La Luna e l'Età d'oro dela fantascienza
La fantascienza, science fiction in inglese, nasce ufficialmente il 5 aprile 1926, quando Hugo Gernsback, un inventore ed editore di riviste di origini lussemburghesi, pubblica in America una rivista dal nome altisonante, Amazing Stories, annunciando di voler pubblicare un nuovo tipo di storie che aveva come riferimento principale quelle di scrittori come Edgar Allan Poe, Jules Verne e Herbert George Wells. Prima di questa data, in realtà la fantascienza veniva pubblicata abbastanza frequentemente sulle riviste popolari, ma semplicemente non aveva un nome preciso.
Edgar Allan Poe, ad esempio,pubblicò nel giugno del 1835, sulla rivista mensile Southern Literary Messenger una storia dal titolo L'impareggiabile avventura di un certo Hans Pfaall (The Unparalleled Adventure of One Hans Pfaall, 1835). Costruito con l’espediente classico del manoscritto trovato, narra di uno stranissimo pilota di un pallone aerostatico che compare nel cielo di Rotterdam. Il pallone è fatto di giornali (anzi: giornalacci) incollati insieme e ha la forma di un cappello da somaro rovesciato e il pilota è uno strana creatura, tonda e priva di orecchie. La creatura porta con sé un manoscritto, scritto da un certo Hans Pfaall, un povero artigiano che è riuscito a costruirsi un pallone che lo ha portato sulla Luna, la cui faccia nascosta è abitata da creature simili al messaggero inviato sulla Terra con il manoscritto. Il racconto di Poe è spesso considerato il primo della storia della fantascienza e lo scrittore americano il padre di questo genere letterario, insieme al francese Jules Verne e al britannico Herbert George Wells.
La stessa combinazione di scienza e avventura la ritroviamo in Jules Verne e nei suoi romanzi Dalla Terra alla Luna (De la Terre à la Lune, trajet direct en 97 heures 20 minutes, 1865) e Intorno alla Luna (Autour de la Lune, 1870) entrambi debitori del racconto di Poe, quantomeno dal punto di vista della plausibilità scientifica, mentre nel 1901, lo scrittore britannico Herbert George Wells, autore de La guerra dei mondi (The War of the Worlds, 1897), scrisse il romanzo I primi uomini sulla Luna (The First Men in the Moon), dove il viaggio non è descritto in modo molto scientifico, perché avviene grazie ad una sostanza chiamata cavorite, scoperta da uno scienziato.
A partire da questi capolavori, si moltiplicano le storie ambientate sul nostro satellite. Nel 1926, esce uno dei romanzi più famosi ambientati sulla Luna, ad opera di uno dei più popolari scrittori dell'epoca: Edgar Rice Burroughs, l'autore di Tarzan delle Scimmie. Il titolo è Il popolo della Luna (The Moon Maid, 1926) ed è stato pubblicato a puntate sulla rivista Argosy All-Story Weekly, tra il 1923 e il 1925. Siamo nel 1967 e più precisamente il 10 giugno, una data storica, perché l'uomo ha ricevuto il suo primo messaggio da Marte. A bordo dell'aeronave Harding, tutti festeggiano anche perché da pochi mesi è finita una guerra mondiale durata oltre 50 anni. Il protagonista del romanzo chiacchiera occasionalmente con un tipo strano, che indossa un’uniforme da ammiraglio e fa strani discorsi sul tempo e lo spazio. Davanti ad una bottiglia di buon vino, questo bizzarro personaggio confessa di chiamarsi Julian V, ma di aver avuto molte vite, la più bella è quella vissuta come Julian, un uomo che nascerà solo nel 2000. L'uomo racconta che dopo il primo messaggio da Marte, l'umanità tenterà di mandare un'astronave verso il pianeta rosso, ma purtroppo naufragherà sulla Luna, dove i terrestri scopriranno che nel suo sottosuolo vivono strane creature…
La Luna può essere anche un luogo adatto per nascondersi dall'umanità. Lo sanno bene i protagonisti del breve romanzo The Other Side of the Moon (1929) di Edmond Hamilton: una squadra di geologi esplora la giungla dello Yucatan e trovano le rovine di un antico tempio Maya, che in realtà è anche il sito di un antico porto spaziale alieno, uno spazioporto che era ancora attivo. Ben presto, infatti, l'umanità viene attaccata da alieni che si sono nascosti sul lato oscuro della Luna.
