La storia della trasposizione del fumetto Locke & Key firmato da Joe Hill (figlio di Stephen King sotto pseudonimo) e Gabriel Rodriguez è lunga almeno un decennio, ovvero da poco dopo il suo arrivo nelle fumetterie nel 2008. In origine la Fox aveva commissionato un pilot, mai realizzato, poi la Universal aveva pianificato una trilogia cinematografica, caduta nel limbo, infine arrivava Hulu (la casa di The Handmaid's Tale) che si spingeva fino a trovare due showrunner, l'impegnatissimo Carlton Cuse (Lost, Colony, Tom Clancy' Jack Ryan, Bates Motel) e Meredith Averill (The Haunting of Hill House) e a fare girare un pilot che doveva essere fedele al tono horror del fumetto. Così fedele che alla fine il canale in streaming decise di non dare la luce verde alla serie, e fu così che arrivò su Netflix. e tutto ricominciò da zero.

Il fumetto

La storia è raccontata in ordine non cronologico: durante la rivoluzione americana un gruppo di ribelli nascosti sotto la futura Keyhouse, scoprivano un portale verso un'altra dimensione piena di demoni in grado di ipnotizzare le persone e prendere il possesso dei loro corpi tramite il contatto. Ma quando tentavano di passare nella nostra realtà, collassavano in quello che veniva chiamato ferro sussurrante e che il giovane fabbro Benjamin Locke usò per forgiare una serie di chiavi magiche, inclusa la Omega Key, ovvero quella che sigillava il portale tra i mondi. Dal 1888 ai giorni nostri la magia della casa sarebbe evoluta e nel frattempo i vari occupanti usavano le chiavi senza tanti complimenti nella speranza di ottenere altro ferro sussurrante. Ma tutto sarebbe cambiato, o meglio, precipitato, con l'arrivo della famiglia Locke, discendenti di Benjamin.

Dopo

Il duo di showrunner Averill/Cuse ha dichiarato a Business Insider che erano consapevoli del valore della storia e che all'epoca di Hulu non solo avevano realizzato il pilot, ma scritto anche altre sette sceneggiature.  Ma Netflix aveva altre idee: una volta data la luce verde alla serie, la prima richiesta fu di abbassare il tono dichiaratamente horror per portarlo a uno più fantastico (si, un po' alla Stranger Things).

Averill ha aggiunto

Con l'horror, una volta che parti da quel genere è difficile tornare a un tono più leggero quando stai parlando di ragazzi la cui fase di crescita è legata al loro uso delle chiavi. Non ci sembrava necessario che fosse una serie totalmente horror.

Cuse a sua volta afferma che questa è la versione migliore della storia ed è orgoglioso del loro risultato.

La serie

Tutto comincia con la famiglia Locke: il giovane Bode (Jackson Robert Scott, It – captiolo 1 e 2, già presente nel pilot originale), il più entusiasta e creativo, La combattiva teenager Kinsey (Emilia Jones, Brimstone), Tyler (Connor Jessup, American Crime) che vuole dimostrare di essere il nuovo capofamiglia, e la madre Nina (Darby Stanchfield, Scandal) ancora traumatizzata dall'omicidio del marito, tragedia in cui anche lei era rimasta coinvolta. Non a caso vengono accompagnati alla famigerata Keyhouse dallo zio Duncan (Aaron Ashmore, Killjoys), il quale non vede di buon occhio il ritorno nella casa dei loro antenati. E non caso i ragazzi cominciano a trovare la chiavi più strane, mettendo in moto eventi più grandi di loro e facendo ritornare uno spirito malefico che vuole tutte le chiavi per sé per scatenare il caos, che non tarderà ad arrivare.

Cuse e Averill hanno dichiarato di essere già al lavoro sulla stagione due anche se non c'è ancora una conferma ufficiale, ma anche che non vogliono scrivere considerando un arco narrativo in cinque stagioni, la serie avrà una struttura un po' diversa.

I dieci episodi della prima stagione di Locke & Key debuttano oggi su Netflix, vi lasciamo con il trailer in lingua originale e in italiano, benvenuti a Keyhouse.