Binti di Namib è una ragazza di etnia Himba, brava nella tecnica dell'astrolabio, una sorta di energia gestita tramite la matematica. Decide di frequentare la Oomza University (Istituto per giovani dotati che a molti ricorderà quella degli X-Men). Fugge dal villaggio e si imbarca sulla Terzo Pesce (astronave senziente, che va molto di moda nella sf contemporanea). Le Meduse, feroci creature guerriere, attaccano l’astronave, massacrando l’equipaggio. La giovane resta intrappolata per cinque giorni. Atterrata sul pianeta Oomza, scopre pian piano i veri motivi della guerra in corso tra le Meduse e i Khoush e prova a usare i suoi poteri per porre fine al conflitto.
Da quando, molti anni fa, Neil Gaiman iniziò a lavorare sul progetto di portare il genere Young Adult a superare le sue barriere di genere, con un capolavoro come Coraline, ne è passata di acqua sotto i ponti. Oggi, molti autori affermati o giovani promesse stanno provando a portare avanti le sue idee. L’elenco sarebbe lungo, citerò solo qualche nome come IIlluminae di Amie Kaufman e Jay Kristoff, Monstress, la serie fantasy a fumetti scritta da Marjorie Liu e disegnata da Sana Takeda e Binti di Nnedi Okorafor, pubblicato dalla Mondadori. Dei fenomeni di vasto successo anche al di fuori del pubblico giovane.
Premetto che resto ancora molto scettico sui risultati di questi esperimenti. Inutile insistere sugli aspetti deboli delle opere suddette, quando uno scrittore prova strade nuove va sempre apprezzato, ma diciamo che il talento a la Gaiman non nasce sotto le pietre. Detto questo vediamo invece gli aspetti interessanti che accomunano questi testi, concentrandoci soprattutto su Binti. Ovviamente per quanto riguarda i protagonisti non ci si è ancora staccati dal mantenere il focus su giovani eroi, di solito in fase di maturazione verso l’età adulta. Poi tendenzialmente si sta affermando l’eroina femminile, specchio del fatto che spesso l’Autore stesso è una giovane scrittrice. Dunque appartenenze di genere e età accomunano tutti e tre i testi. Da questo punto di vista la Okorafor può vantare una carta in più vista la sua etnia. Nella fantascienza contemporanea, come nel mainstream, si stanno affermando molti scrittori da zone del mondo fino a poco tempo fa improduttive artisticamente, dalla Cina all’Australia, dal mondo arabo all’Africa appunto della Okorafor. Monstress e Binti hanno molto in comune in questo senso. Entrambi puntano al romanzo fantastico/fantascientifico, ma rinvigorendolo con forti dosi di elementi provenienti dalla loro cultura di origine, tentando in qualche maniera di miscelare il tutto con le tecniche acquisite di scrittura dell’Occidente. Dunque tinte più tendenti all’horror, al soprannaturale, in linea con molte delle tendenze manga per il primo, una venatura più fantascientifica invece per Binti. Comunque l’Africa ha sempre avuto un forte senso del mistero e della magia che risplende vivido in questo romanzo. E questo ci porta a guardare più da vicino la giovane protagonista paragonandola di nuovo a quella di Monstress.
Entrambe hanno, possiamo dirla così, una multi-natura, di nascita o acquisita, che le rende quasi dei paria nel mondo del futuro. Devono quindi intraprendere un cammino che al contempo sarà di autoconoscenza della proprio vera natura e di come conviverci nell’adattamento in un mondo ostile e restio ad accettare quello che non si conosce o tutto ciò che si sente come diverso, altro.
Se in Monstress si parlava di convivere sia con le proprie origini umane, mutanti-animali, e poi del gestire un demone che la costringeva a divorare altri umani, qui si tratta di scoprire come far convivere la propria etnia africana (presunta) con dei poteri magici molto particolari, che riguardano una creazione di energia attraverso la matematica (la Okorafor è molto versatile e scrive anche per la Marvel il ciclo di Pantera Nera, personaggio di colore che le permette di parlare di poteri e tecnologia, della sua cultura e Vendicatori allo stesso tempo). Aggiungeteci che gli umani sono in lotta con una razza ameboide aliena e che la protagonista viene prima trasformata da uno di loro per poi diventarne amica. Molta carne al fuoco, come avrete capito, ma bisogna anche tener conto che questo è il primo volume di una serie, quindi molti elementi si evolveranno sicuramente con gli altri episodi (il secondo è già uscito in America).
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