L'era luna (The Moon Era, 1932) è un breve romanzo di Jack Williamson ed è un'altra storia classica. Il protagonista si chiama Stephen Conway ed è un tipico americano della classe media: insegna in una scuola superiore, allena la squadra di football e conduce una vita comoda, ma tutto sommato anonima. Poi, un giorno, viene convocato a casa di suo zio, Enfield Conway, un uomo che non aveva mai incontrato, un uomo di estrema ricchezza e potere. Durante quell'incontro, a Stephen Conway viene proposta offerta la possibilità di diventare il primo essere umano a viaggiare nel profondo dello spazio. La sua destinazione: la Luna! Il nuovo veicolo spaziale rivoluzionario di suo zio è pronto e in cambio di questa avventura, a Stephen, verrò data la ricchezza. Ma la domanda che attanaglia Stephen Conway è: tornerà vivo?
La Luna diventa il soggetto prediletto di molti racconti e romanzi, soprattutto nel periodo che va dal 1938 al 1950, ossia quello che è ricordato come l'Età d'oro della Fantascienza.
Uno dei più bei racconti di quegli anni è Oscillazioni (Trends) di Isaac Asimov, pubblicato sul numero di luglio del 1939 della rivista Astounding Science Fiction. La storia è ambientata nel 1973 e l'umanità è pronta per i viaggi spaziali. John Harman è l'uomo che ha costruito una navicella spaziale, la Prometheus, per andare sulla Luna, ma cresce il malcontento per la sua impresa nella popolazione, aizzata anche da un predicatore religioso di nome Otis Eldredge. Riuscirà Harman a portare per la prima volta l'uomo sulla Luna o verrà fermato fai fanatici religiosi?
Robert Heinlein e Arthur C. Clark: due cantori della Luna
Il britannico Arthur C. Clarke e l'americano Robert Heinlein sono i due scrittori che hanno dedicato il maggio numero di storie, tra racconti e romanzi, ambientati sul nostro satellite.
Robert Heinlein scrisse un racconto memorabile e poetico allo stesso tempo, dal titolo Requiem (1940), in cui lo spietato imprenditore D.D. Harriman – che è stato uno dei protagonisti della conquista della Luna, avendo finanziato in prima persona l'impresa – decide di andare sul nostro satellite, pur sapendo che, a causa della sua precaria salute, quasi sicuramente morirà nel corso del volo. Il breve romanzo L'uomo che vendette la Luna (The Man Who Sold the Moon, 1950) è il prequel di Requiem e scopriamo di come Harriman, attraverso azzardate speculazioni e con l'inconsapevole aiuto di politici e imprenditori, riesca a racimolare i soldi per costruire una nave spaziale che può portare l'uomo sulla Luna.
Un romanzo per giovani lettori è, invece, Razzo G.2 (Rocket Ship Galileo, 1947), in cui uno scienziato ed un gruppo di adolescenti prodigio modificano un razzo sub-orbitale per raggiungere il nostro satellite, dove devono affrontare una minaccia mortale.
Tra gli altri racconti di Heinlein ambientati sulla Luna ricordiamo almeno Colombo era uno scemo (Columbus Was a Dope, 1947), con lo pseudonimo di Lyle Monroe; La lunga guardia (The Long Watch, 1948); Signori, seduti (Gentlemen, Be Seated!, 1948); I neri pozzi della Luna (The Black Pits of Luna, 1948); Nothing Ever Happens on the Moon (1949); L'invasione dei gattopiatti (The Rolling Stones, 1952); Minaccia dalla Terra (The Menace From Earth, 1957) e Luce musicale (Searchlight, 1962).
