I temi dell’accoglienza di chi è diverso da noi, della paura dell’altro, dell’inclusione o esclusione di chi ha una cultura completamente opposta alla nostra sono di un’attualità sconcertante, ma sono anche argomenti classici della fantascienza. Così come l’avvistamento di un disco volante o lo sbarco di alieni sono due tra i topoi più classici della science fiction. Un evento, che non poteva accadere in Italia, secondo Fruttero e Lucentini, curatori della collana Urania della Mondadori per oltre vent’anni. Eppure è proprio da un avvenimento del genere che prende le mosse il romanzo Lo sbarco di Gennaro Di Biase, edito da Guida Editori e che quindi, in qualche modo, smentisce la tesi dei due curatori di Urania.

Il libro

Piazza del Plebiscito, 8 dicembre 2018: Un'astronave, un enorme insetto nero, si impossessa del cielo per pochi minuti. Per qualche giorno, la città viene messa off-line e militarizzata. Lentamente, tutto sembra tornare nella norma, ma all'ombra del Vesuvio si diffondono nuove idee e insoliti gruppi armati o religiosi: gli Scettici, i Raeliani, i Warriors, i Pacifisti Militanti. Protagonisti della vicenda sono i capi di questi movimenti, le vite di quattro coinquilini, ricercatori precari alla facoltà di Lettere e Filosofia della Federico II, Napoli e i suoi abitanti. Nessuno sa realmente cosa sia successo e prova a scoprirlo insieme al lettore. Questa scoperta è l'intento della narrazione: trascinare la fantascienza nella cronaca, trasportare il tema degli alieni in una storia realista su ciò che è improbabile ma possibile. In un clima distopico ma sempre verosimile, in una città, Napoli, "più brava a sopravvivere che a vivere", si assisterà a un secondo sbarco non meno misterioso del primo, a guerriglie urbane e roghi di soldi.

L’autore 

Gennaro Di Biase è giornalista, scrittore e saggista. Scrive per Il Mattino. Nel 2015 è uscito per Guida editori il suo primo romanzo dal titolo Confessioni di un ipocrita.

Gennaro Di Biase, Lo sbarco, Guida Editori, 292 pagine, 15 euro.