Si è appena conclusa l'ambiziosa La guerra dei mondi della BBC, che riportava il romanzo immortale di H.G. Wells nel suo periodo storico originale, quello vittoriano, ed ecco che nei giorni scorsi è arrivato il primo trailer e i dettagli della versione di nuovo in chiave moderna, ma con alcune differenze rispetto alle versioni passate.

Una produzione europea

Per una volta, l'intera produzione arriva da case di produzione da questa parte dell'oceano: le inglesi Urban Myth Films e la Agc Television, insieme alla Fox Network Group Europe & Africa e la francese Canal+, tutte insieme per dare un tono nuovo alla storia di Wells.

Una metafora

Malgrado la presenza nel trailer dell'attore irlandese Gabriel Byrne, ormai entrato nella storia per I soliti sospetti (e di recente visto in Hereditary), l'attore stesso, in una intervista con Variety ci tiene a sottolineare che si tratta di un film corale, in cui tutti i personaggi hanno lo stesso valore e peso narrativo.

E relativamente all'invasione stessa aggiunge

Gli alieni della serie sono quasi metaforici: possono essere i cambiamenti climatici, un'apocalisse nucleare o l'imprevedibilità della guerra.

Non solo esplosioni

Il sito Critical Hit, che ha potuto vedere in anteprima i primi due episodi, ha dichiarato (senza fare spoiler) che la serie vuole avere una sua impronta personale, più virata a una crescente tensione sempre più insostenibile e al thriller che non al più classico aspetto spettacolare.

È la storia di un'invasione, ma soprattutto di coloro che sopravvivono e devono avventurarsi in un mondo diventato sconosciuto e pericoloso.

Saltando tra diversi paesi europei, tra cui Inghilterra e Francia, il telefilm ha la caratteristica di far parlare gli attori (che arrivano dai paesi in cui sono girate le relative scene) nelle loro lingue originali, come l'attrice francese Léa Drucker (L'affido – una storia di violenza) la quale ha dichiarato che l'aspetto internazionale è importante, perché diventa un fattore di equalizzazione: che tu sia stato un ricco o un rifugiato che già vive in modalità sopravvivenza, tutti si ritrovano allo stesso livello.

Liberamente ispirato

Il produttore di Canal+ Fabrice de la Patèlliere si è detto consapevole dell'esistenza della versione della BBC, ma il loro telefilm è pensato per un pubblico del 2020, con paesi divisi, la Brexit, l'emergenza rifugiati e la loro scommessa è di realizzare una serie composta da più stagioni in cui il romanzo originale faccia solo da spunto per una serie definita "low-fi sci-fi", molto realistica, sporca e cattiva, in cui ognuno nasconde dei segreti. Infatti, non aspettatevi il solo paesaggio di macerie, la vera inquietudine nasce dal vedere le città pressoché intatte, ma completamente deserte.

Mentre lo showrunner Howard Overman (Misfists) è già al lavoro sulla seconda stagione, gli otto episodi della prima stagione (con un budget totale di 25 milioni di euro) debutteranno da noi il 4 novembre su Fox (Sky, 112), vi lasciamo con il trailer ufficiale in italiano e in lingua originale (o almeno una delle lingue originali).