Si chiama Artemis, ovvero Artemide, sorella gemella di Apollo, dea della caccia ma anche della Luna, corrispondente alla dea latina Diana. "Il ritorno dell'umanità sulla Luna" dice la NASA, presentando l'ambizioso programma che vuole replicare i fasti del programma Apollo degli anni Sessanta, per riportare l'uomo sul nostro satellite. Ma questa volta con una meta finale ancora più ambiziosa: Marte.
Con cosa
Sono sei le tecnologie chiave identificate dalla NASA.
1) Una rete di strutture sulla Terra richieste per il lancio.
2) Il più potente vettore mai costruito per portare le astronavi in orbita.
3) Orion, il modulo di comando per viaggiare nello spazio profondo.
4) Gateway, l'avamposto in orbita attorno alla Luna.
5) Un nuovo, moderno modulo per l'atterraggio sulla superficie lunare.
6) Le nuove tute pressurizzate che consentiranno una libertà di movimento molto superiore.
Le fasi della missione
Il programma parte ufficialmente nel 2020 e raggiungerà il suo compimento nel 2024, con lo sbarco sulla Luna dei primi uomini dai tempi di Apollo 17. La missione Artemis I servirà a testare il lancio, mentre già Artemis II arriverà all'orbita lunare. Sarà Artemis III, nel 2024, la prima a far sbarcare uomini sulla superficie, ma nel frattempo saranno state lanciate anche missioni di supporto per portare in orbita lunare il Gateway, comprensivo del lander. Le missioni successive quindi, a partire da Artemis III, porteranno gli astronauti al Gateway, qui gli uomini si trasferiranno nel lander per scendere alla superficie.
I loghi
Mentre è già stato disegnato il logo della prima missione, quelli delle altre due sono lasciati in bianco, per essere disegnati dagli astronauti stessi. La NASA inoltre spiega nei dettagli il logo del Progetto Artemis, che riprende vagamente quello del programma Apollo in modo speculare. C'è anche uno speciale logo "donna sulla Luna", con un ritratto stilizzato della dea Artemide. Il che ci fa pensare che con tutta probabilità uno o più membri delle missioni saranno donne.
Per tutta l'umanità
Quindi, nuove missioni lunari, basi sulla Luna, donne sulla Luna. Difficile non pensare alla serie tv che sta andando online in questo periodo su Apple TV+, For All Mankind, in cui tutte queste cose accadano in un passato alternativo. Si potrebbe quasi pensare che la serie sia stata in qualche misura voluta dalla NASA: non sarebbe la prima volta. Negli anni Cinquanta e Sessanta il governo americano sponsorizzò molte produzioni di fantascienza spaziale per creare interesse verso il nascente programma spaziale.
Il video
Chiudiamo questa (onestamente entusiasmante) notizia con un video ancora più entusiasmante di presentazione del progetto.
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