Delos 4: Racconto Il gusto della ricerca

[SOMMARIO]


Racconto secondo classificato al Premio Fredric Brown 1994


di Gaetano Ciglia

Da due rotazioni di questo mondo ci e' stato comunicato l'ordine di un imminente rientro. Verranno a prenderci da Base sette, dov'e' l'avamposto piu' consistente.
Signore Prag non parla piu', ma e' inquieto. Questo significa sconfitta. Rinunciare per sempre a cercare forme di vita intelligente in un sistema stellare che sembrava indicarne. Signore Prag guarda il sole di questo mondo. E' caldo, anche se in ognuno dei mondi di queste stelle il clima e' risultato diverso. Tornare e' come mettere in discussione la sua competenza scientifica, ed egli lo sa. Immagino che sara' criticato, per non avere trovato risultato sull'avamposto tre.
Dal momento dell'arrivo in questo sistema, a ogni pianeta e' stata assegnata una stazione scientifica con un criterio numerico. La nostra e' appunto la base sul terzo pianeta, dal sole centrale.
Queste note sono state formalizzate da tempo nel mio Dati-Memoria, inglobato dai Signori sulla superficie del mio dorso. Costituiranno oggetto di rapporto e di scomode valutazioni. Signore Prag lo sa, e mi guarda spesso con un aria ostile.
Non so dire se mi disprezzi perche' sono un robot, o odi maggiormente un pianeta, che invece si presenta meraviglioso.
E' un ecosistema affascinante. Compiuto nella mutevolezza del clima, nel dominio di radure, boschi e formazioni di roccia. Penso a Kcerq, il nostro mondo, e ne traggo consapevolezze sulle diversita'. Le mareee gassificate di Kcerq spazzano le nostre terre, consentendo lo svolgimento di attivita' soltanto nel sottosuolo.
Alleviamo i volatili ciechi, nati nel nucleo della terra, per poter sostentare i nostri figli. Qui, le bestie, al contrario, strisciano, saltano: abbondano a profusione. Se soltanto potessi studiare, rifletto. Queste sono possibilita' a me proibite.
- Muoviti! - mi sta gridando Signore Prag. Deposito il fardello del cibo accanto al fuoco, riprendendo la mia attivita'. Se potessi scaricherei sull'erba anche il pesante fardello del Sistema Dati Memoria, fuso su me per voluta scelta dei Signori. Ci rendono goffi, dopo essersi resi conto di averci fatto troppo potenti. Adeguo le cellule visive su un sistema di rifrazione, codificabile per i miei sistemi. E lo osservo muto.
- Pensa quale fortuna, rispetto alle altre missioni...; - e indica il cielo lassu'.
- Avremmo dovuto cercare selvaggina - riprende, mi guarda - E invece abbiamo trovato in questa costruzione viveri sufficienti per molte rotazioni. - Stende la sua mole pinnata, immensa, mimetizzando la sua pelle al colore dell'erba. Non mi e' consentito esternare note di biasimo al suo comportamento poco scientifico.
Sono soltanto l'unita' robot assegnata al suo servizio. Signore Prag e', invece, riconosciuto, da lungo tempo, come il miglior esperto etnologo, tra gli Scienziati Signori di Kcerq.
- Datti da fare, scatola di metallo! - Ricevo il suo epiteto arrogante, guadagnato dall'inizio della missione. Un sottile divertimento dei Signori verso noi classe Koetz, addestramento servile.
- Portami almeno un pezzo di carne.
Quale peccato che non sia autorizzato a rispondere emotivamente! Nessuna conflittualita' e' prevista nei miei circuiti.
- Il cibo e' quasi pronto, Signore. - E' l'unica cosa che posso dire. E termino: - Ho ritenuto necessario allungare la cottura!
- L'importante e' che abbia un buon sapore. - Agita i suoi dieci tentacoli e si volta con disprezzo. Mi giunge da dietro la sua voce: - Dimmi, ferraglia, ti sei fatto qualche idea su questo mondo balordo?
Sento la mia ira, subito repressa da scariche elettrostatiche di circuiti di sicurezza.
Dico, fremendo: - Non ho elementi utili per lei, Signore. Mi accorgo che la cottura della carne ha un po' ecceduto. La sottraggo alle braci.
- L'unica certezza - proseguo - e' su questa carne: ottima e del tutto commestibile.
Il mio commento non lo turba. Ne' la consapevolezza del fallimento delle sue ricerche.
- Signore. - Gli offro la carne. Mi ignora. Guarda un punto fisso in lontananza. Si alza verso di me e parla, contemporaneamente.
- Ho impiegato la mia esistenza a studiare i linguaggi alieni e le grafie...; - afferra la carne - Ma non riesco a dare un senso a questa! Con un tentacolo sferra la sua rabbia sull'iscrizione nel metallo, apposta all'ingresso dell'edificio.
So che i Signori definiscono questo sentimento come: frustrazione. Ma non cerco, ne' ho il compito, di aiutarlo. Merita questo privilegio? Signore Prag inizia a mordere il boccone. E' compiaciuto. La bocca, piena, mastica con avidita'.
- E' la cosa piu' squisita che abbia mai mangiato! - Dimentica il fallimento, il mancato contatto con esseri indigeni.
Metto altra carne al fuoco. I suoi dubbi sono anche i miei. Insaporisco il cibo e mi interrogo. Quale fine per gli abitanti del terzo mondo? Li estinse una apocalisse planetaria? Cio' che non comprendo alimenta altre domande. Perche' conservare del cibo in momenti cosi' estremi?
E, soprattutto: a che scopo conservarlo cosi' bene, addirittura congelato? Nei miei banchi di memoria e' immagazzinata la scritta aliena. Lette di conseguenza le lettere suonano "ISTITUTO GOVERNATIVO D'IBERNAZIONE." Guardo Signore Prag spolpare il cibo, con cura, intorno alle ossa. Nessun elemento ho trovato, per interpretare la scrittura aliena. Se anche potessi, non lo farei. Perche'...; all'improvviso ho avuto un'illuminazione.
Mi consola, perche' dall'inizio della missione ricevo soltanto umiliazioni dal Signore.
- Mastica, - sibilo in silenzio, - Mastica e non interrogarti.
Poiche' io, un servo stupido, ho trovato la soluzione. Ma non gliela diro'. Noi, classe Koet 2, subiamo un condizionamento servile verso i Signori. Non significa che debba amarli.
Mi chiedera' ancora un parere: quando avra' finito il cibo e riterra' di parlarmi. I suoi ripetuti dubbi sugli alieni non trovati.
Gli rispondero' che, pensandoci...; forse la soluzione e' gia' dentro di lui.

Gaetano CigliaIl presente articolo può essere letto in linea o scaricato, e può essere diffuso per via telematica senza limitazioni. L'articolo è però di proprietà dell'autore e non può essere utilizzato per scopi commerciali, pubblicato su riviste commerciali o inserito in CD-Rom, senza la previa autorizzazione dell'autore. Inizio pagina