Vincitore del Premio Hugo, il più importante nel campo della fantascienza, è il romanzo La Luna è una severa maestra (The Moon Is a Harsh Mistress, 1966). La Luna è stata colonizzata da molti anni, all'inizio era una colonia penale per prigionieri politici e ora, nel 2075, è abitata da circa tre milioni di persone, i discendenti di quei primi coloni, che abitano in città sotterranee. I coloni lunari sono comunque sotto il giogo dei terrestri ed esportano sulla Terra materie prime. Manuel Garcia O'Kelly è un tecnico che si occupa del supercomputer Mike che, per conto della Terra, controlla la burocrazia e la tecnologia sulla Luna. Il supercompuer è diventato un essere senziente ed ha previsto la fine della Luna, a causa delle continue esportazioni di grano. I coloni lunari si ribellano ai terrestri e scoppia una guerra.
Heinlein riscrive in chiave futura la Guerra di Secessione americana e tratteggia una delle storie più intriganti di un possibile futuro della Luna, in cui la ricerca di libertà e l'indipendenza di un popolo passano inevitabilmente per una ribellione e per la guerra.
Dal canto suo Arthur C. Clarke è l'autore di un racconto che è entrato di diritto nella storia della fantascienza, dal titolo La sentinella (The sentinel, 1951): nel 1996 l’umanità ha stabilito una presenza permanente sulla Luna e ne sta esplorando tutta la superficie. Durante una di queste missioni all’interno del Mare Crisium alcuni astronauti individuano una piramide di cristallo di natura chiaramente artificiale e protetta da uno schermo di energia impenetrabile. Gli uomini si attivano subito per infrangere il campo di forza ed alla fine ci riescono. Ma cosa significa quella struttura, di origine chiaramente aliena, posata lì miliardi di anni fa da una razza di esseri alieni non è subito chiaro. Dopo circa venti anni di ricerche lo schermo della piramide viene finalmente infranto e la piramide si rivela come il frutto di una tecnologia avanzatissima, probabilmente un faro lasciato sulla Luna da esploratori alieni milioni di anni fa per segnalare loro se e quando dal pianeta sottostante, dove la vita era ancora agli albori, sarebbe emersa una specie abbastanza intelligente da raggiungere lo spazio. Spezzato lo scudo, il segnale che la piramide inviava nel cosmo si è spento e ora all’umanità non resta che attendere l’arrivo dei suoi costruttori, se mai essi esistono ancora.
Da questo breve racconto, Clarke trasse, insieme al regista Stanley Kubrick, la sceneggiatura di quell'immenso capolavoro che è il film 2001: Odissea nello spazio (1968).
Nel 1951, Clarke pubblica un romanzo dal titolo Preludio allo spazio (Prelude to Space, 1951) che è un esempio “realistico” di come sarebbe potuta essere la missione che porterà l'uomo sulla Luna, che nella storia del romanzo avverrà nel 1978. Il dottor Dirk Alexson è uno storico a cui viene affidato l'incarico di raccontare il primo viaggio sulla Luna. Gli scienziati spiegano a Alexson di come l'astronave Prometheus porterà l'uomo sul nostro satellite, essendo formata da due parti: Alpha e Beta. Alpha è lìastronave che dall'orbita terrestre porterà gli astronauti sulla Luna, mentre Beta è un'ala volante a propulsione atomica che trasporta Alpha in orbita.
Finita l'Età d'oro della fantascienza, la Luna non è più una meta di conquista, ma diventa nelle storie degli scrittori di fantascienza un colonia in cui si sono sviluppate città o basi spaziali e un luogo per il turismo spaziale.
