Qualche giorno fa si sono chiuse le votazioni della seconda fase del Premio Italia 2019. I dati sono stati elaborati e i decretati i nomi dei vincitori, che resteranno noti solo al presidente del Comitato di gestione del premio (e anche al fornitore che realizza le targhe, per la verità) fino alla sera del 4 maggio.
Alcuni dati però sono già pubblicabili. In particolare quello della partecipazione al voto, che è stata record assoluto, almeno da quando esistono informazioni al riguardo (1987). Sono state 525 le persone che hanno votato al premio, 348 nella prima fase e 489 nella seconda. Un numero davvero notevole: è più di un quarto di quello dei votanti al Premio Hugo, il che, considerando la differenza di scala tra i due premi, va indubbiamente considerato un risultato prestigioso.
Storia della partecipazione al voto
La storia della partecipazione al Premio Italia è stata sempre poco entusiasmante. Storicamente la regola prevedeva il diritto al voto concesso solo ai partecipanti dell'edizione precedente dell'Italcon. Minimi storici sono stati il 1987 e il 2000, con solo 65 votanti. Negli anni duemila la situazione è leggermente migliorata, con un numero di votanti in genere sopra i cento o pochi sotto, con un minimo nel 2011 all'Italcon di Milano, quando votarono gli iscritti all'ultima Deepcon associata all'Italcon, solo 91.
Dopo il 2011, quando l'Italcon è stata associata alla Starcon, il numero ha ricominciato a crescere, e soprattutto è cresciuto quando sono stati ammessi al voto i partecipanti di altre convention, in particolare Stranimondi. Stranimondi ha poi ospitato l'Italcon nel 2018 facendo crescere ulteriormente l'interesse intorno al Premio, il che ha portato alla crescita di oltre il 12% rispetto all'anno precedente dei votanti di quest'anno.
Gli aventi diritto
Come dicevamo, il criterio per aver diritto al voto è cambiato negli ultimi anni, includendo i partecipanti ad altre manifestazioni e diventando un diritto acquisito. Chi vota può continuare a votare anche negli anni successivi. Il numero degli iscritti è quindi molto cresciuto, fino ai 2177 odierni.
Un'analisi dei dati però ha evidenziato come oltre metà degli aventi diritto non abbia mai votato, almeno negli ultimi cinque anni. Negli anni scorsi gli elenchi venivano forniti direttamente dalle organizzazioni delle convention, a volte anche con dati scorretti (molte email infatti producono messaggi di errore). Da un paio d'anni invece l'iscrizione è volontaria.
Dal prossimo anno, secondo regolamento, chi non ha votato negli ultimi cinque sarà rimosso dalla lista (che si dovrebbe ridurre a circa novecento nomi, più quanti si iscriveranno in seguito). Gli esclusi non riceveranno più l'invito al voto, dunque, a meno che – nulla lo impedisce – non richiedano nuovamente l'iscrizione.
Il voto multipreferenza
Quest'anno è stato introdotta – o meglio, reintrodotta, anche se con qualche differenza rispetto al passato – la possibilità di dare più di una preferenza, usando poi come meccanismo di calcolo dei vincitori il cosiddetto Australian Ballot.
L'opzione, non obbligatoria, è stata sfruttata dall'80% dei votanti. Le preferenze aggiuntive hanno cambiato il risultato (rispetto al semplice conteggio delle prime preferenze) in tre categorie.
Il voto multipreferenza consente di ridurre l'impatto delle liste preconfezionate e dei gruppi che votano compatti su un singolo candidato, favorendo le preferenze più condivise tra tutti i votanti.
La premiazione
La premiazione è prevista per sabato 4 maggio a Torino, all'interno della convention Vaporosamente, che include la 45 Italcon. Oltre ai premi assegnati tramite voto verranno consegnati anche alcuni premi speciali.
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