Gennaio è stato un mese davvero speciale per Tullio Avoledo, lo scrittore friulano ospite a Stranimondi dello scorso ottobre, apprezzato autore distopico. Due le uscite in libreria, entrambe da Marsilio: il nuovo romanzo Nero come la notte e una nuova edizione di una delle sue opere di maggior successo, Lo stato dell'unione, per la prima volta stampato nel 2005.
I temi dei due romanzi non sono dissimili. Si parla di razzismo, di neofascismo, in chiave distopica, alternativa, ma con ovvi riferimenti all'Italia in cui viviamo e in particolare al Nord-Est.
Nero come la notte
Sergio Stokar era un buon poliziotto. Forse il migliore a Pista Prima, degradata ma ancora grassa città del Nord-Est. Fino al giorno in cui, senza saperlo, ha pestato i piedi alle persone sbagliate. Così qualcuno l’ha lasciato, mezzo morto, sulla porta dell’ultimo posto in cui avrebbe voluto finire: le Zattere, un complesso di edifici abbandonati dove si è insediata, dandosi proprie leggi, una comunità di immigrati irregolari. Quel rifugio dall’equilibrio fragile e precario – con la sua babele di lingue, razze e odori – normalmente sarebbe un incubo per uno col credo politico di Sergio. Ma è un incubo in cui è costretto a rimanere, adattandosi a nuove regole e a convivere con una realtà che un tempo avrebbe rifiutato. Per poter stare al sicuro, è diventato “lo sceriffo delle Zattere”: mantiene l’ordine, indaga su piccoli reati.
Finché un giorno il Consiglio che governa il complesso gli affida un incarico speciale. Alcune ragazze delle Zattere sono state uccise in modo orribile, c’è un assassino in agguato, e solo un poliziotto abile come Sergio può scovarlo, con il suo fiuto e le sue conoscenze, ma soprattutto grazie a un’ostinazione che lo trasforma in un autentico rullo compressore. In un’Italia appena dietro l’angolo – l’Italia di dopodomani, che ci indica con chiarezza dove sta andando il nostro paese – Sergio Stokar deve tornare dal regno dei morti e rimettersi a indagare, frugando nel passato e negli angoli più in ombra della sua città, per scoprire, alla fine, che forse l’indagine è una sola, e che l’orrore si nasconde in luoghi e persone insospettabili. Tutto è legato da un filo. Un filo nero come la notte, rosso come il sangue. Perché in un mondo che ha fatto dell’avidità il suo credo non esistono colpevoli e innocenti, ma solo infinite sfumature di male. Tullio Avoledo esordisce nel noir con un romanzo vorticosamente appassionante e di grande attualità, che non teme di calarsi nei recessi più oscuri di una società rabbiosa e corrotta.
Lo stato dell'unione
Quando questo romanzo distopico e profetico è stato pubblicato per la prima volta, all'inizio del 2005, molte delle cose che vi sono descritte erano pura fantascienza. Il ruolo invasivo di internet, il dilagare delle fake news, il consenso politico costruito attraverso i sondaggi e le manipolazioni di massa, il ritorno in auge del nazismo in Europa sembravano solo paure nella mente dell'autore. Letta oggi, l'opera non ha perso niente della sua attualità: semmai è il nostro presente che ha finito per adeguarvisi. La storia comincia quando il cinquantenne Alberto Mendini, brillante pubblicitario caduto in disgrazia, riceve da Enrica Martinelli, giovane assessore alla cultura di un'immaginaria regione del Nord-Est, la proposta di organizzare una campagna per l'anno dell'identità celtica. Dato che i Celti in quella regione non ci sono mai stati, è un incarico tutt'altro che facile, oltre che non in linea con le idee politiche del pubblicitario. Ma i 150.000 euro che gli vengono proposti sono un'offerta che Alberto, purtroppo, non può rifiutare, non se intende mantenere il tenore di vita e la sua famiglia da dépliant promozionale. Ha così inizio una scorribanda letteraria in un paese e in un'Europa che qualcuno, da fuori, intende smantellare per far posto a un progetto politico secessionista di estrema destra. Fra colpi di scena continui e stupefacenti rivelazioni, fra delitti e retroscena svelati, il progetto va avanti, coinvolgendo nuovi personaggi e storie, fino a travolgere tutto e tutti come un titanico rullo compressore. Un libro che non ha avuto bisogno di aggiornamenti, perché ad aggiornarsi è stata la realtà.
L'autore
Tullio Avoledo, friulano, è nato a Valvasone nel 1957 e vive e lavora a Pordenone. Oltre a Lo stato dell'unione ha pubblicato: L’elenco telefonico di Atlantide (Sironi 2003, Einaudi 2003), Mare di Bering (Sironi 2003, Einaudi 2004), Tre sono le cose misteriose (Einaudi 2005), Breve storia di lunghi tradimenti(Einaudi 2007), La ragazza di Vajont (Einaudi 2008), L’ultimo giorno felice (Edizioni Ambiente 2008, Einaudi 2011), L’anno dei dodici inverni (Einaudi 2009), Le radici del cielo (Multiplayer.it 2011), La crociata dei bambini (Multiplayer.it 2014) – due romanzi ambientati nel Metro 2033 Universe inventato da Dmitrij Gluchovskij – e Furland® (chiarelettere 2018). Insieme a Davide Boosta Dileo ha scritto Un buon posto per morire (Einaudi 2011). Per Marsilio ha pubblicato anche i romanzi Chiedi alla luce (2016) e Nero come la notte (2020).
Tullio Avoledo, Nero come la notte (2020) Marsilio, Farfalle, pagg. 528, Euro 19,90, ebook Euro 9,99.
Tullio Avoledo, Lo stato dell'unione (2020, prima ed. 2005) Marsilio, Universale Economica, pagg, 494, Euro 12,00, ebook Euro 7,99.
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