Alla fine i The 100 (anche se ormai il loro reale numero è aperto a interpretazioni) ci sono riusciti: hanno reso del tutto inabitabile il pianeta Terra del quale erano stati mandati a verificare (o a morire, dipende dai punti di vista) le condizioni dopo novantasette anni di sopravvivenza in una stazione spaziale che stava esaurendo ogni scorta di cibo e dove ogni crimine era punito con l'espulsione nello spazio.

Ma evidentemente cinque anni di guerre, stragi, complotti, doppi e tripli giochi e un po' di cannibalismo hanno portato fortuna alla serie, visto che ancor prima del debutto della sesta stagione è arrivato il rinnovo per la settima, per cui insomma, dopo quanto accaduto sulla Terra ora c'è un nuovo pianeta per il quale la pacchia sta per finire.

Dove eravamo

Bisogna dire che non è del tutto colpa di Clarke (Eliza Taylor), Bellamy (Bob Morley), la sempre sfortunata Raven (Lindsey Morgan) e Octavia (Marie Avgeropolous), ok sì, un po' è colpa sua, ma soprattutto dei criminali arrivati dalla colonia mineraria Eligius IV, i quali erano decisi a impossessarsi dell'ultima valle abitabile del pianeta dopo il Praimfaya della stagione precedente. Se la comandante dei criminali Diyoza (Ivana Miličević) si dimostrava più disposta a negoziare con i protagonisti, il suo secondo in comando McCreary (William Miller) era un bel po' più psicopatico e come suo ultimo atto prima di lasciarci la pelle nuclearizzava la suddetta valle, lasciando la nave spaziale come unica alternativa.

Il piano era di attendere dieci anni affinché la vita potesse tornare sulla Terra, ma quando Clarke e Bellamy venivano svegliati da Jordan (Shannon Kook), il figlio di Monty e Harper, scoprivano che i due si erano sacrificati per portare tutti gli altri, addormentati in un sonno criogenico, in un viaggio di 125 verso un'altra colonia, la Eligius III, che aveva come scopo di colonizzare un nuovo pianeta.

E adesso

Benvenuti, più o meno.
Benvenuti, più o meno.

Ed ecco un mondo molto diverso dal fango e rovine a cui erano abituati: Sanctum è volutamente uno mondo ricco di splendore e colori, nonché di servizi igienici, vestiti nuovi, locali dove festeggiare e un benevolente capo, Russell (J.R. Bourne, Teen Wolf) il quale li accoglie apparentemente con la massima disponibilità. Ma come si evince dal trailer, L'apparenza inganna e Russell non solo è consapevole delle loro azioni sulla Terra, ma li vede come un pericolo per il suo mondo. E poi c'è una strana eclissi in grado di far avere pericolose allucinazioni, il tutto mentre i nostri circa cento devono fare i conti con il loro passato.

Possiamo fare di meglio?

Per lo showrunner Jason Rothenberg questa è la domanda alla base della stagione sei: i protagonisti devono affrontare la realtà delle loro azioni sanguinarie degli anni precedenti per chiedersi se davvero possono essere migliori o se per loro l'unica strada è sempre verso la distruzione. Così Octavia dovrà scontarsi con le scelte letali da lei prese precedentemente, anche nei confronti del fratello Bellamy, mentre Clarke deve scoprire, innanzitutto dove è finta la figlia adottiva Mady, ma soprattutto se può essere un leader capace di non scatenare ogni volta un conflitto sanguinario.

Ma sotto la facciata di Sanctum c'è molto di più di quanto sembra e gli strani individui della foresta che richiamano molto gli Wonkru della prima stagione, possono essere un pericolo o dimostrarsi una fonte di aiuto, dipenderà da come reagiranno le due parti.

La sesta stagione di The 100 inizia oggi 30 aprile negli USA: vi lasciamo con il trailer esteso. Voi che ne dite, Clarke e soci possono davvero cambiare in meglio o sono guerrafondai irriducibili?