Vive qui con la moglie e una figlia e continua a lavorare come fumettista, storyteller e concept artist. Attualmente sta collaborando con Titan Publishing. Alla mia domanda sul rapporto tra gli artisti italiani e il mondo del fantastico in Cechia, ha risposto che, sebbene il fumetto qui sia molto poco diffuso, ci sono un grande rispetto e una grande considerazione per il lavoro artistico. La convention, a suo parere, è stata organizzata molto bene, meglio di molte altre cui ha partecipato, con un occhio particolare per gli artisti. Mi ha anche anticipato una grande e bellissima novità: il suo E.V.A., che è stato ormai tradotto in varie lingue tra cui il francese e il ceco, diventerà presto una serie TV. Non mi ha potuto svelare dove sarà trasmessa, ma ci sono in lizza due “grossi nomi”. Vogliamo fare delle ipotesi?

Intanto, se volete saperne qualcosa di più, potete visitare https://www.filmforlife.org/2018/01/e-v-a-a-series-by-alice-rosso/

Anche Francesco Gerbino, palermitano, ha scelto i dintorni di Praga come sua nuova residenza. Si è trasferito qui con la famiglia e ha trovato spazio per la sua arte. Lavora come concept artist per società di videogames e intanto porta avanti la sua Villian Games Studios, di cui è fondatore. Nelle sue parole ho letto lo stesso entusiasmo per il rispetto e la considerazione dimostratagli in Cechia.

L’editoria ceca, un mondo in crescita, ma… 

Ma veniamo all’editoria ceca. Ho avuto l’opportunità di parlare con alcuni esponenti di importanti case editrici locali che danno spazio al fantastico. Ne è emerso un quadro affascinante, ma con aspetti curiosamente familiari: in Cechia si legge molto, ma anche qui c’è una diffidenza ben radicata verso gli autori autoctoni e una grande fascinazione per gli stranieri, soprattutto inglesi ma non solo. Per questa ragione la Crew, per esempio, pubblica quasi esclusivamente scrittori di lingua inglese, mentre altri marchi si sono aperti non solo all’ormai onnipresente mercato cinese (con il quale hanno stabilito degli scambi), ma anche a quello tedesco e scandinavo. Che ci sia un piccolo spazio anche per l’Italia? Come autrice me lo auguro, anche se, purtroppo, mi è stato detto con molta chiarezza che alla diffidenza verso gli autori cechi si aggiunge quella verso le autrici di fantastico. Solo negli ultimi tempi si assiste a una graduale comparsa di scrittrici straniere, ma qui ancora il fantastico è appannaggio di chi ha i cromosomi XY. Le grandi case, poi, come era da prevedere, prediligono testi stranieri che hanno già fatto milioni di copie e che vengono proposti da agenti letterari. Le piccole, invece, si sforzano di offrire un materiale più variegato ma lottano con budget risicati. Insomma storia già vista! O, se preferite, tutto il mondo è paese.

L’impressione, tuttavia, è stata quella di avere davanti prodotti cartacei di grande qualità, con copertine cartonate molto belle e una bella rilegatura. Quanto agli ebook, non c’è stato modo di approfondire.

Dibattiti, tecnologia, giochi e molto altro… 

Come accennavo all’inizio dell’articolo, la Comic Con Prague 2020 si è caratterizzata per la sua ricchezza e varietà. Un aspetto che mi ha molto favorevolmente impressionata è stato quello dei dibattiti che toccavano tutti gli aspetti del fantastico. Organizzata quasi come un convegno accademico, infatti, la convention ospitava in parallelo numerosissime conferenze con importanti nomi del panorama ceco e internazionale. Purtroppo solo un paio erano in lingua inglese, ma, d’altronde, anche in Italia, alle varie convention, sono assai rari gli incontri in lingua inglese. L’impressione, tuttavia, è stata quella di una grande serietà nell’organizzazione, mai lasciata al caso.

Le sale dedicate offrivano l’opportunità di provare i prodotti sia che si trattasse di videogames (e qui si andava dagli evergreen come Pacman agli ultimi usciti sul mercato) sia che fossero gadget di alta qualità come le stupende tavolette grafiche Wacom.

Infine, non potevano mancare le chicche per gli appassionati. E tra queste, come era da prevedere, uno dei temi più amati non poteva che essere la saga di Star Wars. Oltre ai numerosi cosplayer che si aggiravano per le sale, armati rigorosamente di spade laser, un ampio spazio era dedicato a una mostra di riproduzioni di astronavi, insediamenti e robot. E per gli irriducibili dei board games, in un grande salone si svolgevano partite e tornei per adulti e bambini.

Insomma, un appuntamento molto ben organizzato adatto sia a divertire che a fornire spunti di riflessione. Dal quale possiamo certamente imparare.