Qualcuno sosteneva che la fantascienza ambientata in Italia non avrebbe senso. Undici autori italiani tra i più brillanti hanno cercato di dimostrare il contrario.
Sabato 4 maggio a Trieste, all'Antico Caffè San Marco, libreria e ristorante, il Trieste Science+Fiction Festival presenterà Atterraggio in Italia, un'antologia di racconti firmata Collettivo Italiano Fantascienza che raccoglie la sfida di scrivere fantascienza sfruttando le opportunità che uno scenario come l’Italia offre per questo genere narrativo.
Saranno presenti all'incontro le curatrici (ed autrici) della raccolta Linda De Santi e Simonetta Olivo e gli autori Lorenzo Davia e Fabio Aloisio. Roberto Furlani sarà presente in quanto membro del Collettivo Italiano Fantascienza.
Modererà l'incontro Giulia Iannuzzi, ricercatrice nel campo della letteratura contemporanea sui temi della storia editoriale, delle relazioni tra scrittura letteraria, editoria e nuovi media; dell’interdisciplinarità negli studi letterari e dei rapporti tra letteratura e scienza; delle relazioni culturali tra USA e Italia, della traduzione in ambito fantascientifico.
Atterraggio in Italia racconta non tanto un’Italia del futuro (visto che alcune delle storie contenute in questo volume potrebbero accadere già oggi, in quello che viene chiamato “futuro istantaneo”), ma un’Italia fantascientifica, in cui l’interrogativo è posto su cosa accadrebbe se il nostro paese diventasse, all’improvviso, il palcoscenico su cui si muovono e prendono forma i temi della fantascienza: se, quindi, l’Italia diventasse terra di atterraggio di dischi volanti, per citare e al tempo stesso smentire la nota affermazione attribuita a Carlo Fruttero, per cui sarebbe difficile immaginare un disco volante che atterri su Lucca.
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