Un altro grande autore della fantascienza e del fantasy se ne va. Gene Wolfe, 87 anni, da tempo malato di cuore, è morto domenica a Peoria, Illinois.
Nato a New York nel 1931, partecipa alla guerra di Corea; tornato a casa ottiene una laurea in ingegneria e per molti anni svolge il lavoro di caporedattore nella rivista Plant Engineering. Dal punto di vista ingegneristico, sappiate che ogni volta che mangiate una patatina Pringles lo dovete un po' anche a lui, che contribuì alla progettazione della macchina che le produce.
Nel 1952 sposa Rosemary, e si converte al cattolicesimo, la religione della moglie, una fede di cui si sentirà fortemente traccia nelle sue opere. Rosemary muore nel 2013, poco dopo che la coppia si era trasferita a Peoria in Illinois.
Le opere
Wolfe comincia a pubblicare nei primi anni Settanta; subito, nel 1972, ottiene grande successo con The Fifth Head of Cerberus. Nel 1974 vince il premio Nebula col romanzo breve The Death of Doctor Island, ma il grande successo arriva nel 1980 con l'uscita di The Shadow of the Torturer, L'ombra del torturatore in Italia, romanzo di science-fantasy ambientato in un lontano e decadente futuro (dichiaratemente ispirato alla Terra morente di Jack Vance). Il romanzo vince il World Fantasy Award, e l'anno dopo il seguito, L'artiglio del conciliatore, vince il Premio Nebula. Nel ciclo seguono altri due romanzi, La spada del littore e La cittadella dell'autarca. Più avanti esce un quinto romanzo, Urth del Nuovo Sole. Tutto il ciclo, uscito originariamente presso l'Editrice Nord, è stato di recente ripubblicato da Fanucci.
La sua produzione consta di numerosi altri romanzi, alcuni (pochi) dei quali editi da Fanucci in edizioni ormai introvabili.
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