Ne sono un esempio due romanzi di Clarke: Ombre sulla Luna e Polvere di Luna. Il primo, Ombre sulla Luna (Earthlight, 1955) è per l'appunto un romanzo in cui sulla Luna nell’anno 2200, ci sono città abitate principalmente da studiosi e da turisti, ma tutto il nostro sistema solare è stato colonizzato, anche se i rapporti con la Terra sono sempre stati difficili, tanto che i coloni dei vari pianeti si sono riuniti in una Federazione di Repubbliche Indipendenti. La guerra con il governo terrestre è inevitabile e la Luna si troverà al centro di di essa. In Polvere di Luna (A Fall of Moondust, 1961), invece, Clarke ci racconta di come una piccola imbarcazione utilizzata da facoltosi turisti per esplorare il nostro satellite possa affondare nello strato polveroso della superficie lunare a causa di un lunamoto. Da qui partono i soccorsi per trovare e poi liberare l'imbarcazione e salvare i malcapitati turisti. Questo romanzo è uno dei primi ad immaginare che la Luna possa diventare un'ambita meta per il turismo spaziale.
Uno dei romanzi più famosi degli anni Cinquanta è The Moon is hell (1950), conosciuto in Italia coi titoli Martirio lunare o Luna d'inferno. L'autore è John W. Campbell, Jr., scrittore e curatore della rivista di fantascienza Astounding Science Fiction. Protagonisti sono quindici astronauti, in procinto di lasciare la Luna, dopo un lungo periodo di permanenza, che vedono però schiantarsi l’astronave che dovrebbe riportarli a casa. Si trovano sulla faccia nascosta della Luna, dove è anche impossibile mandare un messaggio alla Terra per informarli del disastro. Ma qui entra in scena l’elemento uomo. I quindici, dopo un iniziale momento di scoramento, cominciano ad ingegnarsi su come poter sopravvivere, letteralmente inventandosi la vita sulla Luna. Dalla costruzione di celle solari, all’estrazione dell’ossigeno dalla roccia fino al nutrimento che viene estrapolato dalle fibre ricavate dalla carta e dai vestiti. Gli astronauti sopravvissuti riescono anche a far giungere un messaggio alla Terra, che si adopera per inviare una nuova astronave che però deve essere costruita da zero.
La particolarità della storia che Campbell costruisce è anche il fatto di essere narrata dal punto di vista di un solo uomo: il fisico Thomas Ridgely Duncan. Ma non solo. Il romanzo è composto da una miriade di brevi brani che altro che non sono che estratti del diario di Duncan. Campbell usa una forma di scrittura tipica dell’Ottocento: il diario autobiografico, ma riesce in modo accattivante a tessere una storia ricca di suspense e dal ritmo serrato. Non ci si annoia, anche perché qua e là sono disseminati veri e propri colpi di scena. Il romanzo, ad un certo punto, assume perfino i toni del giallo, quando uno degli astronauti comincia a rubare il cibo che quotidianamente viene, ovviamente, conservato e accuratamente razionato.
Anche All'ombra di Tycho (The Trouble With Tycho, 1960) di Clifford D. Simak è una storia in cui la Luna è un luogo comunque non troppo ospitale, nonostante la presenza di colonie. In particolare, c'è il cratere Tycho che sembra maledetto, perché chi si è avventurato nella sua esplorazione non è più tornato. Chris Jackson vive cercando i rarissimi licheni che hanno la particolarità di curare le malattie mentali. Un giorno il giovane incontra una donna, Amelia Thompson, che lo convince ad andare a Tycho, con la promessa di facili guadagni. Chris accetta e i due, insieme ad uno scienziato, affrontano la maledizione del cratere lunare.
Gli anni più recenti: tra misteri e colonizzazione
Con l'allunaggio dell'Apollo 11, i romanzi e i racconti di fantascienza ambientati nel nostro satellite abbandonano definitivamente il tema del viaggio o della conquista, per concentrarsi su come si può vivere sul corpo celeste più vicino alla Terra, oppure inserire elementi misteriosi.
George Orr, il protagonista del romanzo La falce dei cieli (The Lathe of Heaven, 1971) di Ursula K. Le Guin, va in cura presso uno psicanalista, dopo aver tentato il suicidio, perché si accorge che i suoi sogni sono in grado di manipolare la realtà e di avverarsi. Il dottor Haber, lo psicanalista che lo prende in cura, tenta di plasmare la realtà a suo favore con i sogni del suo paziente. George, però, comincia a sognare di basi lunari e di come, poi, vengano attaccate da alieni provenienti da Aldebaran.
