I finalisti al Premio Robot quest'anno erano tutti davvero notevoli. Ognuno di essi probabilmente avrebbe potuto vincere il premio in un'altra edizione. Il lavoro della giuria, composta da Silvio Sosio, Francesco Lato e Salvatore Proietti, quindi è stato difficile, ma alla fine c'è stata una convinta convergenza su Cornucopia di Linda De Santi:
C'è una trama, un ottimo world-building ben articolato fra una premessa lasciata in background (un po' il Picnic degli Strugatski, un po' la trilogia di VanderMeer) e la cultura che ne è derivata, dei personaggi e una voce che mi convince. Che posso volere di più da un racconto per fargli vincere un premio?
Così ha commentato il racconto uno dei giurati.
Per Linda De Santi è il terzo premio importante, dopo il Premio Urania Short vinto col racconto Saltare avanti, che le è valso anche il Premio Italia l'anno successivo.
Linda De Santi è la seconda autrice a vincere il Premio Robot, dopo Emanuela Valentini vincitrice nel 2016. O la terza, se alle dodici edizioni degli anni Duemila si aggiungono anche le due degli Anni settanta, la seconda delle quali fu vinta da Morena Medri.
I complimenti sono davvero d'obbligo comunque per tutti i finalisti, che verranno anch'essi pubblicati su Robot durante questa annata.
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