Arriva per la prima volta in Italia l'autore della saga The Expanse James S.A. Corey, o dovremmo dire "sono arrivati", essendo lo pseudonimo dello scrittore riferito a due persone, Ty Franck e Daniel Abraham.
L’iniziativa è dovuta all’impegno congiunto dello Expanse Fan Club Italiano che fa capo a Gino Lucrezi (nome famoso in quello che una volta si chiamava fandom italiano) insieme a Lucca Comics & Games e all’editore Sergio Fanucci.
Nel fitto programma di incontri i due autori hanno avuto modo di dialogare con pubblico e addetti ai lavori spiegando come siano stati sorpresi dal successo della loro stessa opera. In un periodo in cui la fantascienza scritta corre ancora nei solchi dello spazio interno e del futuro distopico terrestre la loro space opera rappresenta di sicuro un gradito ritorno frutto di passione e impegno.
L’opera (che ha generato una serie TV oltre a un gioco da tavolo e uno di ruolo di prossima pubblicazione italiana) è partita dall’amore per l’astronomia di Ty Franck quando gli venne commissionato (una quindicina di anni fa) la progettazione di un videogioco.
La nascita di The Expanse
Il videogioco non venne mai prodotto ma diventò un sistema per GDR che permise a Ty e Daniel di incontrarsi. Dopo aver giocato per un po’ di tempo è stato Daniel a proporre a Ty di scrivere romanzi e racconti ispirati al gioco colpito soprattutto dalla profondità del background.
Hanno così iniziato a lavorare a quattro mani con un metodo che definisce prima con precisione il plot e i personaggi per poi passare ai singoli capitoli che rivedono a turno consapevoli di scoprire passaggio dopo passaggio incoerenze narrative e vicoli ciechi che vengono eliminati mano a mano. La stesura di un romanzo, a detta degli autori, richiede almeno cinque revisioni.
Un futuro definito dalle tensioni politiche
L’ambientazione di The Expanse riecheggia le tensioni e i problemi della società quotidiana perché, come ha chiaramente spiegato Ty Franck, nessuno dei due crede in un futuro “alla Star Trek” dove ogni problema è stato risolto e tutti vivono in pace (parliamo specialmente di TOS e TNG).
Nel passaggio dal libro alla serie gli autori hanno attivamente collaborato a casting, sceneggiatura e produzione e hanno spiegato come la scelta degli attori sia stata fatta in base alle capacità di recitazione anche a scapito della somiglianza fisica.
Le influenze
Gli autori che ispirano il lavoro degli autori sono Larry Niven, Alfred Bester e il Ridley Scott di Alien insieme ad altre suggestioni. Ad esempio la particolarità delle astronavi “a torre” ovvero con ponti in verticale e non orizzontale (in stile nave da crociera) è stata ispirata da It Came From Outer Space, film del 1953 tratto da un racconto di Ray Bradbury.
Le storie che stiamo seguendo sono ispirate da quelle che gli autori stessi hanno giocato, anche se poi sono stati costretti a smettere per tenere dietro agli impegni di produzione
dicono.
È curioso sapere che il personaggio di Miller è sempre stato il personaggio giocato dal Daniel Abraham invece Holden è stato un compromesso di alcuni personaggi, scritto per creare un punto di vista “morale” rispetto all’universo che lo circonda. La saga (giunta al penultimo titolo dei libri) narra proprio l’evoluzione di Holden nel suo rapporto con la società in cui vive e che lo costringerà a venire a patto con il principio che una verità andrebbe sempre rivelata.
La serie tv
La quarta stagione di The Expanse sarà disponibile entro gennaio su Amazon Prime e la quinta è in preproduzione grazie all’impegno degli appassionati che hanno salvato la serie dalla cancellazione ipotizzata da SciFi l’originale canale produttore.
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