Lo scrittore americano Allen Steel, uno dei protagonisti della fantascienza americana contemporanea, ha invece immaginato la Luna come la sede di una base dove lavorano minatori che estraggono il ghiaccio, gestita da un'azienda chiamata SkyCorp. Oltre a lavorare, la loro principale attività è bere alcol e drogarsi, ma quando un nutrito gruppo di loro, chiamati Cani della Luna, viene licenziato, scatta una protesta che la SkyCorp cerca di sedare con l'invio di militari, ma dietro la rivolta c'è anche una speculazione finanziaria tesa a far crollare le azioni della multinazionale. È questa, in sintesi, la trama di Discesa sulla Luna (Lunar Descent, 1991), romanzo che mescola il genere thriller con la fantascienza, senza dimenticare un sostrato sociale e politico che fa della storia un apologo della contemporanea società americana.
L'anello di Caronte (The Ring of Charon, 1991) di Roger MacBride Allen, invece, attinge alla fantascienza classica e presenta la Luna colonizzata dagli esseri umani, che però nasconde nelle sue viscere un essere meccanico senziente che tenta di distruggere il sistema solare per costruire una sfera di Dyson attorno al Sole, ossia una struttura di rivestimento per catturarne l'energia.
In anni più recenti, lo scrittore tedesco Frank Schätzing, nel suo monumentale romanzo Limit (2009) ha descritto uno scenario molto realistico per immaginare un futuro sfruttamento del nostro satellite nel 2025. Da un lato, Schätzing ha immaginato la costruzione di un ascensore spaziale Terra-Luna che ha reso economicamente conveniente l'estrazione dalla Luna dell'Elio-3, un isotopo dell'Elio, che viene usato come combustibile in appositi reattori a fusione; dall'altro lo scrittore ha descritto anche la realizzazione di un'immensa stazione lunare, la OSS, e di un lussuoso hotel destinato ai ricchi turisti spaziali. Dietro tutto questo scenario, nel romanzo dello scrittore tedesco, c'è il miliardario Julian Orley, un uomo che sa quello che vuole e sa realizza i propri sogni.
Lo scrittore britannico Ian McDonald ha, invece, dedicato una trilogia al nostro satellite, formata dai romanzi Luna nuova (Luna: New Moon, 2015), Luna piena (Luna: Wolf Moon, 2016) e Luna crescente (Luna: Rising Moon, 2017). Siamo nell'anno 2110 e il nostro satellite è stato colonizzato e industrializzato. Il potere, però è detenuto da cinque potenti famiglie, i cosiddetti “Cinque Draghi”, che sfruttano il suolo lunare ricco di preziose risorse, per esportarle sulla Terra. Fra loro e anche tra i componenti di un stessa famiglia, lo scontro è violento e in gioco c'è la sopravvivenza, in un scenario che sembra più vicino al Medioevo che ad un futuro lontano. Siamo di fronte ad una delle più belle saghe dedicate alla Luna, che alla fantascienza alterna il thriller in un epopea familiare in cui le componenti principali sono il dominio, il potere e la sopravvivenza.
L'americano Kim Stanley Robinson, invece, ha raccontato in Luna rossa (Red Moon, 2018) della colonizzazione del nostro satellite da parte dei cinesi, ma il romanzo si presenta come un thriller a tutto tondo. Siamo nel 2047 e Fred Fredericks, un meccanico quantistico americano, va sulla Luna per consegnare un telefono quantico a Chang Yazu, amministratore capo dell’Autorità Lunare Cinese, ma subito dopo avergli stretto la mano muore. Fred diventa così per tutti un assassino e la sua fuga avalla l'ipotesi che abbia ucciso l'amministratore della Luna. Ma in realtà dietro ciò che è successo c'è in realtà uno scontro senza limiti tra Cina e USA, le due superpotenze da sempre in lotta per la supremazia mondiale. Fred è costretto, comunque, a fuggire e a dimostrare la sua innocenza, trovando i veri assassini di Chang Yazu.
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